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FOCUS NM – Napoli-Udinese: l’uomo in più è Victor Osimhen, senza dimenticare il gioiellino Piotr Zielinski e la rinascita di Eljif Elmas
13.11.2022 15:34 di Napoli Magazine
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NAPOLI - Il Napoli ottiene l’undicesima vittoria consecutiva in campionato, battendo 3-2 l’Udinese nell’ultimo match prima della sosta per il Mondiale e consolidando ulteriormente il primato in classifica. Nel primo tempo la squadra di Spalletti indirizza la gara con i gol di Osimhen e Zielinski. Nella ripresa, il gran gol di Elmas sembra dare la sentenza definitiva al risultato, ma, quando pare tutto tranquillo, arrivano come fulmini e saette i gol di Nestorovski e Samardzic. A dispetto di quanto ne dicano i più, questa sosta può fare solo che bene al Napoli, che avrà tempo di sistemare ulteriori dettagli, ricaricare le batterie per affrontare la seconda parte della stagione e di ritrovare anche gli infortunati Rrahmani e Kvaratskhelia. Nel match al Maradona spicca la prestazione di Victor Osimhen: il nigeriano sta vivendo davvero un momento magico e, soprattutto, dà il chiaro segnale di quanto il suo approccio alla squadra e alle partite sia completamente cambiato, rispetto alla scorsa stagione. Osimhen risulta ancora una volta decisivo: apre le marcature per gli azzurri con uno stacco imperioso (ormai il suo cavallo di battaglia) ed è provvidenziale sulla ripartenza che porta al gol di Zielinski. Nel corso della partita è una vera e propria mina vagante nella metà campo dell’Udinese, mettendo in risalto la sua forma smagliante. Luciano Spalletti è riuscito a plasmare anche l’atteggiamento del nigeriano: non ragiona più da singolo, ma da squadra e lo abbiamo constatato in più occasioni. Da bomber vero sarebbe un vero e proprio traguardo quello di vincere la classifica dei marcatori, ma non ci pensa due volte a lasciare al compagno il pallone per calciare il rigore. Segnali importanti che evidenziano quanto il lavoro di Spalletti sulla testa dei suoi calciatori sia evidente. Se da una parte Osimhen continua a mostrarsi così imperioso, Spalletti può sorridere anche davanti alla rinascita e alla crescita di due calciatori nel quale ha creduto fin dal primo istante: Piotr Zielinski e Eljif Elmas. Il centrocampista polacco, come ripetuto in più occasioni, sembra davvero aver lasciato alle spalle i momenti difficili e riesce costantemente a stare al passo della squadra. Si esalta nelle sue qualità e sforna una prestazione importante e impressionante: vince duelli, si sacrifica e, con la fantasia di un’artista affermato, piazza un gol capolavoro. Grande soddisfazione per l’allenatore azzurro sicuramente arriva dalla prestazione di Elmas: dopo Bergamo, il macedone è chiamato ancora una volta a sostituire il “Mago” Kvara e lui si fa trovare prontissimo: l’assist a Osimhen, un gol spettacolare e tante giocate da vero e proprio diamantino azzurro. Se prima sembrava un pò la voce fuori dal coro azzurro, Elmas, grazie alla fiducia illimitata del suo allenatore, è riuscito ad amalgamarsi alla squadra e, possiamo dire, che questi due match hanno sancito la sua rinascita. Guardando il percorso del Napoli dall’inizio della stagione fino ad oggi, la prima parola che viene in mente è “umiltà”: la troviamo nelle scuse di Kim, al termine del match, per gli errori commessi. La notiamo nell’atteggiamento di Alex Meret che, nonostante le grandi difficoltà passate, non si è fatto abbattere e nel silenzio e senza atteggiamenti fuori luogo, ha continuato a lavorare per conquistarsi la fiducia del suo allenatore. La troviamo nella squadra azzurra che, nonostante lo sbandamento nel finale con l’Udinese, non si fa troppo coinvolgere e distrarre dall’entusiasmo e continua determinata ad affrontare tutte le partite con lo stesso appiglio. Questo Napoli, però, non è solo umile, ma ha imparato anche quella che è la “cazzimma” e su questo aspetto a capo c’è proprio Luciano Spalletti: lui sa dove può arrivare la sua squadra, ma non lo dice, glissa che è una meraviglia su quello che potrebbe essere il sogno di tutti. Ora c’è la sosta, ma che ne dicano tutti su come possa tornare a gennaio, questo Napoli non ha proprio la minima voglia di fermarsi e, contro l’Udinese, ha ben capito che l’unico avversario del Napoli in questa stagione è il Napoli stesso.

