In Evidenza
CHAMPIONS LEAGUE - Juventus-Lione 2-1, non basta la doppietta di Cristiano Ronaldo, alle Final Eight di Lisbona ci vanno i francesi
07.08.2020 22:56 di Napoli Magazine Fonte: Sportmediaset

Alla Juve non basta il solito Ronaldo, doppietta per lui, per staccare il biglietto per Lisbona: alle Final Eight, infatti, ci va il Lione di Garcia, grazie al gol dopo 12 minuti di Depay, su contrastatissimo rigore. È finito praticamente ancora prima di cominciare il cammino europeo della Juventus. I ragazzi di Sarri non sono riusciti a rimontare sul campo lo 0-1 dell'andata lasciando al Lione di Rudi Garcia il pass per la Final Eight di Lisbona. Un 2-1 strano quello maturato all'Allianz Stadium, fortemente condizionato dalle decisioni arbitrali ma comunque specchio di una squadra che non ha saputo gettare il cuore oltre all'ostacolo, limitandosi a farsi trascinare dalle giocate di Cristiano Ronaldo. Questa volta la doppietta del fuoriclasse portoghese non ha cancellato i difetti dell'undici sarriano, anzi, ha evidenziato un vuoto attorno a sé preoccupante a prescindere dalla guida tecnica che è stata, è e chissà se sarà. Il più grosso punto interrogativo della vigilia, ovvero la condizione fisica tra due squadre reduci da mesi diametralmente opposti, sempre in campo la Juve e ai box il Lione, non ha avuto grosse risposte. Chi si aspettava un Lione attendista e a protezione del vantaggio dell'andata si è scontrato con un approccio coraggioso e propositivo del 3-5-2 di Garcia, vicini al gol al 9' con il gioiellino Aouar dal limite e avanti nel punteggio al 13' con un "cucchiaio" su rigore di Depay dopo un tocco giudicato falloso di Bernardeschi in area. Sotto di un gol è arrivata la necessaria reazione bianconera ma è proprio nei 75 minuti di tempo a disposizione per rimettere le cose a posto che qualcosa non è andato per il verso giusto. Il 4-3-3 di Sarri con Cuadrado terzino e Bernardeschi ala non ha prodotto l'assedio che tutti si sarebbero aspettati, ma uno sterile palleggio a metà campo che ha permesso al Lione di difendersi con ordine e senza troppa difficoltà. L'immagine simbolo della serata - e forse del post lockdown - è tutta nella magia di Bernardeschi al 19', capace di dribblare mezza squadra avversaria salvo farsi anticipare a un metro dalla porta sguarnita da Marcelo. Molle, come l'atteggiamento. Non è un caso che le due grosse chance per il pareggio siano poi arrivate con un calcio di punizione di Ronaldo parato da Lopes a mano aperta e con il penalty - anche questo diciamo dubbio - realizzato dal portoghese. Nella ripresa si è giocato in una sola metà campo, ma suonando il solito spartito prima e soprattutto dopo il bolide di sinistro di Cristiano Ronaldo per il vantaggio. A un solo gol dalla Final Eight la Juventus non ha saputo trovare il guizzo vincente, lo spunto diverso dal "diamo la palla a Cristiano e si vedrà" e i numeri sono impietosi: se CR7 ha realizzato sette reti nelle sei sfide a eliminazione diretta disputate in Champions coi bianconeri, è anche vero che la sua firma è l'unica nelle ultime due stagioni. Nessun altro ha saputo essere decisivo nei momenti chiave: non Higuain, apparso lontano parente del bomber che fu; nemmeno Dybala, entrato acciaccato ed uscito sventolando bandiera bianca dopo un quarto d'ora. E tantomeno un centrocampista confermando il limite stagionale - e strutturale - della Juventus di Sarri che comunque vada andrà ricostruita, riprogettata, ripensata.

ULTIMISSIME IN EVIDENZA
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
CHAMPIONS LEAGUE - Juventus-Lione 2-1, non basta la doppietta di Cristiano Ronaldo, alle Final Eight di Lisbona ci vanno i francesi

di Napoli Magazine

07/08/2024 - 22:56

Alla Juve non basta il solito Ronaldo, doppietta per lui, per staccare il biglietto per Lisbona: alle Final Eight, infatti, ci va il Lione di Garcia, grazie al gol dopo 12 minuti di Depay, su contrastatissimo rigore. È finito praticamente ancora prima di cominciare il cammino europeo della Juventus. I ragazzi di Sarri non sono riusciti a rimontare sul campo lo 0-1 dell'andata lasciando al Lione di Rudi Garcia il pass per la Final Eight di Lisbona. Un 2-1 strano quello maturato all'Allianz Stadium, fortemente condizionato dalle decisioni arbitrali ma comunque specchio di una squadra che non ha saputo gettare il cuore oltre all'ostacolo, limitandosi a farsi trascinare dalle giocate di Cristiano Ronaldo. Questa volta la doppietta del fuoriclasse portoghese non ha cancellato i difetti dell'undici sarriano, anzi, ha evidenziato un vuoto attorno a sé preoccupante a prescindere dalla guida tecnica che è stata, è e chissà se sarà. Il più grosso punto interrogativo della vigilia, ovvero la condizione fisica tra due squadre reduci da mesi diametralmente opposti, sempre in campo la Juve e ai box il Lione, non ha avuto grosse risposte. Chi si aspettava un Lione attendista e a protezione del vantaggio dell'andata si è scontrato con un approccio coraggioso e propositivo del 3-5-2 di Garcia, vicini al gol al 9' con il gioiellino Aouar dal limite e avanti nel punteggio al 13' con un "cucchiaio" su rigore di Depay dopo un tocco giudicato falloso di Bernardeschi in area. Sotto di un gol è arrivata la necessaria reazione bianconera ma è proprio nei 75 minuti di tempo a disposizione per rimettere le cose a posto che qualcosa non è andato per il verso giusto. Il 4-3-3 di Sarri con Cuadrado terzino e Bernardeschi ala non ha prodotto l'assedio che tutti si sarebbero aspettati, ma uno sterile palleggio a metà campo che ha permesso al Lione di difendersi con ordine e senza troppa difficoltà. L'immagine simbolo della serata - e forse del post lockdown - è tutta nella magia di Bernardeschi al 19', capace di dribblare mezza squadra avversaria salvo farsi anticipare a un metro dalla porta sguarnita da Marcelo. Molle, come l'atteggiamento. Non è un caso che le due grosse chance per il pareggio siano poi arrivate con un calcio di punizione di Ronaldo parato da Lopes a mano aperta e con il penalty - anche questo diciamo dubbio - realizzato dal portoghese. Nella ripresa si è giocato in una sola metà campo, ma suonando il solito spartito prima e soprattutto dopo il bolide di sinistro di Cristiano Ronaldo per il vantaggio. A un solo gol dalla Final Eight la Juventus non ha saputo trovare il guizzo vincente, lo spunto diverso dal "diamo la palla a Cristiano e si vedrà" e i numeri sono impietosi: se CR7 ha realizzato sette reti nelle sei sfide a eliminazione diretta disputate in Champions coi bianconeri, è anche vero che la sua firma è l'unica nelle ultime due stagioni. Nessun altro ha saputo essere decisivo nei momenti chiave: non Higuain, apparso lontano parente del bomber che fu; nemmeno Dybala, entrato acciaccato ed uscito sventolando bandiera bianca dopo un quarto d'ora. E tantomeno un centrocampista confermando il limite stagionale - e strutturale - della Juventus di Sarri che comunque vada andrà ricostruita, riprogettata, ripensata.

Fonte: Sportmediaset