A Radio Crc nella trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Gaetano Sottile, padre spirituale di Edinson Cavani. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": “Napoli e Catania è anche la sfida degli atleti di Dio. Cavani e Legrottaglie vogliono che io preghi per loro. Entrambi gli atleti sono molto bravi, Legrottaglie ha un fisico eccezionale. È un ragazzo che ha fatto della disciplina e della determinazione la sua forza. Dall’altra parta c’è Edi che è un calciatore eccezionale, ed un ragazzo timido. Al compleanno di Bautista, il figlio di Edi, a Villa Caracciolo, è stato molto bello vedere la squadra quasi al completo con le proprie famiglie. Ho visto uno spirito di unione incredibile per cui vorrei rassicurare i tifosi partenopei perché il gruppo azzurro è incredibile e c’è molto feeling. C’era Zuniga che ancora si mangiava le mani per quel tiro parato. Nella vita i giocatori che presumo abbiano un lato spirituale ed un cuore, preferiscono vivere in un ambiente in cui si è a proprio agio. La vita non è fatta solo di soldi, è importante sentire il calore dei tifosi. Non credo che i calciatori azzurri abbiamo voglia di lasciare il gruppo. Gargano dopo l’ammonizione contro il Siena ci è rimasto malissimo perché non sapeva di essere diffidato. A Walter scotta tanto questa ammonizione perché voleva davvero giocare la finale di coppa Italia. Gargano quest’anno ha trovato una grandissima continuità”.
di Napoli Magazine
06/04/2012 - 04:47
A Radio Crc nella trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Gaetano Sottile, padre spirituale di Edinson Cavani. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": “Napoli e Catania è anche la sfida degli atleti di Dio. Cavani e Legrottaglie vogliono che io preghi per loro. Entrambi gli atleti sono molto bravi, Legrottaglie ha un fisico eccezionale. È un ragazzo che ha fatto della disciplina e della determinazione la sua forza. Dall’altra parta c’è Edi che è un calciatore eccezionale, ed un ragazzo timido. Al compleanno di Bautista, il figlio di Edi, a Villa Caracciolo, è stato molto bello vedere la squadra quasi al completo con le proprie famiglie. Ho visto uno spirito di unione incredibile per cui vorrei rassicurare i tifosi partenopei perché il gruppo azzurro è incredibile e c’è molto feeling. C’era Zuniga che ancora si mangiava le mani per quel tiro parato. Nella vita i giocatori che presumo abbiano un lato spirituale ed un cuore, preferiscono vivere in un ambiente in cui si è a proprio agio. La vita non è fatta solo di soldi, è importante sentire il calore dei tifosi. Non credo che i calciatori azzurri abbiamo voglia di lasciare il gruppo. Gargano dopo l’ammonizione contro il Siena ci è rimasto malissimo perché non sapeva di essere diffidato. A Walter scotta tanto questa ammonizione perché voleva davvero giocare la finale di coppa Italia. Gargano quest’anno ha trovato una grandissima continuità”.