Ci siamo quasi. Non è scudetto, ma sarà festa lo stesso. O quantomeno una legittima soddisfazione. Un anno fa la Lazio faceva a pezzi il Napoli, umiliandolo al San Paolo (2-4 all’ultima di campionato) e spedendolo dal terzo al quinto posto senza troppi complimenti. Un anno dopo gli azzurri sono a un passo, anzi un passettino, dal secondo posto, che nella scorsa stagione fu un miraggio. In estate avrebbero firmato tutti per un piazzamento di questa entità. Stasera al San Paolo (ore 20,45) basterà battere il Frosinone (o fare comunque lo stesso risultato della Roma impegnata in trasferta con il Milan) per chiudere il campionato al secondo posto ed accedere direttamente ai gironi di Champions.
GLI AZZURRI SONO A 79 PUNTI, finire il campionato a 82 punti rappresenterebbe un record sul record, visti che mai ne erano stati totalizzati così tanti. Eppure la Juve è avanti di otto lunghezze (ovviamente manca una partita) e quindi sale il rammarico. Con una rivale “normale” gli azzurri avrebbero potuto farcela, anche con la falsa partenza dei due punti nelle prime tre partite e con qualche scivolone di troppo (il pari col Carpi e col Milan in casa, o le sconfitte con Bologna, Inter, Udinese). Peccato, ma va bene così. Perché se un anno fa il terzo posto (che vuol dire play off, quindi grande insidia per la Champions) sembrava essere un sogno, oggi diventa invece un incubo. Il Napoli, perdendo lo scontro diretto all’Olimpico contro i giallorossi, non è riuscito a chiudere il discorso per il piazzamento in anticipo. Bisognerà stringere i denti fino alla fine. Al San Paolo arriva il Frosinone, già matematicamente retrocesso e avversaria che non può rappresentare una vera insidia. Ma il Napoli deve rimanere concentrato, perché a volte il calcio sembra essere stato inventato proprio per serate del genere. Quelle delle sorprese incredibili. La Roma è a due punti, e giocherà alla morte in casa del Milan. Se Spalletti dovesse vincere e il Napoli no sarebbe la fine. Arrivare a pari punti coi giallorossi equivale a finire terzi per via degli scontri diretti. Uno scenario che avrebbe del fallimentare e che Sarri vuole evitare.
FORSE IN ESTATE qualcuno avrebbe firmato pure per il terzo posto, ma nel frattempo di cose ne sono successe. La squadra ha espresso un grande calcio, Higuain ha segnato 35 gol in stagione e il Napoli ha vinto il titolo d’inverno, rimanendo per molte settimane in vetta alla classifica. Ecco perché bisogna cementare quanto di buono è stato fatto vincendo questa sera, senza neanche pensare a cosa farà la Roma. E poi finalmente sarà tempo di vacanze per i giocatori, mentre i tifosi potranno festeggiare. Certo, non ha senso fare paragoni con uno scudetto, ma il San Paolo questa sera sarà gremito come non mai. La società ha messo prezzi non altissimi per favorire l’affluenza, e l’obiettivo è stato raggiunto. Non si trova più un biglietto, tutti vogliono partecipare all’epilogo di un campionato che, soprattutto in casa, è stato esaltante. Azzurri mai sconfitti, ma soltanto frenati da tre pareggi. E poi saranno tutti con Higuain, che è a caccia della prima tripletta in stagione (sembra strano ma gli manca) con la quale diventerebbe il miglior cannoniere della storia nel campionato italiano di Serie A. Insomma, non è scudetto, ma questa sera si può fare la storia.
di Napoli Magazine
14/05/2016 - 12:40
Ci siamo quasi. Non è scudetto, ma sarà festa lo stesso. O quantomeno una legittima soddisfazione. Un anno fa la Lazio faceva a pezzi il Napoli, umiliandolo al San Paolo (2-4 all’ultima di campionato) e spedendolo dal terzo al quinto posto senza troppi complimenti. Un anno dopo gli azzurri sono a un passo, anzi un passettino, dal secondo posto, che nella scorsa stagione fu un miraggio. In estate avrebbero firmato tutti per un piazzamento di questa entità. Stasera al San Paolo (ore 20,45) basterà battere il Frosinone (o fare comunque lo stesso risultato della Roma impegnata in trasferta con il Milan) per chiudere il campionato al secondo posto ed accedere direttamente ai gironi di Champions.
GLI AZZURRI SONO A 79 PUNTI, finire il campionato a 82 punti rappresenterebbe un record sul record, visti che mai ne erano stati totalizzati così tanti. Eppure la Juve è avanti di otto lunghezze (ovviamente manca una partita) e quindi sale il rammarico. Con una rivale “normale” gli azzurri avrebbero potuto farcela, anche con la falsa partenza dei due punti nelle prime tre partite e con qualche scivolone di troppo (il pari col Carpi e col Milan in casa, o le sconfitte con Bologna, Inter, Udinese). Peccato, ma va bene così. Perché se un anno fa il terzo posto (che vuol dire play off, quindi grande insidia per la Champions) sembrava essere un sogno, oggi diventa invece un incubo. Il Napoli, perdendo lo scontro diretto all’Olimpico contro i giallorossi, non è riuscito a chiudere il discorso per il piazzamento in anticipo. Bisognerà stringere i denti fino alla fine. Al San Paolo arriva il Frosinone, già matematicamente retrocesso e avversaria che non può rappresentare una vera insidia. Ma il Napoli deve rimanere concentrato, perché a volte il calcio sembra essere stato inventato proprio per serate del genere. Quelle delle sorprese incredibili. La Roma è a due punti, e giocherà alla morte in casa del Milan. Se Spalletti dovesse vincere e il Napoli no sarebbe la fine. Arrivare a pari punti coi giallorossi equivale a finire terzi per via degli scontri diretti. Uno scenario che avrebbe del fallimentare e che Sarri vuole evitare.
FORSE IN ESTATE qualcuno avrebbe firmato pure per il terzo posto, ma nel frattempo di cose ne sono successe. La squadra ha espresso un grande calcio, Higuain ha segnato 35 gol in stagione e il Napoli ha vinto il titolo d’inverno, rimanendo per molte settimane in vetta alla classifica. Ecco perché bisogna cementare quanto di buono è stato fatto vincendo questa sera, senza neanche pensare a cosa farà la Roma. E poi finalmente sarà tempo di vacanze per i giocatori, mentre i tifosi potranno festeggiare. Certo, non ha senso fare paragoni con uno scudetto, ma il San Paolo questa sera sarà gremito come non mai. La società ha messo prezzi non altissimi per favorire l’affluenza, e l’obiettivo è stato raggiunto. Non si trova più un biglietto, tutti vogliono partecipare all’epilogo di un campionato che, soprattutto in casa, è stato esaltante. Azzurri mai sconfitti, ma soltanto frenati da tre pareggi. E poi saranno tutti con Higuain, che è a caccia della prima tripletta in stagione (sembra strano ma gli manca) con la quale diventerebbe il miglior cannoniere della storia nel campionato italiano di Serie A. Insomma, non è scudetto, ma questa sera si può fare la storia.