"La squadra c'è e vogliamo continuare questo bel sogno". Christian Maggio, ai microfoni di Radio Marte, racconta le emozioni di questo girone di andata, la sua crescita esponenziale e le ambizioni della squadra azzurra proiettata nel futuro...
"E' un bel momento. Personalmente sto bene, mi alleno con intensità e dopo un avvio un po' difficile sono finalmente a pieno regime psico fisico. Questo anche grazie alla squadra che sta andando a mille. Mi hanno aiutato tanto la fiducia di Mazzarri ed il calore della gente. Avere la stima e l'affetto attorno è una componente fondamentale per ritrovare la migliore condizione. Questo campionato per noi è importante. La squadra è cresciuta tanto rispetto agli anni scorsi, abbiamo tanti giocatori che vogliono mettersi in mostra e dare il massimo per la maglia. Siamo consapevoli che dobbiamo ancora dimostrare tanto. La classifica adesso non conta. Come dice il mister, dobbiamo affrontare ogni partita al massimo senza guardare troppo in avanti".
Dietro questo momento felice c'è anche un rituale di fine match..."Sì è un po' di tempo che dopo le partite andiamo a mangiare tutti la pizza insieme. Non è un rito, ma è un modo per ritrovarci anche fuori dal campo. In questo gruppo c'è amicizia ed unione. Perché bisogna essere compatti soprattutto quando ci sono difficoltà. Stando uniti e lavorando con armonia abbiamo creato questa prima parte di stagione. Questa è una squadra molto giovane, rispetto alle big forse ci mancano giocatori affermati e l'esperienza dell'alta classifica. Ma la Società sta facendo il suo lavoro in maniera giusta per portare gradualmente questa rosa a lottare ad altissimi livelli. Ma al momento noi restiamo coi piedi per terra, poi vedremo come andranno le cose"
L'anno scorso decise un gol di Maggio a Firenze agli albori dell'Era Mazzarri..."Quella partita fu importantissima perché era un anno che non vincevamo in trasferta. Volevamo dare una svolta e ci siamo riusciti. Penso che da lì guadagnammo sicurezza e cominciò la grande rimonta. Da allora in poi questa squadra ha costruito quello che oggi vediamo sotto ai nostri occhi. E' stato un lavoro che è partito da lontano e che ha coinvolto tutti gli uomini della rosa"
Il primo inchino di Maggio si vide proprio contro la Fiorentina davanti una curva vuota..."Mi piacerebbe molto rifarlo ancora sabato, ovviamente. Ricordo quell'episodio contro la Fiorentina. Il San Paolo aveva le curve squalificate. Quell'inchino fu un gesto spontaneo che feci per omaggiare la curva vuota perché volevo far capire che se anche non c'erano i tifosi fisicamente, erano presenti nel nostro cuore. E perciò decisi di fare quel gesto, per trasmettere il nostro tributo ai napoletani assenti"
La zona Napoli è stata firmata anche dal tuo gol memorabile al 95esimo con il Palermo...E' stato un gol importantissimo, segnare mi rende felice. Ma io ho goduto tanto per tante vittorie. Ho impresso nella memoriale partite che abbiamo vinto nel finale. Fino a quella della fine dell'anno con il Lecce, che ci ha dato una gioia immensa. E' un bel segno perchè non molliamo mai. E questo anche grazie al pubblico. Domenica con la Juve è stato uno spettacolo vedere il San Paolo cantare alla fine. Un brivido fortissimo per tutti noi. Sabato speriamo di fare un'altra grande partita. La squadra c'è, e vogliamo continuare questo bel sogno"
Capitolo Nazionale..."Io ci tengo tantissimo. E' chiaro che la maglia della Nazionale è l'ambizione di tutti , anche se devo dire che con l'Italia ho sempre giocato in un ruolo anomalo rispetto a quello mio naturale. Con Prandelli non c'è alcun problema, anzi mi conosce bene. Devo essere onesto nel riconoscere che quando ero alla Fiorentina con lui non sempre mi sono espresso benissimo. Ma sono migliorato anche grazie a Prandelli"
di Napoli Magazine
06/04/2012 - 04:47
"La squadra c'è e vogliamo continuare questo bel sogno". Christian Maggio, ai microfoni di Radio Marte, racconta le emozioni di questo girone di andata, la sua crescita esponenziale e le ambizioni della squadra azzurra proiettata nel futuro...
