Roberto Corsetti, direttore del Centro Medico B&B di Imola, ha rilasciato un'intervista al Corriere della Sera a proposito del malore accusato da Eriksen nel match tra Danimarca e Finlandia: "Il primo compito dei colleghi di Copenaghen è stato monitorare il cuore dell'atleta. Ora si avvia la fase 2, quella più delicata: capire cosa l'ha scatenata. Eriksen è vivo per miracolo. Un miracolo reso possibile da un protocollo medico e organizzativo esemplare sul campo, dalla bravura del suo capitano Kjaer, che gli ha spostato la lingua per farlo respirare. Ma anche dalla risposta positiva del suo cuore a massaggio e defibrillazione: non sempre è così, purtroppo. La felicità non deve farci sottovalutare la gravità del fatto: Christian è un resuscitato. Le cardiopatie congenite più frequenti in grado di provocare aritmie così gravi sono la displasia aritmogena del ventricolo destro, la cardiomiopatia ipertrofica o la sindrome di Brugada".
di Napoli Magazine
15/06/2024 - 09:18
Roberto Corsetti, direttore del Centro Medico B&B di Imola, ha rilasciato un'intervista al Corriere della Sera a proposito del malore accusato da Eriksen nel match tra Danimarca e Finlandia: "Il primo compito dei colleghi di Copenaghen è stato monitorare il cuore dell'atleta. Ora si avvia la fase 2, quella più delicata: capire cosa l'ha scatenata. Eriksen è vivo per miracolo. Un miracolo reso possibile da un protocollo medico e organizzativo esemplare sul campo, dalla bravura del suo capitano Kjaer, che gli ha spostato la lingua per farlo respirare. Ma anche dalla risposta positiva del suo cuore a massaggio e defibrillazione: non sempre è così, purtroppo. La felicità non deve farci sottovalutare la gravità del fatto: Christian è un resuscitato. Le cardiopatie congenite più frequenti in grado di provocare aritmie così gravi sono la displasia aritmogena del ventricolo destro, la cardiomiopatia ipertrofica o la sindrome di Brugada".