La partita contro il Sassuolo deve rimanere un caso isolato. Ci sarà tempo di ripensare al campionato, già a partire da domenica prossima in casa con l'Udinese. Intanto c'è l'Europa League che incombe. Non è una scoperta, già durante la sfida del Mapei Stadium forse la mente di diversi interpreti in campo era rivolta al Salisburgo e questo non deve più accadere. Ma ora è arrivato il momento di rituffarsici. Si riparte dal 3-0 del San Paolo, che è un vantaggio abbastanza rassicurante ma non vuol dire qualificazione già conquistata. Alla Red Bull Arena il Napoli dovrà scendere in campo con un atteggiamento diverso, opposto rispetto a quello visto col Sassuolo, anche perché se c'è una cosa certa è che il Salisburgo approccerà alla partita con la testa di chi ha già perso.
MOTIVAZIONI. All'indomani del brutto pareggio di Reggio Emilia Carlo Ancelotti ha visto la squadra di buon mattino e l'ha guidata nella consueta seduta di scarico del day-after. Ovviamente ha guardato negli occhi i suoi calciatori e li ha caricati a mille, anche se non ce ne sarebbe stato bisogno. Il campionato è una cosa, l'Europa League un'altra. Un sogno prioritario. Gli azzurri lo sanno e qualche segnale l'ha mandato lo stesso tecnico di Reggiolo anche con la formazione schierata ieri l'altro, ricca di seconde linee e staffette annunciate. L'Europa League stimola di più, c'è poco da fare, è un segreto di Pulcinella che arrivare fino in fondo a questa competizione sia il principale obiettivo per questo finale di stagione. Le motivazioni, dunque, sono al massimo anche perché il mister teme davvero la clamorosa rimonta. "Basta una scintilla", ha assicurato l'allenatore del Salisburgo Marco Rose. Ma Ancelotti ha già l'estintore pronto a spegnere l'incendio.
FORMAZIONE. I segnali mandati con il Sassuolo sono chiari. Basta pensare al cambio all'intervallo tra Chiriches e Luperto, già preannunciato per testare entrambi in vista della sfida europea in cui saranno per forza di cose titolari. Con le squalifiche di Maksimovic e Koulibaly toccherà a loro, per la prima volta in tandem, con Hysaj e Mario Rui sulle fasce proprio come all'andata. Ancelotti ha pochi dubbi di formazione, ha fatto rifiatare alcuni dei perni della squadra e altri dei calciatori che più energie avevano speso. E ora rientreranno tutti: Callejon, Fabian, Zielinski, saranno fondamentali. Infine c'è il discorso attacco. Difficile immaginare che l'allenatore azzurro possa nuovamente escludere Insigne, sia per lo sfogo post-Sassuolo del capitano sia per la rete ritrovata che gli ha regalato nuova fiducia. Ed è impossibile - a Reggio Emilia s'è visto chiaro e tondo - fare a meno di Milik, indispensabile per buttare il pallone dentro. Fuori probabilmente resterà Mertens, opaco domenica scorsa. Ma, al di là degli interpreti, l'importante sarà scendere in campo con la testa giusta.
di Napoli Magazine
12/03/2019 - 11:17
La partita contro il Sassuolo deve rimanere un caso isolato. Ci sarà tempo di ripensare al campionato, già a partire da domenica prossima in casa con l'Udinese. Intanto c'è l'Europa League che incombe. Non è una scoperta, già durante la sfida del Mapei Stadium forse la mente di diversi interpreti in campo era rivolta al Salisburgo e questo non deve più accadere. Ma ora è arrivato il momento di rituffarsici. Si riparte dal 3-0 del San Paolo, che è un vantaggio abbastanza rassicurante ma non vuol dire qualificazione già conquistata. Alla Red Bull Arena il Napoli dovrà scendere in campo con un atteggiamento diverso, opposto rispetto a quello visto col Sassuolo, anche perché se c'è una cosa certa è che il Salisburgo approccerà alla partita con la testa di chi ha già perso.
MOTIVAZIONI. All'indomani del brutto pareggio di Reggio Emilia Carlo Ancelotti ha visto la squadra di buon mattino e l'ha guidata nella consueta seduta di scarico del day-after. Ovviamente ha guardato negli occhi i suoi calciatori e li ha caricati a mille, anche se non ce ne sarebbe stato bisogno. Il campionato è una cosa, l'Europa League un'altra. Un sogno prioritario. Gli azzurri lo sanno e qualche segnale l'ha mandato lo stesso tecnico di Reggiolo anche con la formazione schierata ieri l'altro, ricca di seconde linee e staffette annunciate. L'Europa League stimola di più, c'è poco da fare, è un segreto di Pulcinella che arrivare fino in fondo a questa competizione sia il principale obiettivo per questo finale di stagione. Le motivazioni, dunque, sono al massimo anche perché il mister teme davvero la clamorosa rimonta. "Basta una scintilla", ha assicurato l'allenatore del Salisburgo Marco Rose. Ma Ancelotti ha già l'estintore pronto a spegnere l'incendio.
FORMAZIONE. I segnali mandati con il Sassuolo sono chiari. Basta pensare al cambio all'intervallo tra Chiriches e Luperto, già preannunciato per testare entrambi in vista della sfida europea in cui saranno per forza di cose titolari. Con le squalifiche di Maksimovic e Koulibaly toccherà a loro, per la prima volta in tandem, con Hysaj e Mario Rui sulle fasce proprio come all'andata. Ancelotti ha pochi dubbi di formazione, ha fatto rifiatare alcuni dei perni della squadra e altri dei calciatori che più energie avevano speso. E ora rientreranno tutti: Callejon, Fabian, Zielinski, saranno fondamentali. Infine c'è il discorso attacco. Difficile immaginare che l'allenatore azzurro possa nuovamente escludere Insigne, sia per lo sfogo post-Sassuolo del capitano sia per la rete ritrovata che gli ha regalato nuova fiducia. Ed è impossibile - a Reggio Emilia s'è visto chiaro e tondo - fare a meno di Milik, indispensabile per buttare il pallone dentro. Fuori probabilmente resterà Mertens, opaco domenica scorsa. Ma, al di là degli interpreti, l'importante sarà scendere in campo con la testa giusta.