Il San Paolo torna ad intonare il nome di Callejon ad otto mesi di distanza. Il 20 maggio col Crotone l'ultima rete dello spagnolo, il 20 gennaio la nuova prima volta col destro imparabile per Strakosha. Una rete preziosa, per il risultato e per se stesso, che lo stadio accoglie con gioia, che sente sua. Perché l'astinenza di Callejon era strana, particolare, inaspettata. Ventitré gare senza segnare. Poi, per fortuna, lo stop. La striscia negativa s'interrompe. Una vera e propria liberazione che dà il via allo show di Fuorigrotta contro la Lazio di Simone Inzaghi. Si divertono i tifosi per la prima di campionato del nuovo anno. Non sono tanti ma neppure pochi, esattamente 19.448, più dei 14mila presenti col Sassuolo ma meno dei 20mila alla quarta giornata con la Fiorentina, record negativo di questo campionato fino alla sfida di ieri.
ATMOSFERA. Al San Paolo fa freddo, ad un certo punto piove, poi diluvia. Finalmente smette. Prima di ricominciare. Più d'ogni altra cosa, è il clima ad incidere sulla voglia di starsene a casa, di restare comodamente seduti sul divano guardando la tv. Chi c'è, e non s'è pentito, diventa testimone di una partita che si accende subito: la traversa di Milik, la prima rete stagionale di Callejon, la perla su punizione del polacco. I tifosi si scaldano divertendosi, il Napoli è padrone del campo e il San Paolo, nonostante tutto, si fa sentire. Nel finale si soffre, la Lazio attacca a testa bassa e in inferiorità numerica, il Napoli si difende - dopo quattro legni - e al novantesimo più (abbondante) recupero c’è tempo solo per esultare, per stringersi forte tornando a casa felici per la seconda vittoria consecutiva del 2019.
SI RIPARTE. Una serata speciale in attesa delle prossime. Una domenica tra pochi intimi, sfidando la pioggia e l'inverno. Troppo forte il desiderio di riabbracciare il Napoli per il ritorno del campionato dopo tre settimane d'assenza. Novanta minuti ai quali aggiungere l'attesa e poi l'epilogo, gli applausi alla squadra e quei cori, i soliti, che lanciano un segnale: vietato arrendersi. Oltre la classifica e le cifre. C'è una stagione ancora tutta da vivere - la prossima partita, in casa, sabato 2 febbraio per sfidare la Sampdoria - e il San Paolo resterà al fianco del Napoli. Anche oltre il risultato.
di Napoli Magazine
21/01/2024 - 11:53
Il San Paolo torna ad intonare il nome di Callejon ad otto mesi di distanza. Il 20 maggio col Crotone l'ultima rete dello spagnolo, il 20 gennaio la nuova prima volta col destro imparabile per Strakosha. Una rete preziosa, per il risultato e per se stesso, che lo stadio accoglie con gioia, che sente sua. Perché l'astinenza di Callejon era strana, particolare, inaspettata. Ventitré gare senza segnare. Poi, per fortuna, lo stop. La striscia negativa s'interrompe. Una vera e propria liberazione che dà il via allo show di Fuorigrotta contro la Lazio di Simone Inzaghi. Si divertono i tifosi per la prima di campionato del nuovo anno. Non sono tanti ma neppure pochi, esattamente 19.448, più dei 14mila presenti col Sassuolo ma meno dei 20mila alla quarta giornata con la Fiorentina, record negativo di questo campionato fino alla sfida di ieri.
ATMOSFERA. Al San Paolo fa freddo, ad un certo punto piove, poi diluvia. Finalmente smette. Prima di ricominciare. Più d'ogni altra cosa, è il clima ad incidere sulla voglia di starsene a casa, di restare comodamente seduti sul divano guardando la tv. Chi c'è, e non s'è pentito, diventa testimone di una partita che si accende subito: la traversa di Milik, la prima rete stagionale di Callejon, la perla su punizione del polacco. I tifosi si scaldano divertendosi, il Napoli è padrone del campo e il San Paolo, nonostante tutto, si fa sentire. Nel finale si soffre, la Lazio attacca a testa bassa e in inferiorità numerica, il Napoli si difende - dopo quattro legni - e al novantesimo più (abbondante) recupero c’è tempo solo per esultare, per stringersi forte tornando a casa felici per la seconda vittoria consecutiva del 2019.
SI RIPARTE. Una serata speciale in attesa delle prossime. Una domenica tra pochi intimi, sfidando la pioggia e l'inverno. Troppo forte il desiderio di riabbracciare il Napoli per il ritorno del campionato dopo tre settimane d'assenza. Novanta minuti ai quali aggiungere l'attesa e poi l'epilogo, gli applausi alla squadra e quei cori, i soliti, che lanciano un segnale: vietato arrendersi. Oltre la classifica e le cifre. C'è una stagione ancora tutta da vivere - la prossima partita, in casa, sabato 2 febbraio per sfidare la Sampdoria - e il San Paolo resterà al fianco del Napoli. Anche oltre il risultato.