"Il Napoli, probabilmente, è oggi la squadra più difficile da affrontare". E sul «probabilmente» potete anche tirare una riga rossa. Il Napoli è il risiko su cui fa pratica il Chievo, da ieri, a Veronello. Dove si ripuliscono le papille dal retrogusto amaro di Genova. E dov’è iniziata la settimana che scivola verso gli azzurri di Sarri, quarto posto a 15 punti (-3 dalla Fiorentina capolista, appena piegata) e miglior cera del momento tra i 20 volti della serie A. Parte il countdown al secondo vero big match stagionale, dopo l’Inter, sfidata (perdendo di misura) al quarto turno. E Rolly Maran ammette che arriva al Bentegodi una macchina da Formula 1. “È un Napoli pieno d’entusiasmo, per i risultati e perché ha trovato la quadratura giusta. Le loro prove recenti sono prove che convincono. Stanno molto bene. Riguardando le partite del Napoli ti rendi conto di quanto siano organizzati. Sanno cosa fare in campo, riescono a essere compatti, giocano molto corti, si muovono seguendo un criterio preciso, sia quando hanno palla sia quando non ce l’hanno. Ci vedi dietro la mano dell’allenatore, ci vedi lo spirito trasmesso da Sarri”. Maran contro Sarri, allora. Nei corridoi di A dicono che il primo sia destinato a fare il percorso del secondo: gavetta, provincia, grande squadra. Intanto il countdown è partito. E a Chievo-Napoli mancano giusto quattro giorni.