NAPOLI. La settimana dell'ansia in casa Napoli potrebbe concludersi con un bel sospiro di sollievo a partire da venerdì, giorno in cui arriverà la sentenza su Cannavaro, Grava e la società sulla vicenda del calcioscommesse per il tentativo di Gianello di combinare Sampdoria-Napoli del 16 maggio 2010. C'è ottimismo e sicurezza che tutto si concluderà per il meglio, ma se così non dovesse essere la società non si farà certo cogliere impreparata: nove mesi chiesti a Cannavaro e Grava. Anche in caso di un dimezzamento della pena si avrebbero 4-5 mesi di squalifica: sarebbero comunque troppi, vale a dire quasi fino a fine stagione. Il Napoli, quindi, si ritroverebbe di colpo con due difensori in meno. Grava è ai margini (fin'ora zero minuti per lui) ma Cannavaro è l'unico inamovibile del reparto e capitano della squadra azzurra. Gli altri difensori in reparto sarebbero Campagnaro, Britos, Gamberini, Aronica, Fernandez e Uvini (senza contare Rinaudo, fuori rosa). Sei uomini per tre posti: in teoria il Napoli sarebbe a posto così.
NE RESTEREBBERO SEI. Ma il discorso non si può fare, perché in seno a questi sei elementi ci sono situazioni traballanti: Aronica potrebbe andare via, e lo stesso Uvini potrebbe avere qualche richiesta, anche per farlo giocare di più. Ecco perché il direttore sportivo Bigon preferisce cautelarsi con un altro elemento per avere poi la possibilità di cedere qualcuno senza lasciare in deficit la rosa dal punto di vista numerico. Anche Fernandez, ad esempio, è un giocatore che potrebbe cambiare aria, perché anche lui potrebbe aver bisogno di andare a giocare di più. E infine su tutto questo c'è l'ombra del caso Campagnaro, che pare non voglia rinnovare il contratto e quindi si avvia ad essere un separato in casa. La mossa di Bigon potrebbe essere confermare in ogni caso Campagnaro senza cedere alla tentazione di una cessione anticipata (che porterebbe qualcosa nelle casse del club) e prendere un nuovo elemento da inserire come prima alternativa ai titolari (che senza Cannavaro dovrebbero essere Campagnaro-Gamberini-Britos).
SERVIREBBE UN ''PIEDE BUONO''. Senza Cannavaro a Mazzarri mancherebbe il difensore col "piede buono" in grado di lanciare la palla e innescare il gioco. In rosa, ad oggi, l'unico che ha dimostrato di avere queste qualità è Uvini, ecco perché bisognerà intervenire: ad oggi il club azzurro tiene d'occhio Paletta del Parma e Peluso dell'Atalanta, che sono in entrambi i casi due elementi duttili che possono adattarsi alla difesa a tre. A Mazzarri piace soprattutto l'Atalantino, già cercato lo scorso anno. Ma proprio il club orobico avrebbe offerto Stendardo.
I TRE PALERMITANI. Meno probabile la pista Silvestre, che ha un ingaggio alto (1,5 milioni) e ha dimostrato di adattarsi a fatica nella difesa a tre. L'Inter potrebbe far cessare anticipatamente il prestito e restituirlo al Palermo: e proprio in Sicilia il ds Riccardo Bigon guarda con attenzione. Il ritorno dell'argentino potrebbe sbloccare uno dei tre difensori che piacciono molto al Napoli: si tratta dell'argentino Cetto, dello svizzero Morganella e dell'altro elvetico Von Bergen. I primi due più del terzo sono stati individuati come valide alternative a Campagnaro, nonché elementi giovani sui quali puntare. Walter Mazzarri avrebbe espresso gradimento proprio su Morganella, che lo colpì dallo scorso anno quando giocava nel Novara. In questo modo Bigon avrebbe la possibilità di lasciar andare uno tra Aronica, Fernandez e Gamberini. E se Cannavaro dovesse salvarsi? Difficile che arrivi un altro difensore: le partenze, a questo punto, potrebbero essere due e solo in questo caso potrebbe esserci un innesto, ma solo a condizioni particolarmente vantaggiose.
