Il Punto
L'ALLENATORE - Ancelotti: "Napoli-Milan del 1988 mi lasciò a bocca aperta, da allora ho sognato di lavorare qui", tutti i dettagli
23.08.2018 11:22 di Napoli Magazine Fonte: Sport Mediaset

NAPOLI - È una specie di Ronaldo ante-litteram, non fosse altro per una banale questione di età. Carlo Ancelotti e il Napoli, anzi, Napoli, è una storia lunga 30 anni, un amore sbocciato dentro un ricordo lungo fatto di sorpassi scudetti e standing ovation. Come CR7 per il gol in rovesciata a Torino contro la Juve, ma decenni prima. "Napoli-Milan del 1988 mi lasciò a bocca aperta - ha spiegato Carletto a Repubblica -. Da allora ho sognato di lavorare qui". Quel Napoli-Milan, è inutile ricordarlo, fa intimamente parte della storia di Ancelotti e del club rossonero. Era il bivio del primo scudetto di Sacchi, l'ultimo ostacolo verso un tricolore inevitabile da andarsi a conquistare al San Paolo. Contro Maradona e Careca e di fronte a un popolo prima caricato da Dieguito in una lunga e caldissima vigilia e, infine, capace di riservare ai vincitori (il Milan appunto) un lungo e sentito abbraccio. Non è difficile, in questo senso, capire quanto e come possa esserne rimasto colpito Ancelotti: "Fu uno spettacolo unico - ricorda l'attuale tecnico azzurro - e la passione della folla in tribuna mi lasciò a bocca aperta come del resto mi è capitato in altre occasione in cui sono tornato da avversario a Fuorigrotta. Deve essere da quel magico pomeriggio, però, che ho cominciato davvero a coltivare il mio sogno di lavorare al Sud, trasformatosi poi in realtà all'inizio di questa estate con l'offerta di Aurelio De Laurentiis, cui ho subito risposto di sì". Certo, per chiudere realmente il cerchio ci voleva anche questo intreccio: prima panchina in Serie A a Napoli e prima volta contro il Milan da avversario... "Debutto da padrone di casa sulla panchina di Fuorigrotta - continua Ancelotti - e guarda caso il primo avversario è proprio il mio Milan: quella di sabato sera diventerà pure una rimpatriata tra amici...". Intanto, dopo un pre-campionato un po' così, Ancelotti è riuscito subito a partire con il piede giusto vincendo il primo, complicato, big match della stagione. Un successo che ha riacceso l'entusiasmo del popolo napoletano: "La passione dei tifosi meridionali è speciale, sono venuto qui proprio per la mia voglia di vivere emozioni diverse, spero più intense. E anche le bellezze di Napoli, a partire dal suo mare, hanno funzionato come calamita".

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23/08/2024 - 11:22

NAPOLI - È una specie di Ronaldo ante-litteram, non fosse altro per una banale questione di età. Carlo Ancelotti e il Napoli, anzi, Napoli, è una storia lunga 30 anni, un amore sbocciato dentro un ricordo lungo fatto di sorpassi scudetti e standing ovation. Come CR7 per il gol in rovesciata a Torino contro la Juve, ma decenni prima. "Napoli-Milan del 1988 mi lasciò a bocca aperta - ha spiegato Carletto a Repubblica -. Da allora ho sognato di lavorare qui". Quel Napoli-Milan, è inutile ricordarlo, fa intimamente parte della storia di Ancelotti e del club rossonero. Era il bivio del primo scudetto di Sacchi, l'ultimo ostacolo verso un tricolore inevitabile da andarsi a conquistare al San Paolo. Contro Maradona e Careca e di fronte a un popolo prima caricato da Dieguito in una lunga e caldissima vigilia e, infine, capace di riservare ai vincitori (il Milan appunto) un lungo e sentito abbraccio. Non è difficile, in questo senso, capire quanto e come possa esserne rimasto colpito Ancelotti: "Fu uno spettacolo unico - ricorda l'attuale tecnico azzurro - e la passione della folla in tribuna mi lasciò a bocca aperta come del resto mi è capitato in altre occasione in cui sono tornato da avversario a Fuorigrotta. Deve essere da quel magico pomeriggio, però, che ho cominciato davvero a coltivare il mio sogno di lavorare al Sud, trasformatosi poi in realtà all'inizio di questa estate con l'offerta di Aurelio De Laurentiis, cui ho subito risposto di sì". Certo, per chiudere realmente il cerchio ci voleva anche questo intreccio: prima panchina in Serie A a Napoli e prima volta contro il Milan da avversario... "Debutto da padrone di casa sulla panchina di Fuorigrotta - continua Ancelotti - e guarda caso il primo avversario è proprio il mio Milan: quella di sabato sera diventerà pure una rimpatriata tra amici...". Intanto, dopo un pre-campionato un po' così, Ancelotti è riuscito subito a partire con il piede giusto vincendo il primo, complicato, big match della stagione. Un successo che ha riacceso l'entusiasmo del popolo napoletano: "La passione dei tifosi meridionali è speciale, sono venuto qui proprio per la mia voglia di vivere emozioni diverse, spero più intense. E anche le bellezze di Napoli, a partire dal suo mare, hanno funzionato come calamita".

Fonte: Sport Mediaset