Tutti al San Paolo. Ma nel vero senso della parola. Si toccheranno le centomile presenze per le due sfide casalinghe del Napoli nel giro di tre giorni. Contro Chievo in campionato e Stella Rossa in Champions ci sarà un’affluenza incredibile. Grazie anche alle iniziative del club per entrambe le sfide. Con i clivensi i prezzi sono stati abbassati tanto, contro i serbi il boom è arrivato con i mini-abbonamenti che hanno permesso ai tifosi di risparmiare un bel po’ rispetto al costo normale di ogni singolo incontro.
VOGLIA DI STADIO. Sono lontani i tempi in cui i napoletani preferivano rimanere a casa piuttosto che seguire la propria squadra dagli spalti. Basti pensare che contro la Roma in questo torneo il cassiere ha contato 30.037 sostenitori per un incasso di 660.506,33 euro. Poco, troppo poco considerato che la formazione giallorossa è sempre stata una nemica storica a livello sportivo e quindi lo stadio si era sempre riempito. Ma a quanto pare la piazza era un po’ in contrasto con De Laurentiis e quindi si era pensato di snobbare il match. Ancelotti, però, non si è mai abbattuto perché convinto che grazie al gioco e alla voglia di vincere avrebbe fatto cambiare idea al popolo partenopeo. E così è stato visto e considerato che domani con il Chievo si toccherà il massimo delle presenze in una struttura con tanto di illuminazione nuova modello Allianz Arena. Inutile dire che anche con la Stella Rossa non mancherà l’affluenza. Le sconto proposto dal Napoli con le tessere ha convinto molte persone. I tre tagliandi di Curva, per esempio, sono costati venti euro a partita. Dunque, mercoledì sera con la Stella Rossa non mancherà l’apporto. E sarebbe stato assurdo visto cosa c’è in palio. Riuscire a spingere gli azzurri al successo vorrebbe dire qualificazione se il Liverpool non perdesse al Parco dei Principi con il Psg. Andare agli ottavi di Champions sarebbe fondamentale poiché dopo il sorteggio sembrava impossibile poter solo credere di eliminare una delle due corazzate milionarie. Ed, invece, grazie ad Ancelotti la scena è cambiata subito. Carletto ha sfruttato la sua esperienza internazionale per mettere in difficoltà inglesi e francesi. Contro i Reds al San Paolo ci furono 37. 057. Niente rispetto al match con il Chievo di domani. Contro Neymar e compagni, invece, è cambiata la scena. 55.489 spettatori per un incasso di 2.225.128,67. Praticamente quasi ventimila supporters in più. Senza, però, dimenticare i duemila venuti da Parigi. La scena, dunque, è cambiata. La voglia di stadio è ritornata. Sì perché la voglia di Napoli non era mai sparita. Ma il popolo azzurro è un po’ collerico. Non aveva gradito certe affermazioni di De Laurentiis ed era dispiaciuto per il mancato arrivo di un campione da contrapporre a Cristiano Ronaldo della Juventus. Poi in tanti si sono resi conto che era Ancelotti il top player del Napoli. Colui il quale ha cercato di cambiare le cose senza distruggere il lavoro di Sarri. Ha modificato il modulo e ha fatto giocare tutti gli uomini a sua disposizione. Ora la piazza adora il tecnico emiliano. Che ama la città e vorrebbe restare a lungo nel club di De Laurentiis provando a vincere anche qualcosa di importante. Naturalmente lo scudetto. Che ad oggi sembra già della Juve ma la storia insegna che bisogna aspettare marzo aprile. Sempre, però, che il Napoli non perda molto terreno dalla prima della classe bianconera. Da domani comincia un ciclo dove la Signora non avrà un calendario molto facile mentre Hamsik e compagni affronteranno tante provinciali. L’unica big è l’Inter al Meazza il 26 dicembre. La cosa importante è che il Napoli abbia ritrovato la sua gente. Che sicuramente farà la differenza.
di Napoli Magazine
24/11/2018 - 12:28
Tutti al San Paolo. Ma nel vero senso della parola. Si toccheranno le centomile presenze per le due sfide casalinghe del Napoli nel giro di tre giorni. Contro Chievo in campionato e Stella Rossa in Champions ci sarà un’affluenza incredibile. Grazie anche alle iniziative del club per entrambe le sfide. Con i clivensi i prezzi sono stati abbassati tanto, contro i serbi il boom è arrivato con i mini-abbonamenti che hanno permesso ai tifosi di risparmiare un bel po’ rispetto al costo normale di ogni singolo incontro.
