NAPOLI – Il Napoli volta subito pagina, dopo la sconfitta contro il Milan, e si rimette in carreggiata in campionato. Al Maradona, gli azzurri battono in rimonta il Genoa e restano in vetta alla classifica a quota 15 punti, con la Roma, prima della sosta delle Nazionali. Poca precisione nel primo tempo, con il Napoli che si fa sorprendere dal colpo di tacco di Ekhator. A rendere in salita la partita del Napoli, anche l’infortunio di Lobotka, che lascia il campo nella prima frazione di gioco. Nella ripresa, Conte dà la scossa alla squadra e lancia nella mischia De Bruyne e Spinazzola (ma perde Politano per infortunio): gli azzurri aumentano i giri e la ribaltano con Anguissa e Hojlund.
DOUBLE ZAMBO – Primo tempo sotto traccia, secondo tempo dominante: contro il Genoa si è vista una doppia versione di Andrè Frank Zambo Anguissa. Se nei primi 45’ non riesce ad essere ordinato nei duelli, nella ripresa riprende il suo strapotere fisico e si propone con più cattiveria. Come già visto in passato, nel momento di difficoltà si fa trovare al posto giusto al momento giusto e riprende il risultato con un colpo di testa. Partecipa, inoltre, attivamente anche alla rete del definitivo vantaggio di Hojlund.
UN’ALTRA GIOVINEZZA – Leonardo Spinazzola è la versione napoletana di Dominic Matei (protagonista del film di Francis Ford Coppola) e il fulmine che lo ha colpito porta il nome di Antonio Conte, che gli ha restituito un’altra giovinezza. Al momento, per rendimento, possiamo definire Spinazzola uno dei terzini più in forma del campionato, se non l’unico. Grande impatto il suo nel match contro il Genoa, mostrando un evidente cambio di passo rispetto ad Olivera: mette sotto pressione la difesa del Genoa e innesca l’azione che porta al gol di Anguissa. Un inizio di stagione imponente che gli riconsegna anche la maglia della Nazionale. Vedere questo Spinazzola è un piacere per chi ama questo sport, se si pensa allo sfortunato Europeo e i mesi difficili che ha dovuto affrontare. Spinazzola è il chiaro esempio del “se non ti arrendi, il bello torna sempre”.
HOUSTON, ABBIAMO UN (FALSO) PROBLEMA – Faccio fatica già a mettere “problema” e “Kevin De Bruyne” nella stessa frase, figuriamoci formulare un pensiero logico che possa giustificare tale ipotesi. Sei giornate di campionato e due di Champions e abbiamo un problema, anzi due se contiamo McTominay, o meglio tre, perché qualcuno aveva avanzato anche il nome di Hojlund. Contro il Genoa si è visto il Napoli senza De Bruyne e il Napoli con De Bruyne: la differenza mi sembra lampante ed evidente. Il Napoli cresce, minuto dopo minuto, attraverso le sue giocate di classe, rendendo la manovra più rapida ed imprevedibile ed è sempre più in crescita l’intesa con Hojlund. E’ il problema del Napoli, poi un disturbo, poi oscura McTominay e poi, e poi, e poi… il problema De Bruyne c’è, ma solo quando non gioca.
L’UOMO IN PIU’ – Al Manchester United qualcuno deve farsi più di una domanda sulla gestione dei calciatori: in poco tempo, Rasmus Hojlund è passato da meteora a fattore determinante per il Napoli. Da quando è arrivato in azzurro, il danese ha messo a segno 4 gol in sei partite e sta ripagando sul campo la fiducia che Conte gli ha riservato. Contro il Genoa ha giocato molto per la squadra, tra rifiniture per i compagni e lavoro spalle alla porta. Ha retto bene il duello con Mercandalli prima e Otoa poi: l’ammonizione ad entrambi certifica quanto sia complesso contenerlo nell’ultimo periodo. Entra nell’azione del gol di Anguissa, poi per impreziosire la sua prestazione, mette a segno il gol decisivo per la vittoria finale del Napoli, approfittando, con opportunismo, della respinta corta di Leali. Ha 22 anni (e questo comporta ampi margini di miglioramento), è forte, l’intesa con De Bruyne cresce partita dopo partita, fa gol, gioca per la squadra e va in profondità: ci sono tutti gli ingredienti per dire che il Napoli ha tra le mani l’attaccante del suo presente e del suo futuro. Se mantiene questo livello, sarà dura per Conte quando tornerà a disposizione Lukaku, senza dimenticare il lavoro di crescita che sta facendo Lucca.
