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AIC – Il vicepresidente Calcagno: "Gli stessi presidenti che volevano continuare a giocare e che hanno fatto allenare i giocatori a marzo, adesso pretendono di non pagare gli stipendi"
07.04.2020 14:45 di Napoli Magazine

Umberto Calcagno, vicepresidente associazione italiana calciatori, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la trasmissione sportiva Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": “La Lega non ha alcun potere per vincolare i soggetti che dovranno poi sedersi al tavolo. Così come anche l’AIC non ha questo potere. La parte importante del comunicato della Lega è l’ultima: l’ultima frase in cui si dice che le squadre sono libere di agire con i propri calciatori e trovare degli accordi interni. In questo momento c’è bisogno di medici e non di avvocati. I giocatori ci hanno detto che li volevano far giocare fino a metà marzo. Gli stessi presidenti che volevano continuare a giocare e che hanno fatto allenare i giocatori a marzo, adesso pretendono di non pagare gli stipendi. Questo giustifica le nostre dichiarazioni. Ricordo che un club voleva far rinviare una partita al giorno successivo per poter giocare a porte aperte, per far scadere il decreto ministeriale. Serie A? Ho abbandonato le sensazioni. Sulle aspettative io mi sto concentrando con il mio lavoro per farmi trovare pronto nel caso in cui l’epidemia ci desse la possibilità di riprendere e portare a termine i campionati. Stiamo lavorando per capire le mille implicazioni sui campionati, sui contratti, per poterci dare un’opportunità in più di lavorare e capirci qualcosa. Il sistema sportivo deve capire come regolamentare il tutto in caso di ripresa. Attorno alle aziende ruotano centinaia di persone”.

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AIC – Il vicepresidente Calcagno: "Gli stessi presidenti che volevano continuare a giocare e che hanno fatto allenare i giocatori a marzo, adesso pretendono di non pagare gli stipendi"

di Napoli Magazine

07/04/2024 - 14:45

Umberto Calcagno, vicepresidente associazione italiana calciatori, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la trasmissione sportiva Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": “La Lega non ha alcun potere per vincolare i soggetti che dovranno poi sedersi al tavolo. Così come anche l’AIC non ha questo potere. La parte importante del comunicato della Lega è l’ultima: l’ultima frase in cui si dice che le squadre sono libere di agire con i propri calciatori e trovare degli accordi interni. In questo momento c’è bisogno di medici e non di avvocati. I giocatori ci hanno detto che li volevano far giocare fino a metà marzo. Gli stessi presidenti che volevano continuare a giocare e che hanno fatto allenare i giocatori a marzo, adesso pretendono di non pagare gli stipendi. Questo giustifica le nostre dichiarazioni. Ricordo che un club voleva far rinviare una partita al giorno successivo per poter giocare a porte aperte, per far scadere il decreto ministeriale. Serie A? Ho abbandonato le sensazioni. Sulle aspettative io mi sto concentrando con il mio lavoro per farmi trovare pronto nel caso in cui l’epidemia ci desse la possibilità di riprendere e portare a termine i campionati. Stiamo lavorando per capire le mille implicazioni sui campionati, sui contratti, per poterci dare un’opportunità in più di lavorare e capirci qualcosa. Il sistema sportivo deve capire come regolamentare il tutto in caso di ripresa. Attorno alle aziende ruotano centinaia di persone”.