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FIGC - Della Frera spiega: "A porte chiuse e con tutti gli accorgimenti, si potrebbe giocare anche domani in Lombardia o in Piemonte"
27.05.2020 17:03 di Napoli Magazine

Walter Della Frera, membro AIC della Commissione Medica FIGC, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la trasmissione sportiva Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": “In caso di atleta covid-positivo tutta la squadra si dovrebbe fermare. Questo resta il nodo più importante. L’attuale DPCM parla di quarantena obbligatoria di 14 giorni per tutti quanti, non si fa esclusione per il calcio. Il nuovo protocollo, per la parte sanitaria, vede in vigore tutte le regole applicate per gli allenamenti. Noi prepareremo nuovi protocolli in base alla curva dei contagi e speriamo vengano validati test diagnostici che consentano di fare delle valutazioni rapide sulla possibile positività o negatività di un atleta. Terremmo ben presente questo argomento nei prossimi giorni ma fin quando sarà in vigore il DPCM la quarantena resta. Responsabilità dei medici sociali? Io penso che ci sia una bella responsabilità nei confronti dei medici. Credo che di fronte alla salute certe situazioni non debbano verificarsi. Non credo che si barerà o si mentirà su una questione del genere. C’è un decreto ministeriale a cui noi ci dobbiamo attenere. Mi sembra un po’ forte l’affermazione della radiazione dall’albo dei medici. Ognuno poi si assume le proprie responsabilità e fa le sue scelte. A porte chiuse e con tutti gli accorgimenti secondo me si potrebbe giocare anche domani in Lombardia o in Piemonte. Certo la paura resta ma credo che se consideriamo la curva dei contagi attuale e vengono rispettate le regole si può giocare anche in Piemonte e Lombardia”.

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FIGC - Della Frera spiega: "A porte chiuse e con tutti gli accorgimenti, si potrebbe giocare anche domani in Lombardia o in Piemonte"

di Napoli Magazine

27/05/2024 - 17:03

Walter Della Frera, membro AIC della Commissione Medica FIGC, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la trasmissione sportiva Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": “In caso di atleta covid-positivo tutta la squadra si dovrebbe fermare. Questo resta il nodo più importante. L’attuale DPCM parla di quarantena obbligatoria di 14 giorni per tutti quanti, non si fa esclusione per il calcio. Il nuovo protocollo, per la parte sanitaria, vede in vigore tutte le regole applicate per gli allenamenti. Noi prepareremo nuovi protocolli in base alla curva dei contagi e speriamo vengano validati test diagnostici che consentano di fare delle valutazioni rapide sulla possibile positività o negatività di un atleta. Terremmo ben presente questo argomento nei prossimi giorni ma fin quando sarà in vigore il DPCM la quarantena resta. Responsabilità dei medici sociali? Io penso che ci sia una bella responsabilità nei confronti dei medici. Credo che di fronte alla salute certe situazioni non debbano verificarsi. Non credo che si barerà o si mentirà su una questione del genere. C’è un decreto ministeriale a cui noi ci dobbiamo attenere. Mi sembra un po’ forte l’affermazione della radiazione dall’albo dei medici. Ognuno poi si assume le proprie responsabilità e fa le sue scelte. A porte chiuse e con tutti gli accorgimenti secondo me si potrebbe giocare anche domani in Lombardia o in Piemonte. Certo la paura resta ma credo che se consideriamo la curva dei contagi attuale e vengono rispettate le regole si può giocare anche in Piemonte e Lombardia”.