Secondo Il Corriere dello Sport, il gol di Piotr Zielinski, centrocampista del Napoli, al Mondiale, ha certificato l'idea rivoluzionaria avviata da Aurelio De Laurentiis, presidente azzurro, nel 2004: "Piotr Zielinski - chi se non lui? - ha posato la prima pietra nelle statistiche di Qatar 2022 e il fiocco azzurro adagiato sull’usci degli ottavi, che la Polonia intravede, certifica la consistenza di quell’Idea rivoluzionaria che Adl ha avviato in epoca non sospetta, nel 2004, che ha resistito all’usura e alle tentazioni, che sfugge all’omologazione, che s’abbevera alle competenze del proprio management e alla capacità di un allenatore di far evolvere il materiale umano a disposizione. Il Napoli non smette di accomodarsi in Champions o in Europa League dal 2010, ha sfiorato lo scudetto in varie circostanze, qualcosina ha pure vinto, e non sono trofei figlio di un Dio minore, ha saputo ergersi a modello economico-finanziario attraverso la saggezza d’una filosofia che sta lì, ha vacillato come chiunque durante il Covid ma poi è stat o ritrascinato nella sua “ normalità ” (ma si dovrebbe dire eccezionalità, visti i contenuti) con scelte coraggiose, più uniche che rare in un universo inchiodato ad antichissimi schemi. Zielinski, molto più d’un goleador neanche tanto occasionale come racconta la sua stessa storia, è l’eco d’una voce che rappresenta il cambiamento: e c’è un Mondiale che guarda".
di Napoli Magazine
27/11/2022 - 09:08
Secondo Il Corriere dello Sport, il gol di Piotr Zielinski, centrocampista del Napoli, al Mondiale, ha certificato l'idea rivoluzionaria avviata da Aurelio De Laurentiis, presidente azzurro, nel 2004: "Piotr Zielinski - chi se non lui? - ha posato la prima pietra nelle statistiche di Qatar 2022 e il fiocco azzurro adagiato sull’usci degli ottavi, che la Polonia intravede, certifica la consistenza di quell’Idea rivoluzionaria che Adl ha avviato in epoca non sospetta, nel 2004, che ha resistito all’usura e alle tentazioni, che sfugge all’omologazione, che s’abbevera alle competenze del proprio management e alla capacità di un allenatore di far evolvere il materiale umano a disposizione. Il Napoli non smette di accomodarsi in Champions o in Europa League dal 2010, ha sfiorato lo scudetto in varie circostanze, qualcosina ha pure vinto, e non sono trofei figlio di un Dio minore, ha saputo ergersi a modello economico-finanziario attraverso la saggezza d’una filosofia che sta lì, ha vacillato come chiunque durante il Covid ma poi è stat o ritrascinato nella sua “ normalità ” (ma si dovrebbe dire eccezionalità, visti i contenuti) con scelte coraggiose, più uniche che rare in un universo inchiodato ad antichissimi schemi. Zielinski, molto più d’un goleador neanche tanto occasionale come racconta la sua stessa storia, è l’eco d’una voce che rappresenta il cambiamento: e c’è un Mondiale che guarda".