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Calcio: il Napoli si scopre piccolo col Chievo
06.04.2012 04:47 di Napoli Magazine Fonte: Leggo Napoli
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NAPOLI – Poteva perfino finire peggio. Senza Lavezzi e senza rabbia in corpo, la squadra del cuore è andata al tappeto a Verona, battuto dal Chievo che aveva già colpito a morte al S. Paolo. E’ la quarta sconfitta esterna degli azzurri che tuttavia conservano il secondo posto. Corsa e ritmo, il Napoli è venuto meno nelle sue caratteristiche, messo sotto dal Chievo anche nelle ripartenze, talvolta fulminanti e che hanno provocato sconquassi nella difesa della squadra del cuore, in qualche caso sbilanciata, sorpresa e scoperta quando Pellissier – appena al 20’ - ha portato un po’ tutti fuori zona, prima di vincere un contrasto e aprire per Moscardelli. Gioco fatto: tutti fuori posizione i difensori della fascia sinistra del Napoli. Dossena è arrivato in ritardo e Cannavaro – l’unico ostacolo per l’attaccante del Chievo – ha dovuto fermarsi per evitare di essere tagliato fuori in velocità dell’avversario che con un sinistro capolavoro ha fregato De Sanctis.Mazzarri irritato, anzi arrabbiatissimo. Più volte aveva chiesto agli azzurri una maggiore determinazione, quell’aggressività che invece dall’inizio della partita è risultata l’arma migliore del Chievo. «Brutta giornata e il campo non ci ha aiutato. Un tonfo di molti elementi insieme; abbiamo perso troppe palle a centrocampo - ha spiegato il tecnico -. Forse dovevo cambiare di più, perchè abbiamo giocato troppe partite importanti una dopo l’altra. Impariamo la lezione e andiamo avanti. Un pari sarebbe stato un segno di maturità, dobbiamo restare umili».Per il Napoli che non reagisce come in altre circostanze, le cose si sono complicate all’inizio della ripresa: la difesa si addormenta e Vincenzino Sardo – un ragazzo di Pompei – travolge l’ultima linea azzurra. Mazzarri reagisce d’istinto, tirando fuori Zuniga per Lucarelli – sostituzione discutibile – e Gargano per Sosa. Il Napoli si butta in avanti generosamente, rischiando però più volte a causa di errori talvolta banali, sulle micidiali ripartenze del Chievo, sempre pericolosissime. E Cavani? Senza Lavezzi ha fatto quello che poteva, sbagliando una buona occasione nella prima parte e dannandosi l’anima in un disperato tentativo di rimonta, con Sosa e Dumitru nel motore: tutto inutile. Oggi (ore 13 a Castelvolturno) si presenta Mascara. Adesso serve un po’ di più.


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Calcio: il Napoli si scopre piccolo col Chievo

di Napoli Magazine

06/04/2012 - 04:47


NAPOLI – Poteva perfino finire peggio. Senza Lavezzi e senza rabbia in corpo, la squadra del cuore è andata al tappeto a Verona, battuto dal Chievo che aveva già colpito a morte al S. Paolo. E’ la quarta sconfitta esterna degli azzurri che tuttavia conservano il secondo posto. Corsa e ritmo, il Napoli è venuto meno nelle sue caratteristiche, messo sotto dal Chievo anche nelle ripartenze, talvolta fulminanti e che hanno provocato sconquassi nella difesa della squadra del cuore, in qualche caso sbilanciata, sorpresa e scoperta quando Pellissier – appena al 20’ - ha portato un po’ tutti fuori zona, prima di vincere un contrasto e aprire per Moscardelli. Gioco fatto: tutti fuori posizione i difensori della fascia sinistra del Napoli. Dossena è arrivato in ritardo e Cannavaro – l’unico ostacolo per l’attaccante del Chievo – ha dovuto fermarsi per evitare di essere tagliato fuori in velocità dell’avversario che con un sinistro capolavoro ha fregato De Sanctis.Mazzarri irritato, anzi arrabbiatissimo. Più volte aveva chiesto agli azzurri una maggiore determinazione, quell’aggressività che invece dall’inizio della partita è risultata l’arma migliore del Chievo. «Brutta giornata e il campo non ci ha aiutato. Un tonfo di molti elementi insieme; abbiamo perso troppe palle a centrocampo - ha spiegato il tecnico -. Forse dovevo cambiare di più, perchè abbiamo giocato troppe partite importanti una dopo l’altra. Impariamo la lezione e andiamo avanti. Un pari sarebbe stato un segno di maturità, dobbiamo restare umili».Per il Napoli che non reagisce come in altre circostanze, le cose si sono complicate all’inizio della ripresa: la difesa si addormenta e Vincenzino Sardo – un ragazzo di Pompei – travolge l’ultima linea azzurra. Mazzarri reagisce d’istinto, tirando fuori Zuniga per Lucarelli – sostituzione discutibile – e Gargano per Sosa. Il Napoli si butta in avanti generosamente, rischiando però più volte a causa di errori talvolta banali, sulle micidiali ripartenze del Chievo, sempre pericolosissime. E Cavani? Senza Lavezzi ha fatto quello che poteva, sbagliando una buona occasione nella prima parte e dannandosi l’anima in un disperato tentativo di rimonta, con Sosa e Dumitru nel motore: tutto inutile. Oggi (ore 13 a Castelvolturno) si presenta Mascara. Adesso serve un po’ di più.


Fonte: Leggo Napoli