Preziosa Lombardi
Napoli Magazine
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di Napoli Magazine
06/10/2025 - 17:51
NAPOLI – Il Napoli volta subito pagina, dopo la sconfitta contro il Milan, e si rimette in carreggiata in campionato. Al Maradona, gli azzurri battono in rimonta il Genoa e restano in vetta alla classifica a quota 15 punti, con la Roma, prima della sosta delle Nazionali. Poca precisione nel primo tempo, con il Napoli che si fa sorprendere dal colpo di tacco di Ekhator. A rendere in salita la partita del Napoli, anche l’infortunio di Lobotka, che lascia il campo nella prima frazione di gioco. Nella ripresa, Conte dà la scossa alla squadra e lancia nella mischia De Bruyne e Spinazzola (ma perde Politano per infortunio): gli azzurri aumentano i giri e la ribaltano con Anguissa e Hojlund.
DOUBLE ZAMBO – Primo tempo sotto traccia, secondo tempo dominante: contro il Genoa si è vista una doppia versione di Andrè Frank Zambo Anguissa. Se nei primi 45’ non riesce ad essere ordinato nei duelli, nella ripresa riprende il suo strapotere fisico e si propone con più cattiveria. Come già visto in passato, nel momento di difficoltà si fa trovare al posto giusto al momento giusto e riprende il risultato con un colpo di testa. Partecipa, inoltre, attivamente anche alla rete del definitivo vantaggio di Hojlund.
UN’ALTRA GIOVINEZZA – Leonardo Spinazzola è la versione napoletana di Dominic Matei (protagonista del film di Francis Ford Coppola) e il fulmine che lo ha colpito porta il nome di Antonio Conte, che gli ha restituito un’altra giovinezza. Al momento, per rendimento, possiamo definire Spinazzola uno dei terzini più in forma del campionato, se non l’unico. Grande impatto il suo nel match contro il Genoa, mostrando un evidente cambio di passo rispetto ad Olivera: mette sotto pressione la difesa del Genoa e innesca l’azione che porta al gol di Anguissa. Un inizio di stagione imponente che gli riconsegna anche la maglia della Nazionale. Vedere questo Spinazzola è un piacere per chi ama questo sport, se si pensa allo sfortunato Europeo e i mesi difficili che ha dovuto affrontare. Spinazzola è il chiaro esempio del “se non ti arrendi, il bello torna sempre”.
HOUSTON, ABBIAMO UN (FALSO) PROBLEMA – Faccio fatica già a mettere “problema” e “Kevin De Bruyne” nella stessa frase, figuriamoci formulare un pensiero logico che possa giustificare tale ipotesi. Sei giornate di campionato e due di Champions e abbiamo un problema, anzi due se contiamo McTominay, o meglio tre, perché qualcuno aveva avanzato anche il nome di Hojlund. Contro il Genoa si è visto il Napoli senza De Bruyne e il Napoli con De Bruyne: la differenza mi sembra lampante ed evidente. Il Napoli cresce, minuto dopo minuto, attraverso le sue giocate di classe, rendendo la manovra più rapida ed imprevedibile ed è sempre più in crescita l’intesa con Hojlund. E’ il problema del Napoli, poi un disturbo, poi oscura McTominay e poi, e poi, e poi… il problema De Bruyne c’è, ma solo quando non gioca.
L’UOMO IN PIU’ – Al Manchester United qualcuno deve farsi più di una domanda sulla gestione dei calciatori: in poco tempo, Rasmus Hojlund è passato da meteora a fattore determinante per il Napoli. Da quando è arrivato in azzurro, il danese ha messo a segno 4 gol in sei partite e sta ripagando sul campo la fiducia che Conte gli ha riservato. Contro il Genoa ha giocato molto per la squadra, tra rifiniture per i compagni e lavoro spalle alla porta. Ha retto bene il duello con Mercandalli prima e Otoa poi: l’ammonizione ad entrambi certifica quanto sia complesso contenerlo nell’ultimo periodo. Entra nell’azione del gol di Anguissa, poi per impreziosire la sua prestazione, mette a segno il gol decisivo per la vittoria finale del Napoli, approfittando, con opportunismo, della respinta corta di Leali. Ha 22 anni (e questo comporta ampi margini di miglioramento), è forte, l’intesa con De Bruyne cresce partita dopo partita, fa gol, gioca per la squadra e va in profondità: ci sono tutti gli ingredienti per dire che il Napoli ha tra le mani l’attaccante del suo presente e del suo futuro. Se mantiene questo livello, sarà dura per Conte quando tornerà a disposizione Lukaku, senza dimenticare il lavoro di crescita che sta facendo Lucca.
Preziosa Lombardi
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