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CTS - Il Prof. Braconaro: "Sono favorevole ai vaccini per i calciatori, non solo per la Serie A ma per tutti i professionisti"
02.03.2021 23:24 di Napoli Magazine

Il prof. Francesco Braconaro, membro del CTS, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, durante la trasmissione sportiva Radio Goal: "Vaccini ai calciatori? Sono favorevole a questa soluzione ma non solo per la Serie A ma per tutti i professionisti, parliamo di circa 3.500 atleti. Si porrebbe poi un problema etico e ci sarebbe una polemica infinita. Sarei però favorevole perché il calcio oltre ad essere un lavoro è uno spettacolo che riempie di gioia milioni di Italiani. Protocolli ancora validi? Credo che la questione sia in costante divenire, qui ci troviamo difronte a tre escalation dell’epidemia. Inoltre oggi ci sono le varianti e dobbiamo porre la massima attenzione. In Serie A non potevamo creare delle bolle come in NBA per motivi economici e gestionali, i protocolli sono ancora strumenti validi, hanno contribuito a far riprendere e a far continuare il calcio. Caso Como? Il Como aveva avuto un cluster ed ora c’è un caso di contagio di un calciatore che aveva avuto già il Covid, si sta accertando se si tratta di una variante. C’è una direttiva emanata il 31/1/21 che pone le ASL a una sorveglianza maggiore nei confronti delle varianti. Se non fosse un caso di variante inglese allora si potrà tornare a fare la quarantena soft. Caso Lazio-Torino? A Torino si è bloccato immediatamente il cluster con la decisione immediata dell’ASL che ha bloccato anche gli allenamenti per 7 giorni. Di fronte ad un evento di questo genere il Torino Calcio non poteva muoversi”.

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CTS - Il Prof. Braconaro: "Sono favorevole ai vaccini per i calciatori, non solo per la Serie A ma per tutti i professionisti"

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02/03/2024 - 23:24

Il prof. Francesco Braconaro, membro del CTS, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, durante la trasmissione sportiva Radio Goal: "Vaccini ai calciatori? Sono favorevole a questa soluzione ma non solo per la Serie A ma per tutti i professionisti, parliamo di circa 3.500 atleti. Si porrebbe poi un problema etico e ci sarebbe una polemica infinita. Sarei però favorevole perché il calcio oltre ad essere un lavoro è uno spettacolo che riempie di gioia milioni di Italiani. Protocolli ancora validi? Credo che la questione sia in costante divenire, qui ci troviamo difronte a tre escalation dell’epidemia. Inoltre oggi ci sono le varianti e dobbiamo porre la massima attenzione. In Serie A non potevamo creare delle bolle come in NBA per motivi economici e gestionali, i protocolli sono ancora strumenti validi, hanno contribuito a far riprendere e a far continuare il calcio. Caso Como? Il Como aveva avuto un cluster ed ora c’è un caso di contagio di un calciatore che aveva avuto già il Covid, si sta accertando se si tratta di una variante. C’è una direttiva emanata il 31/1/21 che pone le ASL a una sorveglianza maggiore nei confronti delle varianti. Se non fosse un caso di variante inglese allora si potrà tornare a fare la quarantena soft. Caso Lazio-Torino? A Torino si è bloccato immediatamente il cluster con la decisione immediata dell’ASL che ha bloccato anche gli allenamenti per 7 giorni. Di fronte ad un evento di questo genere il Torino Calcio non poteva muoversi”.