"E' un bel momento. Personalmente sto bene, mi alleno con intensità e dopo un avvio un po' difficile sono finalmente a pieno regime psico fisico. Questo anche grazie alla squadra che sta andando a mille. Mi hanno aiutato tanto la fiducia di Mazzarri ed il calore della gente. Avere la stima e l'affetto attorno è una componente fondamentale per ritrovare la migliore condizione. Questo campionato per noi è importante. La squadra è cresciuta tanto rispetto agli anni scorsi, abbiamo tanti giocatori che vogliono mettersi in mostra e dare il massimo per la maglia. Siamo consapevoli che dobbiamo ancora dimostrare tanto. La classifica adesso non conta. Come dice il mister, dobbiamo affrontare ogni partita al massimo senza guardare troppo in avanti".
Dietro questo momento felice c'è anche un rituale di fine match..."Sì è un po' di tempo che dopo le partite andiamo a mangiare tutti la pizza insieme. Non è un rito, ma è un modo per ritrovarci anche fuori dal campo. In questo gruppo c'è amicizia ed unione. Perché bisogna essere compatti soprattutto quando ci sono difficoltà. Stando uniti e lavorando con armonia abbiamo creato questa prima parte di stagione. Questa è una squadra molto giovane, rispetto alle big forse ci mancano giocatori affermati e l'esperienza dell'alta classifica. Ma la Società sta facendo il suo lavoro in maniera giusta per portare gradualmente questa rosa a lottare ad altissimi livelli. Ma al momento noi restiamo coi piedi per terra, poi vedremo come andranno le cose"
L'anno scorso decise un gol di Maggio a Firenze agli albori dell'Era Mazzarri..."Quella partita fu importantissima perché era un anno che non vincevamo in trasferta. Volevamo dare una svolta e ci siamo riusciti. Penso che da lì guadagnammo sicurezza e cominciò la grande rimonta. Da allora in poi questa squadra ha costruito quello che oggi vediamo sotto ai nostri occhi. E' stato un lavoro che è partito da lontano e che ha coinvolto tutti gli uomini della rosa"
Il primo inchino di Maggio si vide proprio contro la Fiorentina davanti una curva vuota..."Mi piacerebbe molto rifarlo ancora sabato, ovviamente. Ricordo quell'episodio contro la Fiorentina. Il San Paolo aveva le curve squalificate. Quell'inchino fu un gesto spontaneo che feci per omaggiare la curva vuota perché volevo far capire che se anche non c'erano i tifosi fisicamente, erano presenti nel nostro cuore. E perciò decisi di fare quel gesto, per trasmettere il nostro tributo ai napoletani assenti"
La zona Napoli è stata firmata anche dal tuo gol memorabile al 95esimo con il Palermo...E' stato un gol importantissimo, segnare mi rende felice. Ma io ho goduto tanto per tante vittorie. Ho impresso nella memoriale partite che abbiamo vinto nel finale. Fino a quella della fine dell'anno con il Lecce, che ci ha dato una gioia immensa. E' un bel segno perchè non molliamo mai. E questo anche grazie al pubblico. Domenica con la Juve è stato uno spettacolo vedere il San Paolo cantare alla fine. Un brivido fortissimo per tutti noi. Sabato speriamo di fare un'altra grande partita. La squadra c'è, e vogliamo continuare questo bel sogno"
Capitolo Nazionale..."Io ci tengo tantissimo. E' chiaro che la maglia della Nazionale è l'ambizione di tutti , anche se devo dire che con l'Italia ho sempre giocato in un ruolo anomalo rispetto a quello mio naturale. Con Prandelli non c'è alcun problema, anzi mi conosce bene. Devo essere onesto nel riconoscere che quando ero alla Fiorentina con lui non sempre mi sono espresso benissimo. Ma sono migliorato anche grazie a Prandelli"