Mary D'Onofrio è una showgirl partenopea. Ha condotto diversi programmi sportivi e non solo. Recentemente, infatti, ha collaborato anche con Franco Di Mare, noto giornalista Rai. Da sempre tifosissima del Napoli, Mary è la regina di "Globuli azzurri", programma sportivo di "taluna" che conduce insieme al giornalista sportivo Samuele Ciambriello. La giornalista ha rilasciato delle dichiarazioni in esclusiva ad AreaNapoli:
Sei la dimostrazione vivente di come una bella donna possa anche capirne di calcio. Hai trovato difficoltà ad importi nell'ambiente? Hai subito discriminazioni in quello che da molti è considerato un mondo prettamente maschilista?
"Grazie innanzitutto per i complimenti. La mia carriera ha avuto inizio all'età di 15 anni con la conduzione di un programma sportivo. Devo ammettere di aver avuto delle difficoltà, almeno al principio. Ti racconto un breve aneddoto. C'era una persona che non credeva affatto che avessi delle qualità, che potessi parlare di calcio. Una volta, allora, decisi di minacciarlo. Minacciai di presentarmi in trasmissione senza trucco, con scarpette da ginnastica e tuta. Poi le cose migliorarono. Ora sono felice anche perchè, insieme a Samuele Ciambriello, sto conducendo una trasmissione che mi piace e lui mi lascia tanto spazio. Ho fatto tanta gavetta ma ho ottenuto i risultati sperati. Personaggi come la Ventura, la D'Amico e la Clerici sono la dimostrazione tangibile che anche le donne possono dire la loro in questo ambiente".
Come è nata la tua passione per il calcio e per il Napoli?
"E' nata in età fanciullesca. Ricordo ancora che con mio padre Francesco andavo allo stadio a vedere le gesta di Diego Armando Maradona. Purtroppo non mi sono goduta tutto quel magico periodo ma conservo un ricordo indelebile di quelle giornate".
Quali calciatori apprezzi maggiormente? Un tuo giudizio sul tecnico Walter Mazzarri
"Apprezzo tantissimo Edinson Cavani, perchè, oltre ad essere un campione, è un ragazzo umilissimo. Mazzarri è un bravo allenatore, un ottimo motivatore ma è anche molto testardo. Si è impuntato su quel credo tattico e non vuole cambiarlo".
Come giudichi la stagione sin qui disputata dalla squadra azzurra?
"La stagione finora è positiva. Ci siamo fatti rispettare dalle squadre europee più blasonate, abbiamo riascoltato la celebre musichetta della Champions, siamo arrivati a giocarci la finale di Coppa Italia contro la Juventus. Credo, tuttavia, che abbiamo perso troppi punti in campionato. Li indubbiamente si poteva fare di più".
Pregi e difetti della piazza di Napoli
"La piazza di Napoli ha tantissimi pregi. Coccola i suoi beniamini, li protegge, è vicina alla squadra. I tifosi fanno tanti sacrifici, danno tutto per la loro compagine. Sono inoltre molto amica di qualche compagna dei calciatori e molte di loro amano la nostra città per il grande calore e l'ottima cucina. Difetti? Si passa troppo velocemente dalla gioia alla disperazione. Occorrerebbe un maggiore equilibrio".
Un tuo pensiero su Piermario Morosini, il calciatore del Livorno morto durante la gara Pescara-Livorno
"E' stato un giorno drammatico. Mi chiedo sempre come si possa perdere la vita a 25 anni. Piermario Morosini era esempio di umiltà, forza e coraggio. I suoi tentativi di rialzarsi hanno dimostrato il suo attaccamento alla vita, al calcio, passione vissuta fino all'ultimo respiro. Ha avuto una vita difficile, ma ha saputo reagire. Prima faceva battere i cuori dei tifosi, ora il suo cuore di campione continuerà a battere in ognuno di noi".
