Lionel Scaloni, c.t. dell'Argentina, ha rilasciato alcune dichiarazioni a La Gazzetta dello Sport: “Scudetto? Sarà aperto fino alla fine. Dipenderà molto dalla Champions dell’Inter: la squadra di Inzaghi ha le possibilità di arrivare fino in fondo in Europa e ovviamente l’usura avrà il suo peso. Lì il Napoli, che con Conte sta facendo una grande stagione, ha un piccolo vantaggio. Sarà decisivo vedere se l’Inter riuscirà a resistere al meglio sui due fronti. Lautaro? Non mi sono mai preoccupato per lui. Si tratta di un giocatore totale, non è semplicemente un attaccante il cui valore si misura con i gol che segna. È un calciatore che fa giocare la squadra, e la cosa vale ancor di più in questa Inter di Inzaghi: si abbassa per far salire i centrocampisti e dialogare con loro, i suoi movimenti non sono mai casuali e sono sempre positivi per la squadra. La sua intelligenza tattica lo rende molto più di un semplice attaccante. È un giocatore che c'è sempre, che segni o no è vitale e fondamentale nel funzionamento della sua formazione. Per questo non mi sono mai preoccupato. E poi anche perché lo conosco e lo apprezzo come un figlio".
di Napoli Magazine
14/02/2025 - 10:47
Lionel Scaloni, c.t. dell'Argentina, ha rilasciato alcune dichiarazioni a La Gazzetta dello Sport: “Scudetto? Sarà aperto fino alla fine. Dipenderà molto dalla Champions dell’Inter: la squadra di Inzaghi ha le possibilità di arrivare fino in fondo in Europa e ovviamente l’usura avrà il suo peso. Lì il Napoli, che con Conte sta facendo una grande stagione, ha un piccolo vantaggio. Sarà decisivo vedere se l’Inter riuscirà a resistere al meglio sui due fronti. Lautaro? Non mi sono mai preoccupato per lui. Si tratta di un giocatore totale, non è semplicemente un attaccante il cui valore si misura con i gol che segna. È un calciatore che fa giocare la squadra, e la cosa vale ancor di più in questa Inter di Inzaghi: si abbassa per far salire i centrocampisti e dialogare con loro, i suoi movimenti non sono mai casuali e sono sempre positivi per la squadra. La sua intelligenza tattica lo rende molto più di un semplice attaccante. È un giocatore che c'è sempre, che segni o no è vitale e fondamentale nel funzionamento della sua formazione. Per questo non mi sono mai preoccupato. E poi anche perché lo conosco e lo apprezzo come un figlio".