NAPOLI - Benvenuti alla sfida sudamericana. Una cena prelibata a base di talento puro. Colpi di classe, genio e spettacolo assicurato. La nuova generazione di fenomeni argentina e uruguagia si affronteranno stasera al San Paolo per una sfida che promette scintille ed emozioni. Soprattutto nello splendido scenario di Fuorigrotta dove le belle giocate sono sempre apprezzate e sottolineate con applausi. Napoli-Palermo è tutta qui. Una miscellanea di ingredienti che non deluderà le attese. Di fronte la meglio gioventù sudamericana. Il rammarico più grande per i tifosi azzurri è Javier Pastore, El Flaco. Il magro, il miglior trequartista in circolazione in Europa e forse non solo. Argentino di soli 21 anni, è giunto a Palermo nel 2009 dopo un ottimo campionato nell'Huracan, che lo aveva fatto conoscere soprattutto in Sudamerica. Ci ha messo un po’ per ambientarsi, per poi esplodere tutta la sua classe sopraffina, fatta di dribbling, doppio passo e visione di gioco fuori dal comune. Sa anche tirare dalla distanza, e rifinisce come pochi al mondo.
E’ sicuramente il "tesoro" di Zamparini. Il suo prezzo è lievitato a dismisura e con meno di 30-40 milioni di euro il giocatore non potrà essere acquistato. Finora ha segnato 7 reti, due in meno di Cavani, con una tripletta (la prima in carriera) nel derby con il Catania. È stato il primo giocatore a riuscire a segnare tre gol nella storia di tale derby, ed il secondo straniero del Palermo a fare tripletta in un campionato di Serie A (l’altro era stato Cestmír Vycpálek il 23 ottobre 1949 in Palermo-Roma 3-0). Per il mese di dicembre 2010 è stato scelto per la copertina del mensile sportivo argentino El Gráfico. Insomma, altro che talento in erba, qui siamo di fronte a un campione. Gli fa da contraltare nel Napoli, il simbolo, Ezequiel Lavezzi. Con Pastore è legato da un ottimo rapporto di amicizia e ha condiviso molte esperienze con la maglia albiceleste. Il Pocho sembra rinato, è maturato e soprattutto sembra ormai assurto a ruolo di leader della squadra azzurra. Finora ha segnato quattro reti. Non ha un grande feeling con il gol .ma gli assist sono il suo pane e sa regalare gioie e tante ai tifosi azzurri. Per il suo modo di giocare, di non lesinare energie di impegnarsi sempre al massimo. E’ arrivato a Napoli nella stagione 2007- 2008, è al suo quinto anno con la maglia azzurra e questo è senza dubbio l’anno della sua consacrazione.
I tifosi possono sognare con questo Lavezzi che con Mazzarri sembra aver trovato lucidità e la posizione giusta in campo. Ha imparato anche a dosare meglio le energie. Tra gli argentini c’è anche Jose Ernesto Sosa, per il quale si attende il definitivo inserimento negli schemi azzurri. Ma la sfida contro il Palermo non è solo argentina, ma anche uruguagia. C’è Cavani, contro la sua ex squadra, un’emozione unica per il Matador reduce dalla tripletta in Europa League e con lo scettro di capocannoniere del campionato italiano al pari di Eto’o. Una forza della natura, che a 23 anni potrà dare ancora molto al Napoli e al calcio italiano. In totale El Matador ha segnato 20 gol stagionali: 9 in campionato, sei in Europa e 5 con la maglia della Nazionale.
Insomma De Laurentiis si starà fregando le mani per un giocatore pagato "solo" 16 milioni di euro e che ora ne vale il doppio. E di uruguagio c’è anche il suo compagno in Nazionale: Walter Gargano, perno del centrocampo azzurro. Tutto grinta e cuore: una pedina di cui Mazzarri si fida e non può rinunciare. Ha giocato sempre, il motorino instancabile azzurro, saltando una sola partita in campionato. Nel Palermo, c’è il connazionale Abel Hernandez, altro fenomeno della nuova generazione uruguagia. Non è al meglio della condizione, ma dovrebbe trovare posto in panchina. Rapido, con un controllo di palla eccezionale, l’attaccante dei rosanero è una vera spina nel fianco delle difese. Altro attaccante da tenere d’occhio è il cileno con passaporto italiano: Mauricio Pinilla.
