Marko Rog, ex azzurro ora in forza al Cagliari, ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport: "Le promesse non mi sono mai piaciute. Questo Cagliari, con Nainggolan, Nandez, Simeone e il gruppo storico, farà divertire tutti. Andremo avanti gara per gara per fare bene e migliorare".
Marko, terzo bersaglio consecutivo in casa di una candidata allo scudetto. Qual è la sensazione?
"Un successo speciale contro un team molto forte, sapevamo che sarebbe stata dura. Ci abbiamo provato ed è andata al meglio".
Quarti in classifica con 9 punti, alla pari del Napoli e alle spalle di Inter e Juve. Cosa provate?
"Una grande emozione. Conoscevamo la loro forza, abbiamo sofferto e alla fine siamo riusciti a portare a casa il risultato pieno".
Quando avete capito che potevate riuscirci?
"Hanno attaccato di più ma il calcio è bello anche perché non sempre vince chi costruisce più azioni da gol. Abbiamo segnato su una ripartenza e non abbiamo mai smesso di crederci. Basta vedere sul gol, siamo andati in tanti ad attaccare la porta. Paga lavorare duro, correre sino alla fine, giocare di squadra e metterci attenzione".
Questo Napoli è più forte di quello in cui ha giocato?
"E’ in crescita, non batti per caso i campioni d’Europa".
Col Genoa in panca, a Napoli dal via. Soddisfatto?
"La concorrenza è forte, a nessuno piace stare fuori. Rispettavo le scelte di Ancelotti e Sarri, rispetto quelle di Maran".
Al San Paolo come è stata l’accoglienza del pubblico?
"Bella e sono contento. Nella mia esperienza napoletana ho sempre dato il massimo. Quando sono uscito mi hanno applaudito: vuol dire che hanno riconosciuto l’impegno e la bontà del mio lavoro".
A chi ha dato la maglia?
"A tutti i miei ex compagni".
Passo indietro. Cosa non ha funzionato al Siviglia?
"Ero in prestito secco, è saltato l’allenatore, in quattro mesi tutto è difficile. Ma questo è il passato. Del Cagliari mi è piaciuto il pRogetto del presidente Giulini. Poi, allenatore e direttore hanno parlato col mio procuratore Ramadani. In città mi trovo al top e so di poter fare bene".
di Napoli Magazine
27/09/2019 - 14:55
Marko Rog, ex azzurro ora in forza al Cagliari, ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport: "Le promesse non mi sono mai piaciute. Questo Cagliari, con Nainggolan, Nandez, Simeone e il gruppo storico, farà divertire tutti. Andremo avanti gara per gara per fare bene e migliorare".
Marko, terzo bersaglio consecutivo in casa di una candidata allo scudetto. Qual è la sensazione?
"Un successo speciale contro un team molto forte, sapevamo che sarebbe stata dura. Ci abbiamo provato ed è andata al meglio".
Quarti in classifica con 9 punti, alla pari del Napoli e alle spalle di Inter e Juve. Cosa provate?
"Una grande emozione. Conoscevamo la loro forza, abbiamo sofferto e alla fine siamo riusciti a portare a casa il risultato pieno".
Quando avete capito che potevate riuscirci?
"Hanno attaccato di più ma il calcio è bello anche perché non sempre vince chi costruisce più azioni da gol. Abbiamo segnato su una ripartenza e non abbiamo mai smesso di crederci. Basta vedere sul gol, siamo andati in tanti ad attaccare la porta. Paga lavorare duro, correre sino alla fine, giocare di squadra e metterci attenzione".
Questo Napoli è più forte di quello in cui ha giocato?
"E’ in crescita, non batti per caso i campioni d’Europa".
Col Genoa in panca, a Napoli dal via. Soddisfatto?
"La concorrenza è forte, a nessuno piace stare fuori. Rispettavo le scelte di Ancelotti e Sarri, rispetto quelle di Maran".
Al San Paolo come è stata l’accoglienza del pubblico?
"Bella e sono contento. Nella mia esperienza napoletana ho sempre dato il massimo. Quando sono uscito mi hanno applaudito: vuol dire che hanno riconosciuto l’impegno e la bontà del mio lavoro".
A chi ha dato la maglia?
"A tutti i miei ex compagni".
Passo indietro. Cosa non ha funzionato al Siviglia?
"Ero in prestito secco, è saltato l’allenatore, in quattro mesi tutto è difficile. Ma questo è il passato. Del Cagliari mi è piaciuto il pRogetto del presidente Giulini. Poi, allenatore e direttore hanno parlato col mio procuratore Ramadani. In città mi trovo al top e so di poter fare bene".