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DA COVERCIANO - Ancelotti: "All'estero negli stadi è difficile essere insultati, in Italia possiamo migliorare molto, ora si possono sospendere le partite non solo per pioggia"
12.11.2018 14:18 di Napoli Magazine

L'allenatore azzurro Carlo Ancelotti al simposio tecnico della FIGC ‘Alleniamo il successo’ a Coverciano ha dichiarato: ‘Lavorare all’estero è difficile per la differenza linguistica, bisogna essere pronti perché l’aspetto umano/motivazionale, comunicare le proprie emozioni, è importantissimo tanto quanto quello tecnico. Noi siamo molto ascoltati quando parliamo di tattica, dall’estero dobbiamo però imparare l’educazione allo sport, purtroppo su questo aspetto siamo indietro. Nel calcio di oggi se il talento non è supportato dal collettivo non si fa la differenza. Il grande campione da solo fa meno la differenza rispetto al passato. La prima volta che sono stato in Inghilterra ho trovato un gruppo di lavoro diverso dal mio staff e le mie conoscenze si sono aperte. Ora il calcio si è globalizzato, ma all'estero sono più avanti nelle strutture e a livello culturale rispetto all'Italia che resta ancora indietro.  È difficile se non impossibile essere insultati in Inghilterra, mentre in Francia non c'è la passione che c'è in Spagna e in Italia. La gente non è così coinvolta e partecipe. In Spagna c'è una rivalità forte tra Barcellona e Real Madrid ma non la maleducazione che c'è negli stadi italiani. Ma le gare possono essere sospese per questo". Carlo Ancelotti, a Coverciano per la consegna della Panchina d'Oro 2017-2018, spinge per provvedimenti immediati commentando l'episodio di Josè Mourinho che, al termine di Juventus-Manchester United, ha reagito con un gesto provocatorio dicendo di essere stati insultato per 90'. "Adesso abbiamo un vantaggio, cioè che si possono sospendere le partite - dice Ancelotti -. Si è fermata per la pioggia e si possono fermare anche se si insulta, si può fare e penso che lo faremo. In Italia, a livello di cultura siamo indietro, si pensa ancora che una partita di calcio sia una battaglia, invece è un evento e la maleducazione non deve più entrare".

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12/11/2024 - 14:18

L'allenatore azzurro Carlo Ancelotti al simposio tecnico della FIGC ‘Alleniamo il successo’ a Coverciano ha dichiarato: ‘Lavorare all’estero è difficile per la differenza linguistica, bisogna essere pronti perché l’aspetto umano/motivazionale, comunicare le proprie emozioni, è importantissimo tanto quanto quello tecnico. Noi siamo molto ascoltati quando parliamo di tattica, dall’estero dobbiamo però imparare l’educazione allo sport, purtroppo su questo aspetto siamo indietro. Nel calcio di oggi se il talento non è supportato dal collettivo non si fa la differenza. Il grande campione da solo fa meno la differenza rispetto al passato. La prima volta che sono stato in Inghilterra ho trovato un gruppo di lavoro diverso dal mio staff e le mie conoscenze si sono aperte. Ora il calcio si è globalizzato, ma all'estero sono più avanti nelle strutture e a livello culturale rispetto all'Italia che resta ancora indietro.  È difficile se non impossibile essere insultati in Inghilterra, mentre in Francia non c'è la passione che c'è in Spagna e in Italia. La gente non è così coinvolta e partecipe. In Spagna c'è una rivalità forte tra Barcellona e Real Madrid ma non la maleducazione che c'è negli stadi italiani. Ma le gare possono essere sospese per questo". Carlo Ancelotti, a Coverciano per la consegna della Panchina d'Oro 2017-2018, spinge per provvedimenti immediati commentando l'episodio di Josè Mourinho che, al termine di Juventus-Manchester United, ha reagito con un gesto provocatorio dicendo di essere stati insultato per 90'. "Adesso abbiamo un vantaggio, cioè che si possono sospendere le partite - dice Ancelotti -. Si è fermata per la pioggia e si possono fermare anche se si insulta, si può fare e penso che lo faremo. In Italia, a livello di cultura siamo indietro, si pensa ancora che una partita di calcio sia una battaglia, invece è un evento e la maleducazione non deve più entrare".