Il corpo agile di Maradona torna a correre sulla facciata di un palazzo di sei piani in via Emanuele De Deo, al civico 60. Al via il restauro del famoso murales realizzato nel 1990 ai Quartieri spagnoli per festeggiare il secondo scudetto del Napoli. La gigantografia del Pibe de oro, ritratto con la chioma azzurra in una posa da dribbling e con la storica maglia Mars, fu disegnata da un giovane residente, Mario Filardi, scomparso alcuni anni fa in Olanda. Eletta dalla gente e dai media icona della città e della squadra, l'immagine finita nei reportage di mezzo mondo è ormai sbiadita e riprenderà forma grazie all'artista falegname Salvatore Iodice, impegnato da tempo nella valorizzazione del territorio attraverso l'arte e l'artigianato.
Iodice ha raccolto mille euro in cinque mesi con l'aiuto dei residenti. Si sono fatti avanti professionisti e tifosi desiderosi di ridare un volto al Maradona che perse la faccia in seguito all'apertura di una finestra abusiva sulla facciata dell'edificio. Ognuno ha dato il contributo che ha potuto, dai 5 ai 200 euro. Alcuni commercianti hanno regalato o fornito la pittura necessaria a prezzi scontati. Ha sostenuto il progetto anche l'assessore alle Politiche giovanili Alessandra Clemente, che ha messo a disposizione un carrello elevatore per due giorni.
Iodice dovrà portare a termine l'impresa in 48 ore. Non sarà facile con gli occhi della città puntati addosso: è la prima volta che si trova ad affrontare il restauro di un murales di tali dimesioni e si tratta di un pezzo di storia. Ma l'artista è fiducioso: "Ci sono ancora le linee guida del disegno e ho recuperato le foto dell'epoca, le sto studiando da giorni. La ricostruzione del viso sarà più problematica ma sono pronto ad accettare consigli se necessario".
Per guadagnare tempo e ridare il volto a Maradona, Iodice ha installato nei giorni scorsi due ante bianche di legno sulla finestra abusiva aperta da chissà chi negli anni scorsi. D'accordo naturalmente la persona che attualmente abita l'appartamento: un tifoso del Napoli, neanche a dirlo. Durante l'installazione, l'artista si è accorto che sul murales c'è ancora il brillante di Swarovski applicato all'epoca da Filardi come orecchino di Maradona: "E' incredibile che in 30 anni non si sia staccato - prosegue Iodice - Sembra quasi un segno. Io non sono un ultras, nè un fedelissimo dello stadio. Tifo per la città e voglio rivalutare ogni punto del mio quartiere
attraverso l'arte e gli oggetti realizzati con materiale riciclato, dalle panchine costruite con le reti abbandonate ai cestini gettacarte. Basta poco".
Iodice intende recuperare altri murales della zona, come la mascotte del Napoli, Gennarì, disegnata dalle parti di largo Baracche. "Finalmente sono riuscito a coinvolgere le istituzioni. Spero che questo evento infonda fiducia nel movimento artistico che sta nascendo ai Quartieri spagnoli per il rilancio".
di Napoli Magazine
27/02/2016 - 11:34
Il corpo agile di Maradona torna a correre sulla facciata di un palazzo di sei piani in via Emanuele De Deo, al civico 60. Al via il restauro del famoso murales realizzato nel 1990 ai Quartieri spagnoli per festeggiare il secondo scudetto del Napoli. La gigantografia del Pibe de oro, ritratto con la chioma azzurra in una posa da dribbling e con la storica maglia Mars, fu disegnata da un giovane residente, Mario Filardi, scomparso alcuni anni fa in Olanda. Eletta dalla gente e dai media icona della città e della squadra, l'immagine finita nei reportage di mezzo mondo è ormai sbiadita e riprenderà forma grazie all'artista falegname Salvatore Iodice, impegnato da tempo nella valorizzazione del territorio attraverso l'arte e l'artigianato.
Iodice ha raccolto mille euro in cinque mesi con l'aiuto dei residenti. Si sono fatti avanti professionisti e tifosi desiderosi di ridare un volto al Maradona che perse la faccia in seguito all'apertura di una finestra abusiva sulla facciata dell'edificio. Ognuno ha dato il contributo che ha potuto, dai 5 ai 200 euro. Alcuni commercianti hanno regalato o fornito la pittura necessaria a prezzi scontati. Ha sostenuto il progetto anche l'assessore alle Politiche giovanili Alessandra Clemente, che ha messo a disposizione un carrello elevatore per due giorni.
Iodice dovrà portare a termine l'impresa in 48 ore. Non sarà facile con gli occhi della città puntati addosso: è la prima volta che si trova ad affrontare il restauro di un murales di tali dimesioni e si tratta di un pezzo di storia. Ma l'artista è fiducioso: "Ci sono ancora le linee guida del disegno e ho recuperato le foto dell'epoca, le sto studiando da giorni. La ricostruzione del viso sarà più problematica ma sono pronto ad accettare consigli se necessario".
Per guadagnare tempo e ridare il volto a Maradona, Iodice ha installato nei giorni scorsi due ante bianche di legno sulla finestra abusiva aperta da chissà chi negli anni scorsi. D'accordo naturalmente la persona che attualmente abita l'appartamento: un tifoso del Napoli, neanche a dirlo. Durante l'installazione, l'artista si è accorto che sul murales c'è ancora il brillante di Swarovski applicato all'epoca da Filardi come orecchino di Maradona: "E' incredibile che in 30 anni non si sia staccato - prosegue Iodice - Sembra quasi un segno. Io non sono un ultras, nè un fedelissimo dello stadio. Tifo per la città e voglio rivalutare ogni punto del mio quartiere
attraverso l'arte e gli oggetti realizzati con materiale riciclato, dalle panchine costruite con le reti abbandonate ai cestini gettacarte. Basta poco".
Iodice intende recuperare altri murales della zona, come la mascotte del Napoli, Gennarì, disegnata dalle parti di largo Baracche. "Finalmente sono riuscito a coinvolgere le istituzioni. Spero che questo evento infonda fiducia nel movimento artistico che sta nascendo ai Quartieri spagnoli per il rilancio".