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CDS - Milan-Napoli, grande prova di forza e di sacrificio degli azzurri che riescono a vincerla
19.09.2022 08:07 di Napoli Magazine
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Il Corriere dello Sport ha commentato la vittoria del Napoli contro il Milan a San Siro: "Si scrive scudetto, però non si dice: però come spiegarglielo a quei cinquemila che cantano alla luna e, persi nella felicità più composta, pensano che la notte sia fatta per sognare. Si riscrive scudetto e si può forse appena-appena sussurrare che - chissà, lo diranno gli dei - il 2-1 del Napoli a San Siro, contro il Milan campione d’Italia, è la fotografia di una vita nuova, d’una dimensione inedita. Il Napoli vince una partita che il Milan non merita di perdere, ma la conquista con una autorevolezza e un senso del sacrificio che l’aiuta a proiettarsi in un orizzonte scintillante, sapendo di avere un (grande) portiere ch’è uscito dal mercato con le ossa ammaccate e il talento intatto ma di potersi anche gustare le certezze di Mario Rui e di Lobotka, le finte un po' “scugnizze” e assai “assassine” di Kvaratskhelia e un Simeone che se ne sta disteso ancora a dondolare nelle tenebre dopo aver messo la ceralacca sulla sfida".

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CDS - Milan-Napoli, grande prova di forza e di sacrificio degli azzurri che riescono a vincerla

di Napoli Magazine

19/09/2022 - 08:07

Il Corriere dello Sport ha commentato la vittoria del Napoli contro il Milan a San Siro: "Si scrive scudetto, però non si dice: però come spiegarglielo a quei cinquemila che cantano alla luna e, persi nella felicità più composta, pensano che la notte sia fatta per sognare. Si riscrive scudetto e si può forse appena-appena sussurrare che - chissà, lo diranno gli dei - il 2-1 del Napoli a San Siro, contro il Milan campione d’Italia, è la fotografia di una vita nuova, d’una dimensione inedita. Il Napoli vince una partita che il Milan non merita di perdere, ma la conquista con una autorevolezza e un senso del sacrificio che l’aiuta a proiettarsi in un orizzonte scintillante, sapendo di avere un (grande) portiere ch’è uscito dal mercato con le ossa ammaccate e il talento intatto ma di potersi anche gustare le certezze di Mario Rui e di Lobotka, le finte un po' “scugnizze” e assai “assassine” di Kvaratskhelia e un Simeone che se ne sta disteso ancora a dondolare nelle tenebre dopo aver messo la ceralacca sulla sfida".