Prigionieri di una fede: è questo il motto del Club Napoli 1926 Eboli, inaugurato venerdi sera in via Salerno ad Eboli. Alla presentazione ufficiale erano presenti, oltre al giornalista Carlo Alvino, diverse centinaia di tifosi azzurri, tutti armati di sciarpe e cappelli del Napoli. Il Club nasce dalla volontà di 18 soci, tifosissimi del Napoli, che manifestarono l’intenzione di creare un luogo dove seguire la squadra del cuore, ma non solo, come specifica il fondatore Gaetano Naimoli: ”Il club ricorda una stanzetta degli anni ‘80, con poster e sciarpe; uno dei tanti luoghi dove noi giovani tifosi ci incontravamo per tifare ed ascoltare musica”. Il presidente del Club Napoli 1926 Eboli, Luigi Viscovo, sottolinea come: “Tutto ciò sia stato possibile grazie allo sforzo di tante persone, che hanno sacrificato tempo e denaro per arrivare all’apertura”. All’inaugurazione era presente anche il sindaco di Eboli, Massimo Cariello, armato di doppia sciarpa, azzurra e granata, lui è un grande tifoso del Toro. Le conclusioni sono spettate a Carlo Alvino, che ha salutato le centinaia di tifosi presenti con il suo motto “nun c’accire nisciuno”.
di Napoli Magazine
27/01/2018 - 15:09
Prigionieri di una fede: è questo il motto del Club Napoli 1926 Eboli, inaugurato venerdi sera in via Salerno ad Eboli. Alla presentazione ufficiale erano presenti, oltre al giornalista Carlo Alvino, diverse centinaia di tifosi azzurri, tutti armati di sciarpe e cappelli del Napoli. Il Club nasce dalla volontà di 18 soci, tifosissimi del Napoli, che manifestarono l’intenzione di creare un luogo dove seguire la squadra del cuore, ma non solo, come specifica il fondatore Gaetano Naimoli: ”Il club ricorda una stanzetta degli anni ‘80, con poster e sciarpe; uno dei tanti luoghi dove noi giovani tifosi ci incontravamo per tifare ed ascoltare musica”. Il presidente del Club Napoli 1926 Eboli, Luigi Viscovo, sottolinea come: “Tutto ciò sia stato possibile grazie allo sforzo di tante persone, che hanno sacrificato tempo e denaro per arrivare all’apertura”. All’inaugurazione era presente anche il sindaco di Eboli, Massimo Cariello, armato di doppia sciarpa, azzurra e granata, lui è un grande tifoso del Toro. Le conclusioni sono spettate a Carlo Alvino, che ha salutato le centinaia di tifosi presenti con il suo motto “nun c’accire nisciuno”.