Lo hanno visto tutti. Dries Mertens che mercoledì sera si toccava il flessore della coscia destra. Più volte, così come lo stretching fatto in campo. Qualcuno si è preoccupato, anche perché talvolta la corsa dell’attaccante azzurro non sembrava più così fluida, ma anche perché in certi momenti della gara l’azzurro sembrava gestirsi per risparmiare le forze.
UN RISENTIMENTO ALLA GAMBA, niente di grave. Un sensazione o poco più. Semmai un leggero fastidio. Niente che ha impedito al numero 14 di giocare: gli occhi dei medici del Napoli erano solo su di lui. Mertens come una mummia egizia, che si sgretola solo a guardarla. La premura è massima, per questo non c’è stata preoccupazione. Il belga ha giocato tutta la partita, dando la sensazione di tornare a spingere nell’ultima parte di gara. Però ieri, alla ripresa degli allenamenti, c’era ancora qualcosa che non andava. Un leggero risentimento, qualcosa da associare sicuramente alle tante partite e alla mancanza di spezzare questo ritmo così alto. Niente di preoccupante, ma c’è massima attenzione per il Chievo: a Verona si giocherà domenica, e già oggi Mertens dovrà dare segnali positivi. La situazione sarà monitorata con grande attenzione, ma lo staff dei medici si aspetta che il belga torni pimpante e al 100%. Chiaramente, anche se l’attenzione è massima, il rischio di un problema più serio c’è. Ma se insigne ha recuperato da una leggera contrattura in tre giorni, Mertens non avrebbe problemi a smaltire un lieve affaticamento, che nemmeno si può definire tale. Non c’è dolore, né particolare fastidio. Nemmeno quei pericolosi “pizzichii” che spesso sono un segnale allarmante. Soltanto una “sensazione” al flessore, il muscolo che probabilmente chiede un po’ di pausa, o quantomeno di abbassare i ritmi così intensi. Nessuno se lo può permettere, però. Né il giocatore, né tantomeno Maurizio Sarri. Che domenica vuole Dries nelle migliori condizioni, con la sua soluta brillantezza.
SARRI, PERÒ, LO VUOLE AL TOP. Mentre nella partita col Manchester City, soprattutto nella fase centrale della gara, il belga non correva più a pressare gli avversari. Si è gestito senza uscire dal campo, per fortuna, ma chiaramente la cautela è d’obbligo. Non ci sono ricambi e dietro di lui manca una prima punta. Milik è infortunato e quindi Mertens deve stringere i denti. La partita col Chievo, possibilmente con un gol, poi la sosta per le nazionali, che l’attaccante trascorrerà con il suo Belgio. Insomma, un riposo solo illusorio. Dovrebbe essere magnanimo il ct del Belgio e cercare di risparmiare Dries, che sta facendo i conti con una certa difficoltà ad avere sempre la stessa brillantezza. E con una partita dietro l’altra non potrebbe essere altrimenti.
di Napoli Magazine
03/11/2017 - 11:20
Lo hanno visto tutti. Dries Mertens che mercoledì sera si toccava il flessore della coscia destra. Più volte, così come lo stretching fatto in campo. Qualcuno si è preoccupato, anche perché talvolta la corsa dell’attaccante azzurro non sembrava più così fluida, ma anche perché in certi momenti della gara l’azzurro sembrava gestirsi per risparmiare le forze.
UN RISENTIMENTO ALLA GAMBA, niente di grave. Un sensazione o poco più. Semmai un leggero fastidio. Niente che ha impedito al numero 14 di giocare: gli occhi dei medici del Napoli erano solo su di lui. Mertens come una mummia egizia, che si sgretola solo a guardarla. La premura è massima, per questo non c’è stata preoccupazione. Il belga ha giocato tutta la partita, dando la sensazione di tornare a spingere nell’ultima parte di gara. Però ieri, alla ripresa degli allenamenti, c’era ancora qualcosa che non andava. Un leggero risentimento, qualcosa da associare sicuramente alle tante partite e alla mancanza di spezzare questo ritmo così alto. Niente di preoccupante, ma c’è massima attenzione per il Chievo: a Verona si giocherà domenica, e già oggi Mertens dovrà dare segnali positivi. La situazione sarà monitorata con grande attenzione, ma lo staff dei medici si aspetta che il belga torni pimpante e al 100%. Chiaramente, anche se l’attenzione è massima, il rischio di un problema più serio c’è. Ma se insigne ha recuperato da una leggera contrattura in tre giorni, Mertens non avrebbe problemi a smaltire un lieve affaticamento, che nemmeno si può definire tale. Non c’è dolore, né particolare fastidio. Nemmeno quei pericolosi “pizzichii” che spesso sono un segnale allarmante. Soltanto una “sensazione” al flessore, il muscolo che probabilmente chiede un po’ di pausa, o quantomeno di abbassare i ritmi così intensi. Nessuno se lo può permettere, però. Né il giocatore, né tantomeno Maurizio Sarri. Che domenica vuole Dries nelle migliori condizioni, con la sua soluta brillantezza.
SARRI, PERÒ, LO VUOLE AL TOP. Mentre nella partita col Manchester City, soprattutto nella fase centrale della gara, il belga non correva più a pressare gli avversari. Si è gestito senza uscire dal campo, per fortuna, ma chiaramente la cautela è d’obbligo. Non ci sono ricambi e dietro di lui manca una prima punta. Milik è infortunato e quindi Mertens deve stringere i denti. La partita col Chievo, possibilmente con un gol, poi la sosta per le nazionali, che l’attaccante trascorrerà con il suo Belgio. Insomma, un riposo solo illusorio. Dovrebbe essere magnanimo il ct del Belgio e cercare di risparmiare Dries, che sta facendo i conti con una certa difficoltà ad avere sempre la stessa brillantezza. E con una partita dietro l’altra non potrebbe essere altrimenti.