Il San Paolo si riempie più lentamente del solito. Magari sarà l'effetto di un turno infrasettimanale con una partita senza avversario blasonato. L'importanza, però, non è in discussione: i punti conquistati ieri sera permettono al Napoli di rimanere in scia delle altre grandi e i tifosi perciò non hanno voluto far mancare il proprio sostegno. Non i numeri come in occasione di Juventus e Fiorentina, ma sono circa 30 mila i presenti allo stadio, ad animare Fuorigrotta. Un dato inferiore alle più ottimistiche previsioni, che volevano un San Paolo da poco più di 35 mila persone, ma che comunque certifica in positivo un ritrovato affetto del tifo napoletano nei confronti della squadra. Il terreno di gioco non si presenta al meglio delle condizioni, cosa insolita per un campo che ha sempre disposto di un ottimo manto erboso. Ieri sera, però, il prato non si è presentato uniforme. Nonostante il primo tempo sia a lungo su ritmi contenuti, le curve fanno comunque sentire la propria voce. Quando Insigne colpisce il palo al termine della frazione, lo stadio si infiamma, per poi esplodere, quando Higuain fulmina Sorrentino con un destro imparabile. La gente spinge, vorrebbe anche il secondo gol prima dell'intervallo, ma non viene accontentata. Nella ripresa, la curva B ha esposto uno striscione sul fatto del momento: la questione che vede coinvolti Valentino Rossi e Marc Marquez, in Moto GP. "Valentino a Valencia senza regole... Tibia e perone!" è il messaggio di solidarietà al pilota italiano che ha lanciato parte tifo organizzato partenopeo, dopo la squalifica che costringerà Rossi a partire dall'ultima posizione nel prossimo e conclusivo impegno del mondiale. Come nel primo tempo, il pubblico aspetta la giocata per accendersi e ancora una volta è un palo colpito dagli azzurri, questa volta da Higuain, che galvanizza i presenti. Le offensive del Palermo tengono in apprensione i tifosi, che possono dare un urlo liberatorio quando Mertens segna il gol della sicurezza. Applausi al fischio finale e tanti cori d'affetto, per una squadra che non smette di stupire.
di Napoli Magazine
29/10/2015 - 12:13
Il San Paolo si riempie più lentamente del solito. Magari sarà l'effetto di un turno infrasettimanale con una partita senza avversario blasonato. L'importanza, però, non è in discussione: i punti conquistati ieri sera permettono al Napoli di rimanere in scia delle altre grandi e i tifosi perciò non hanno voluto far mancare il proprio sostegno. Non i numeri come in occasione di Juventus e Fiorentina, ma sono circa 30 mila i presenti allo stadio, ad animare Fuorigrotta. Un dato inferiore alle più ottimistiche previsioni, che volevano un San Paolo da poco più di 35 mila persone, ma che comunque certifica in positivo un ritrovato affetto del tifo napoletano nei confronti della squadra. Il terreno di gioco non si presenta al meglio delle condizioni, cosa insolita per un campo che ha sempre disposto di un ottimo manto erboso. Ieri sera, però, il prato non si è presentato uniforme. Nonostante il primo tempo sia a lungo su ritmi contenuti, le curve fanno comunque sentire la propria voce. Quando Insigne colpisce il palo al termine della frazione, lo stadio si infiamma, per poi esplodere, quando Higuain fulmina Sorrentino con un destro imparabile. La gente spinge, vorrebbe anche il secondo gol prima dell'intervallo, ma non viene accontentata. Nella ripresa, la curva B ha esposto uno striscione sul fatto del momento: la questione che vede coinvolti Valentino Rossi e Marc Marquez, in Moto GP. "Valentino a Valencia senza regole... Tibia e perone!" è il messaggio di solidarietà al pilota italiano che ha lanciato parte tifo organizzato partenopeo, dopo la squalifica che costringerà Rossi a partire dall'ultima posizione nel prossimo e conclusivo impegno del mondiale. Come nel primo tempo, il pubblico aspetta la giocata per accendersi e ancora una volta è un palo colpito dagli azzurri, questa volta da Higuain, che galvanizza i presenti. Le offensive del Palermo tengono in apprensione i tifosi, che possono dare un urlo liberatorio quando Mertens segna il gol della sicurezza. Applausi al fischio finale e tanti cori d'affetto, per una squadra che non smette di stupire.