È finita bene, per il Napoli: con una vittoria (1-0) tanto preziosa quanto stentata. Il dubbio rigore di Higuain basta per restare nella scia della Juve. Ma Sarri dovrà riflettere sulla prova opaca di ieri sera a Palermo, nel posticipo del Barbera. Il Napoli è sceso in campo con tanta pressione sulle spalle: per il -6 e per l’ennesima vittoria pomeridiana della Roma, rilanciata da Spalletti e ritornata in corsa per la volata Champions. Giocare per ultimi era già un piccolo handicap e Sarri non ha potuto trascorrere una vigilia serena, anche per colpa dell’attacco influenzale che ha messo in dubbio la presenza di Hamsik. Ma alla fine il capitano ce l’ha fatta e gli azzurri hanno potuto affrontare il posticipo del Barbera coi titolarissimi. Guardarsi allo specchio non è da big. C’è ancora un deficit di maturità da colmare, in una stagione che è stata comunque esaltante. Altrimenti non si spiega il “torello” a tutto campo proseguito nella ripresa, dopo una bella e isolata combinazione in avanti tra Jorginho e Insigne, fermato bene da Sorrentino. Tacchi, veroniche e finte si sono sprecate. Higuain ha rinunciato al bis per il cucchiaio.
di Napoli Magazine
14/03/2016 - 12:21
È finita bene, per il Napoli: con una vittoria (1-0) tanto preziosa quanto stentata. Il dubbio rigore di Higuain basta per restare nella scia della Juve. Ma Sarri dovrà riflettere sulla prova opaca di ieri sera a Palermo, nel posticipo del Barbera. Il Napoli è sceso in campo con tanta pressione sulle spalle: per il -6 e per l’ennesima vittoria pomeridiana della Roma, rilanciata da Spalletti e ritornata in corsa per la volata Champions. Giocare per ultimi era già un piccolo handicap e Sarri non ha potuto trascorrere una vigilia serena, anche per colpa dell’attacco influenzale che ha messo in dubbio la presenza di Hamsik. Ma alla fine il capitano ce l’ha fatta e gli azzurri hanno potuto affrontare il posticipo del Barbera coi titolarissimi. Guardarsi allo specchio non è da big. C’è ancora un deficit di maturità da colmare, in una stagione che è stata comunque esaltante. Altrimenti non si spiega il “torello” a tutto campo proseguito nella ripresa, dopo una bella e isolata combinazione in avanti tra Jorginho e Insigne, fermato bene da Sorrentino. Tacchi, veroniche e finte si sono sprecate. Higuain ha rinunciato al bis per il cucchiaio.