di Napoli Magazine
06/04/2012 - 04:47
Mary D'Onofrio è una showgirl partenopea. Ha condotto diversi programmi sportivi e non solo. Recentemente, infatti, ha collaborato anche con Franco Di Mare, noto giornalista Rai. Da sempre tifosissima del Napoli, Mary è la regina di "Globuli azzurri", programma sportivo di "taluna" che conduce insieme al giornalista sportivo Samuele Ciambriello. La giornalista ha rilasciato delle dichiarazioni in esclusiva ad AreaNapoli:
Sei la dimostrazione vivente di come una bella donna possa anche capirne di calcio. Hai trovato difficoltà ad importi nell'ambiente? Hai subito discriminazioni in quello che da molti è considerato un mondo prettamente maschilista?
"Grazie innanzitutto per i complimenti. La mia carriera ha avuto inizio all'età di 15 anni con la conduzione di un programma sportivo. Devo ammettere di aver avuto delle difficoltà, almeno al principio. Ti racconto un breve aneddoto. C'era una persona che non credeva affatto che avessi delle qualità, che potessi parlare di calcio. Una volta, allora, decisi di minacciarlo. Minacciai di presentarmi in trasmissione senza trucco, con scarpette da ginnastica e tuta. Poi le cose migliorarono. Ora sono felice anche perchè, insieme a Samuele Ciambriello, sto conducendo una trasmissione che mi piace e lui mi lascia tanto spazio. Ho fatto tanta gavetta ma ho ottenuto i risultati sperati. Personaggi come la Ventura, la D'Amico e la Clerici sono la dimostrazione tangibile che anche le donne possono dire la loro in questo ambiente".
Come è nata la tua passione per il calcio e per il Napoli?
"E' nata in età fanciullesca. Ricordo ancora che con mio padre Francesco andavo allo stadio a vedere le gesta di Diego Armando Maradona. Purtroppo non mi sono goduta tutto quel magico periodo ma conservo un ricordo indelebile di quelle giornate".
Quali calciatori apprezzi maggiormente? Un tuo giudizio sul tecnico Walter Mazzarri
"Apprezzo tantissimo Edinson Cavani, perchè, oltre ad essere un campione, è un ragazzo umilissimo. Mazzarri è un bravo allenatore, un ottimo motivatore ma è anche molto testardo. Si è impuntato su quel credo tattico e non vuole cambiarlo".
Come giudichi la stagione sin qui disputata dalla squadra azzurra?
"La stagione finora è positiva. Ci siamo fatti rispettare dalle squadre europee più blasonate, abbiamo riascoltato la celebre musichetta della Champions, siamo arrivati a giocarci la finale di Coppa Italia contro la Juventus. Credo, tuttavia, che abbiamo perso troppi punti in campionato. Li indubbiamente si poteva fare di più".
Pregi e difetti della piazza di Napoli
"La piazza di Napoli ha tantissimi pregi. Coccola i suoi beniamini, li protegge, è vicina alla squadra. I tifosi fanno tanti sacrifici, danno tutto per la loro compagine. Sono inoltre molto amica di qualche compagna dei calciatori e molte di loro amano la nostra città per il grande calore e l'ottima cucina. Difetti? Si passa troppo velocemente dalla gioia alla disperazione. Occorrerebbe un maggiore equilibrio".
Un tuo pensiero su Piermario Morosini, il calciatore del Livorno morto durante la gara Pescara-Livorno
"E' stato un giorno drammatico. Mi chiedo sempre come si possa perdere la vita a 25 anni. Piermario Morosini era esempio di umiltà, forza e coraggio. I suoi tentativi di rialzarsi hanno dimostrato il suo attaccamento alla vita, al calcio, passione vissuta fino all'ultimo respiro. Ha avuto una vita difficile, ma ha saputo reagire. Prima faceva battere i cuori dei tifosi, ora il suo cuore di campione continuerà a battere in ognuno di noi".