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DALL’ARGENTINA - Carlo Ferrara: "Ho avuto la fortuna di portare la maglietta del Napoli al feretro di Maradona, un gesto per i napoletani"
02.12.2020 16:56 di Napoli Magazine

Carlo Ferrara, colui che ha portato la maglia del Napoli sul feretro di Diego Armando Maradona, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la trasmissione sportiva Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": “Ho avuto la fortuna di poter portare la maglietta del Napoli al feretro di Diego. C’erano molte maglie lasciate dai tifosi argentini. Non era una maglia dei tempi di Diego, ma recente. Era una maglia alla quale ero molto affezionato e aveva un valore sentimentale. Ho voluto lasciarla per Diego. E’ stato un gesto che ho voluto fare per tutti i napoletani. Ho fatto tante pazzie per il Napoli negli anni. Ho avuto la fortuna che papà è stato tifosissimo e mi ha fatto fare tante trasferte da bambino. Ho fatto anche Pechino-Londra, Londra-Pechino in 48 ore per vedere le partite del Napoli contro il Chelsea. Io vivo a Buenos Aires ma sono un giramondo. Sono napoletano ma ho vissuto in Cina, in Colombia, in Argentina. Sono un economista ambientale. Il lavoro consiste nel creare lo sviluppo ambientale nel mondo. Ora siamo in telelavoro. Sentivo quanto Maradona venisse soffocato dal tantissimo amore. Io la notte sono arrivato nella piazza Rosada. Sono andato agli stadi Dell’Argentinos Jr e alla Bombonera, poi da lì sono andato alla casa Rosada. Io sono andato in bici alla casa Rosada, pedalavo e piangevo. Non ho vergogna di dirlo. Non riuscivo a pensare alla mortalità di Diego. Buenos Aires è in lutto. C’è una tristezza enorme che pervade tutto il Paese. Da giorni la città è in un silenzio surreale. Tutti con gli occhi gonfi e incredulità”.

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02/12/2024 - 16:56

Carlo Ferrara, colui che ha portato la maglia del Napoli sul feretro di Diego Armando Maradona, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la trasmissione sportiva Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": “Ho avuto la fortuna di poter portare la maglietta del Napoli al feretro di Diego. C’erano molte maglie lasciate dai tifosi argentini. Non era una maglia dei tempi di Diego, ma recente. Era una maglia alla quale ero molto affezionato e aveva un valore sentimentale. Ho voluto lasciarla per Diego. E’ stato un gesto che ho voluto fare per tutti i napoletani. Ho fatto tante pazzie per il Napoli negli anni. Ho avuto la fortuna che papà è stato tifosissimo e mi ha fatto fare tante trasferte da bambino. Ho fatto anche Pechino-Londra, Londra-Pechino in 48 ore per vedere le partite del Napoli contro il Chelsea. Io vivo a Buenos Aires ma sono un giramondo. Sono napoletano ma ho vissuto in Cina, in Colombia, in Argentina. Sono un economista ambientale. Il lavoro consiste nel creare lo sviluppo ambientale nel mondo. Ora siamo in telelavoro. Sentivo quanto Maradona venisse soffocato dal tantissimo amore. Io la notte sono arrivato nella piazza Rosada. Sono andato agli stadi Dell’Argentinos Jr e alla Bombonera, poi da lì sono andato alla casa Rosada. Io sono andato in bici alla casa Rosada, pedalavo e piangevo. Non ho vergogna di dirlo. Non riuscivo a pensare alla mortalità di Diego. Buenos Aires è in lutto. C’è una tristezza enorme che pervade tutto il Paese. Da giorni la città è in un silenzio surreale. Tutti con gli occhi gonfi e incredulità”.