di Napoli Magazine
12/12/2012 - 14:06
NAPOLI. La settimana dell'ansia in casa Napoli potrebbe concludersi con un bel sospiro di sollievo a partire da venerdì, giorno in cui arriverà la sentenza su Cannavaro, Grava e la società sulla vicenda del calcioscommesse per il tentativo di Gianello di combinare Sampdoria-Napoli del 16 maggio 2010. C'è ottimismo e sicurezza che tutto si concluderà per il meglio, ma se così non dovesse essere la società non si farà certo cogliere impreparata: nove mesi chiesti a Cannavaro e Grava. Anche in caso di un dimezzamento della pena si avrebbero 4-5 mesi di squalifica: sarebbero comunque troppi, vale a dire quasi fino a fine stagione. Il Napoli, quindi, si ritroverebbe di colpo con due difensori in meno. Grava è ai margini (fin'ora zero minuti per lui) ma Cannavaro è l'unico inamovibile del reparto e capitano della squadra azzurra. Gli altri difensori in reparto sarebbero Campagnaro, Britos, Gamberini, Aronica, Fernandez e Uvini (senza contare Rinaudo, fuori rosa). Sei uomini per tre posti: in teoria il Napoli sarebbe a posto così.
NE RESTEREBBERO SEI. Ma il discorso non si può fare, perché in seno a questi sei elementi ci sono situazioni traballanti: Aronica potrebbe andare via, e lo stesso Uvini potrebbe avere qualche richiesta, anche per farlo giocare di più. Ecco perché il direttore sportivo Bigon preferisce cautelarsi con un altro elemento per avere poi la possibilità di cedere qualcuno senza lasciare in deficit la rosa dal punto di vista numerico. Anche Fernandez, ad esempio, è un giocatore che potrebbe cambiare aria, perché anche lui potrebbe aver bisogno di andare a giocare di più. E infine su tutto questo c'è l'ombra del caso Campagnaro, che pare non voglia rinnovare il contratto e quindi si avvia ad essere un separato in casa. La mossa di Bigon potrebbe essere confermare in ogni caso Campagnaro senza cedere alla tentazione di una cessione anticipata (che porterebbe qualcosa nelle casse del club) e prendere un nuovo elemento da inserire come prima alternativa ai titolari (che senza Cannavaro dovrebbero essere Campagnaro-Gamberini-Britos).
SERVIREBBE UN ''PIEDE BUONO''. Senza Cannavaro a Mazzarri mancherebbe il difensore col "piede buono" in grado di lanciare la palla e innescare il gioco. In rosa, ad oggi, l'unico che ha dimostrato di avere queste qualità è Uvini, ecco perché bisognerà intervenire: ad oggi il club azzurro tiene d'occhio Paletta del Parma e Peluso dell'Atalanta, che sono in entrambi i casi due elementi duttili che possono adattarsi alla difesa a tre. A Mazzarri piace soprattutto l'Atalantino, già cercato lo scorso anno. Ma proprio il club orobico avrebbe offerto Stendardo.
I TRE PALERMITANI. Meno probabile la pista Silvestre, che ha un ingaggio alto (1,5 milioni) e ha dimostrato di adattarsi a fatica nella difesa a tre. L'Inter potrebbe far cessare anticipatamente il prestito e restituirlo al Palermo: e proprio in Sicilia il ds Riccardo Bigon guarda con attenzione. Il ritorno dell'argentino potrebbe sbloccare uno dei tre difensori che piacciono molto al Napoli: si tratta dell'argentino Cetto, dello svizzero Morganella e dell'altro elvetico Von Bergen. I primi due più del terzo sono stati individuati come valide alternative a Campagnaro, nonché elementi giovani sui quali puntare. Walter Mazzarri avrebbe espresso gradimento proprio su Morganella, che lo colpì dallo scorso anno quando giocava nel Novara. In questo modo Bigon avrebbe la possibilità di lasciar andare uno tra Aronica, Fernandez e Gamberini. E se Cannavaro dovesse salvarsi? Difficile che arrivi un altro difensore: le partenze, a questo punto, potrebbero essere due e solo in questo caso potrebbe esserci un innesto, ma solo a condizioni particolarmente vantaggiose.