E’ esploso nel Grosseto: 24 reti in altrettante partite e al Palermo rappresenta una valida alternativa ai titolari, che spesso ha relegato in panchina. In difesa altra sfida argentina: Hugo Campagnaro contro un altro Ezequiel: Munoz, 20 anni, prelevato dal Boca Juniors. Il Sudamerica la farà da padrone nella sfida di stasera, una sfida di estro e abilità che non lesinerà spettacolo e con una posta in palio niente male: il vertice della classifica.
di Napoli Magazine
06/04/2012 - 04:47
NAPOLI - Benvenuti alla sfida sudamericana. Una cena prelibata a base di talento puro. Colpi di classe, genio e spettacolo assicurato. La nuova generazione di fenomeni argentina e uruguagia si affronteranno stasera al San Paolo per una sfida che promette scintille ed emozioni. Soprattutto nello splendido scenario di Fuorigrotta dove le belle giocate sono sempre apprezzate e sottolineate con applausi. Napoli-Palermo è tutta qui. Una miscellanea di ingredienti che non deluderà le attese. Di fronte la meglio gioventù sudamericana. Il rammarico più grande per i tifosi azzurri è Javier Pastore, El Flaco. Il magro, il miglior trequartista in circolazione in Europa e forse non solo. Argentino di soli 21 anni, è giunto a Palermo nel 2009 dopo un ottimo campionato nell'Huracan, che lo aveva fatto conoscere soprattutto in Sudamerica. Ci ha messo un po’ per ambientarsi, per poi esplodere tutta la sua classe sopraffina, fatta di dribbling, doppio passo e visione di gioco fuori dal comune. Sa anche tirare dalla distanza, e rifinisce come pochi al mondo.
E’ sicuramente il "tesoro" di Zamparini. Il suo prezzo è lievitato a dismisura e con meno di 30-40 milioni di euro il giocatore non potrà essere acquistato. Finora ha segnato 7 reti, due in meno di Cavani, con una tripletta (la prima in carriera) nel derby con il Catania. È stato il primo giocatore a riuscire a segnare tre gol nella storia di tale derby, ed il secondo straniero del Palermo a fare tripletta in un campionato di Serie A (l’altro era stato Cestmír Vycpálek il 23 ottobre 1949 in Palermo-Roma 3-0). Per il mese di dicembre 2010 è stato scelto per la copertina del mensile sportivo argentino El Gráfico. Insomma, altro che talento in erba, qui siamo di fronte a un campione. Gli fa da contraltare nel Napoli, il simbolo, Ezequiel Lavezzi. Con Pastore è legato da un ottimo rapporto di amicizia e ha condiviso molte esperienze con la maglia albiceleste. Il Pocho sembra rinato, è maturato e soprattutto sembra ormai assurto a ruolo di leader della squadra azzurra. Finora ha segnato quattro reti. Non ha un grande feeling con il gol .ma gli assist sono il suo pane e sa regalare gioie e tante ai tifosi azzurri. Per il suo modo di giocare, di non lesinare energie di impegnarsi sempre al massimo. E’ arrivato a Napoli nella stagione 2007- 2008, è al suo quinto anno con la maglia azzurra e questo è senza dubbio l’anno della sua consacrazione.
I tifosi possono sognare con questo Lavezzi che con Mazzarri sembra aver trovato lucidità e la posizione giusta in campo. Ha imparato anche a dosare meglio le energie. Tra gli argentini c’è anche Jose Ernesto Sosa, per il quale si attende il definitivo inserimento negli schemi azzurri. Ma la sfida contro il Palermo non è solo argentina, ma anche uruguagia. C’è Cavani, contro la sua ex squadra, un’emozione unica per il Matador reduce dalla tripletta in Europa League e con lo scettro di capocannoniere del campionato italiano al pari di Eto’o. Una forza della natura, che a 23 anni potrà dare ancora molto al Napoli e al calcio italiano. In totale El Matador ha segnato 20 gol stagionali: 9 in campionato, sei in Europa e 5 con la maglia della Nazionale.
Insomma De Laurentiis si starà fregando le mani per un giocatore pagato "solo" 16 milioni di euro e che ora ne vale il doppio. E di uruguagio c’è anche il suo compagno in Nazionale: Walter Gargano, perno del centrocampo azzurro. Tutto grinta e cuore: una pedina di cui Mazzarri si fida e non può rinunciare. Ha giocato sempre, il motorino instancabile azzurro, saltando una sola partita in campionato. Nel Palermo, c’è il connazionale Abel Hernandez, altro fenomeno della nuova generazione uruguagia. Non è al meglio della condizione, ma dovrebbe trovare posto in panchina. Rapido, con un controllo di palla eccezionale, l’attaccante dei rosanero è una vera spina nel fianco delle difese. Altro attaccante da tenere d’occhio è il cileno con passaporto italiano: Mauricio Pinilla.
E’ esploso nel Grosseto: 24 reti in altrettante partite e al Palermo rappresenta una valida alternativa ai titolari, che spesso ha relegato in panchina. In difesa altra sfida argentina: Hugo Campagnaro contro un altro Ezequiel: Munoz, 20 anni, prelevato dal Boca Juniors. Il Sudamerica la farà da padrone nella sfida di stasera, una sfida di estro e abilità che non lesinerà spettacolo e con una posta in palio niente male: il vertice della classifica.