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CTS - Ciciliano: "Non più di 1000 persone allo stadio? La priorità è contenere i contagi"
21.09.2020 13:39 di Napoli Magazine

In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’ su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Fabio Ciciliano, dirigente medico della Polizia di Stato, esperto di medicina delle catastrofi con compiti di segreteria del CTS: “È necessario ricordare che una grossa concentrazione di pubblico rappresenta il più grave contesto di diffusione del virus. Mille persone allo Stadio Olimpico o allo stadio San Paolo sono un numero bastevole per un impianto del genere, ma in un impianto più piccolo è anche un numero eccessivo. Il DPCM attualmente in vigore, che scade il 7 ottobre, prevede la possibilità di accogliere spettatori in eventi all’aperto fino ad un massimo di mille persone. Il Governo e la FIGC hanno inteso di iniziare a rendere fruibile l’accesso allo stadio con questa modalità di organizzazione. Il discorso dei mille, non è soltanto legato alla posizione sugli spalti, ma anche all’arrivo ed all’uscita dello spettatore all’impianto sportivo. Al netto della disciplina sportiva, il calcio è un meccanisco economico che rappresenta la terza azienda in Italia per volume d’affari e siamo perfettamente consapevoli della sua importanza. È ovvio che tutti noi appassionati, vedendo gli spalti vuoti, ci pare sterile. È di tutta evidenza che per ora, la priorità è quello di contenere i contagi: non bisogna andare lontano, in Francia e Germania i numeri aumentano. La nostra preoccupazione riguarda la fruizione degli sport all’aperto, ma anche quelli al chiuso: nei palazzetti il rischio contagio potrebbe essere maggiore. L’orientamento della curva epidemiologica ci conduce ad una possibile maggiore apertura a metà ottobre. Grazie all’apertura delle scuole, gli edifici in sé ed i mezzi di trasporto saranno un esperimento utile per poter pensare ad una data. Da metà ottobre bisognerà prendere in considerazione l’indice epidemiologico del momento e capire, sia per gli impianti all’aperto che per quelli al chiuso. Tornare al San Paolo? A Napoli ci ho lasciato un pezzo di cuore, sicuramente ci tornerò quando le condizioni epidemiologiche lo permetteranno".

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21/09/2024 - 13:39

In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’ su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Fabio Ciciliano, dirigente medico della Polizia di Stato, esperto di medicina delle catastrofi con compiti di segreteria del CTS: “È necessario ricordare che una grossa concentrazione di pubblico rappresenta il più grave contesto di diffusione del virus. Mille persone allo Stadio Olimpico o allo stadio San Paolo sono un numero bastevole per un impianto del genere, ma in un impianto più piccolo è anche un numero eccessivo. Il DPCM attualmente in vigore, che scade il 7 ottobre, prevede la possibilità di accogliere spettatori in eventi all’aperto fino ad un massimo di mille persone. Il Governo e la FIGC hanno inteso di iniziare a rendere fruibile l’accesso allo stadio con questa modalità di organizzazione. Il discorso dei mille, non è soltanto legato alla posizione sugli spalti, ma anche all’arrivo ed all’uscita dello spettatore all’impianto sportivo. Al netto della disciplina sportiva, il calcio è un meccanisco economico che rappresenta la terza azienda in Italia per volume d’affari e siamo perfettamente consapevoli della sua importanza. È ovvio che tutti noi appassionati, vedendo gli spalti vuoti, ci pare sterile. È di tutta evidenza che per ora, la priorità è quello di contenere i contagi: non bisogna andare lontano, in Francia e Germania i numeri aumentano. La nostra preoccupazione riguarda la fruizione degli sport all’aperto, ma anche quelli al chiuso: nei palazzetti il rischio contagio potrebbe essere maggiore. L’orientamento della curva epidemiologica ci conduce ad una possibile maggiore apertura a metà ottobre. Grazie all’apertura delle scuole, gli edifici in sé ed i mezzi di trasporto saranno un esperimento utile per poter pensare ad una data. Da metà ottobre bisognerà prendere in considerazione l’indice epidemiologico del momento e capire, sia per gli impianti all’aperto che per quelli al chiuso. Tornare al San Paolo? A Napoli ci ho lasciato un pezzo di cuore, sicuramente ci tornerò quando le condizioni epidemiologiche lo permetteranno".