 

Preziosa Lombardi

 

 
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13/11/2022 - 15:34

NAPOLI - Il Napoli ottiene l’undicesima vittoria consecutiva in campionato, battendo 3-2 l’Udinese nell’ultimo match prima della sosta per il Mondiale e consolidando ulteriormente il primato in classifica. Nel primo tempo la squadra di Spalletti indirizza la gara con i gol di Osimhen e Zielinski. Nella ripresa, il gran gol di Elmas sembra dare la sentenza definitiva al risultato, ma, quando pare tutto tranquillo, arrivano come fulmini e saette i gol di Nestorovski e Samardzic. A dispetto di quanto ne dicano i più, questa sosta può fare solo che bene al Napoli, che avrà tempo di sistemare ulteriori dettagli, ricaricare le batterie per affrontare la seconda parte della stagione e di ritrovare anche gli infortunati Rrahmani e Kvaratskhelia. Nel match al Maradona spicca la prestazione di Victor Osimhen: il nigeriano sta vivendo davvero un momento magico e, soprattutto, dà il chiaro segnale di quanto il suo approccio alla squadra e alle partite sia completamente cambiato, rispetto alla scorsa stagione. Osimhen risulta ancora una volta decisivo: apre le marcature per gli azzurri con uno stacco imperioso (ormai il suo cavallo di battaglia) ed è provvidenziale sulla ripartenza che porta al gol di Zielinski. Nel corso della partita è una vera e propria mina vagante nella metà campo dell’Udinese, mettendo in risalto la sua forma smagliante. Luciano Spalletti è riuscito a plasmare anche l’atteggiamento del nigeriano: non ragiona più da singolo, ma da squadra e lo abbiamo constatato in più occasioni. Da bomber vero sarebbe un vero e proprio traguardo quello di vincere la classifica dei marcatori, ma non ci pensa due volte a lasciare al compagno il pallone per calciare il rigore. Segnali importanti che evidenziano quanto il lavoro di Spalletti sulla testa dei suoi calciatori sia evidente. Se da una parte Osimhen continua a mostrarsi così imperioso, Spalletti può sorridere anche davanti alla rinascita e alla crescita di due calciatori nel quale ha creduto fin dal primo istante: Piotr Zielinski e Eljif Elmas. Il centrocampista polacco, come ripetuto in più occasioni, sembra davvero aver lasciato alle spalle i momenti difficili e riesce costantemente a stare al passo della squadra. Si esalta nelle sue qualità e sforna una prestazione importante e impressionante: vince duelli, si sacrifica e, con la fantasia di un’artista affermato, piazza un gol capolavoro. Grande soddisfazione per l’allenatore azzurro sicuramente arriva dalla prestazione di Elmas: dopo Bergamo, il macedone è chiamato ancora una volta a sostituire il “Mago” Kvara e lui si fa trovare prontissimo: l’assist a Osimhen, un gol spettacolare e tante giocate da vero e proprio diamantino azzurro. Se prima sembrava un pò la voce fuori dal coro azzurro, Elmas, grazie alla fiducia illimitata del suo allenatore, è riuscito ad amalgamarsi alla squadra e, possiamo dire, che questi due match hanno sancito la sua rinascita. Guardando il percorso del Napoli dall’inizio della stagione fino ad oggi, la prima parola che viene in mente è “umiltà”: la troviamo nelle scuse di Kim, al termine del match, per gli errori commessi. La notiamo nell’atteggiamento di Alex Meret che, nonostante le grandi difficoltà passate, non si è fatto abbattere e nel silenzio e senza atteggiamenti fuori luogo, ha continuato a lavorare per conquistarsi la fiducia del suo allenatore. La troviamo nella squadra azzurra che, nonostante lo sbandamento nel finale con l’Udinese, non si fa troppo coinvolgere e distrarre dall’entusiasmo e continua determinata ad affrontare tutte le partite con lo stesso appiglio. Questo Napoli, però, non è solo umile, ma ha imparato anche quella che è la “cazzimma” e su questo aspetto a capo c’è proprio Luciano Spalletti: lui sa dove può arrivare la sua squadra, ma non lo dice, glissa che è una meraviglia su quello che potrebbe essere il sogno di tutti. Ora c’è la sosta, ma che ne dicano tutti su come possa tornare a gennaio, questo Napoli non ha proprio la minima voglia di fermarsi e, contro l’Udinese, ha ben capito che l’unico avversario del Napoli in questa stagione è il Napoli stesso.

 

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