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FIORENTINA - Chiesa: "Valutazione da 75 milioni? Penso solo a fare bene, vorrei battere il Napoli, anche senza un mio gol"
09.02.2019 12:53 di Napoli Magazine

Federico Chiesa, attaccante della Fiorentina, ha rilasciato alcune dichiarazioni a SportWeek: "La valutazione da 75 milioni sulle mie spalle? Fa un certo effetto ma il segreto è che non me ne curo. Penso solo a fare bene e a migliorarmi. Il valore del cartellino non mi riguarda. Io come Antognoni? Non sono nessuno al suo cospetto. Ha lasciato un segno indelebile nel calcio italiano. Non so se potrò diventare una bandiera, penso che nel calcio di oggi sia complicato. Le offerte che arriveranno le valuterà la Fiorentina, io penso solo al Napoli. Mi basterebbe vincere contro di loro, anche senza segnare. Ronaldo? Ha il fuoco dentro, lo vedi da come prepara la gara. Infonde sicurezza ai compagni. Devo essere onesto: è il modello da seguire. La Coppa Italia? L'ultima volta l'abbiamo vinta nel 2001 con mio padre in campo, sarebbe bellissimo poterlo imitare. La Nazionale? Per anni i giovani talenti italiani non trovavano spazio, adesso non è più così ed è per questo che è giusto prendersi le proprie responsabilità: vincere con l'Italia è il massimo. La maglia azzurra è unica".

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FIORENTINA - Chiesa: "Valutazione da 75 milioni? Penso solo a fare bene, vorrei battere il Napoli, anche senza un mio gol"

di Napoli Magazine

09/02/2024 - 12:53

Federico Chiesa, attaccante della Fiorentina, ha rilasciato alcune dichiarazioni a SportWeek: "La valutazione da 75 milioni sulle mie spalle? Fa un certo effetto ma il segreto è che non me ne curo. Penso solo a fare bene e a migliorarmi. Il valore del cartellino non mi riguarda. Io come Antognoni? Non sono nessuno al suo cospetto. Ha lasciato un segno indelebile nel calcio italiano. Non so se potrò diventare una bandiera, penso che nel calcio di oggi sia complicato. Le offerte che arriveranno le valuterà la Fiorentina, io penso solo al Napoli. Mi basterebbe vincere contro di loro, anche senza segnare. Ronaldo? Ha il fuoco dentro, lo vedi da come prepara la gara. Infonde sicurezza ai compagni. Devo essere onesto: è il modello da seguire. La Coppa Italia? L'ultima volta l'abbiamo vinta nel 2001 con mio padre in campo, sarebbe bellissimo poterlo imitare. La Nazionale? Per anni i giovani talenti italiani non trovavano spazio, adesso non è più così ed è per questo che è giusto prendersi le proprie responsabilità: vincere con l'Italia è il massimo. La maglia azzurra è unica".