Il Corriere dello Sport ha commentato la vittoria del Napoli contro il Milan a San Siro: "Si scrive scudetto, però non si dice: però come spiegarglielo a quei cinquemila che cantano alla luna e, persi nella felicità più composta, pensano che la notte sia fatta per sognare. Si riscrive scudetto e si può forse appena-appena sussurrare che - chissà, lo diranno gli dei - il 2-1 del Napoli a San Siro, contro il Milan campione d’Italia, è la fotografia di una vita nuova, d’una dimensione inedita. Il Napoli vince una partita che il Milan non merita di perdere, ma la conquista con una autorevolezza e un senso del sacrificio che l’aiuta a proiettarsi in un orizzonte scintillante, sapendo di avere un (grande) portiere ch’è uscito dal mercato con le ossa ammaccate e il talento intatto ma di potersi anche gustare le certezze di Mario Rui e di Lobotka, le finte un po' “scugnizze” e assai “assassine” di Kvaratskhelia e un Simeone che se ne sta disteso ancora a dondolare nelle tenebre dopo aver messo la ceralacca sulla sfida".
di Napoli Magazine
19/09/2022 - 08:07
Il Corriere dello Sport ha commentato la vittoria del Napoli contro il Milan a San Siro: "Si scrive scudetto, però non si dice: però come spiegarglielo a quei cinquemila che cantano alla luna e, persi nella felicità più composta, pensano che la notte sia fatta per sognare. Si riscrive scudetto e si può forse appena-appena sussurrare che - chissà, lo diranno gli dei - il 2-1 del Napoli a San Siro, contro il Milan campione d’Italia, è la fotografia di una vita nuova, d’una dimensione inedita. Il Napoli vince una partita che il Milan non merita di perdere, ma la conquista con una autorevolezza e un senso del sacrificio che l’aiuta a proiettarsi in un orizzonte scintillante, sapendo di avere un (grande) portiere ch’è uscito dal mercato con le ossa ammaccate e il talento intatto ma di potersi anche gustare le certezze di Mario Rui e di Lobotka, le finte un po' “scugnizze” e assai “assassine” di Kvaratskhelia e un Simeone che se ne sta disteso ancora a dondolare nelle tenebre dopo aver messo la ceralacca sulla sfida".