VOGLIA DI STADIO. Sono lontani i tempi in cui i napoletani preferivano rimanere a casa piuttosto che seguire la propria squadra dagli spalti. Basti pensare che contro la Roma in questo torneo il cassiere ha contato 30.037 sostenitori per un incasso di 660.506,33 euro. Poco, troppo poco considerato che la formazione giallorossa è sempre stata una nemica storica a livello sportivo e quindi lo stadio si era sempre riempito. Ma a quanto pare la piazza era un po’ in contrasto con De Laurentiis e quindi si era pensato di snobbare il match. Ancelotti, però, non si è mai abbattuto perché convinto che grazie al gioco e alla voglia di vincere avrebbe fatto cambiare idea al popolo partenopeo. E così è stato visto e considerato che domani con il Chievo si toccherà il massimo delle presenze in una struttura con tanto di illuminazione nuova modello Allianz Arena. Inutile dire che anche con la Stella Rossa non mancherà l’affluenza. Le sconto proposto dal Napoli con le tessere ha convinto molte persone. I tre tagliandi di Curva, per esempio, sono costati venti euro a partita. Dunque, mercoledì sera con la Stella Rossa non mancherà l’apporto. E sarebbe stato assurdo visto cosa c’è in palio. Riuscire a spingere gli azzurri al successo vorrebbe dire qualificazione se il Liverpool non perdesse al Parco dei Principi con il Psg. Andare agli ottavi di Champions sarebbe fondamentale poiché dopo il sorteggio sembrava impossibile poter solo credere di eliminare una delle due corazzate milionarie. Ed, invece, grazie ad Ancelotti la scena è cambiata subito. Carletto ha sfruttato la sua esperienza internazionale per mettere in difficoltà inglesi e francesi. Contro i Reds al San Paolo ci furono 37. 057. Niente rispetto al match con il Chievo di domani. Contro Neymar e compagni, invece, è cambiata la scena. 55.489 spettatori per un incasso di 2.225.128,67. Praticamente quasi ventimila supporters in più. Senza, però, dimenticare i duemila venuti da Parigi. La scena, dunque, è cambiata. La voglia di stadio è ritornata. Sì perché la voglia di Napoli non era mai sparita. Ma il popolo azzurro è un po’ collerico. Non aveva gradito certe affermazioni di De Laurentiis ed era dispiaciuto per il mancato arrivo di un campione da contrapporre a Cristiano Ronaldo della Juventus. Poi in tanti si sono resi conto che era Ancelotti il top player del Napoli. Colui il quale ha cercato di cambiare le cose senza distruggere il lavoro di Sarri. Ha modificato il modulo e ha fatto giocare tutti gli uomini a sua disposizione. Ora la piazza adora il tecnico emiliano. Che ama la città e vorrebbe restare a lungo nel club di De Laurentiis provando a vincere anche qualcosa di importante. Naturalmente lo scudetto. Che ad oggi sembra già della Juve ma la storia insegna che bisogna aspettare marzo aprile. Sempre, però, che il Napoli non perda molto terreno dalla prima della classe bianconera. Da domani comincia un ciclo dove la Signora non avrà un calendario molto facile mentre Hamsik e compagni affronteranno tante provinciali. L’unica big è l’Inter al Meazza il 26 dicembre. La cosa importante è che il Napoli abbia ritrovato la sua gente. Che sicuramente farà la differenza.