NAPOLI – Il Napoli si gioca subito l’unico jolly che ha a disposizione nella lotta scudetto, pareggiando 2-2 col Genoa al Maradona. Gli azzurri sbloccano il risultato con Lukaku su assist di McTominay, ma il Genoa pareggia i conti con l’autorete di Meret, propiziata da Ahanor. Nella ripresa, una bella giocata sempre di McTominay indirizza Raspadori in rete, portando nuovamente il Napoli avanti. A sei minuti dalla fine del match, il Genoa trova il definitivo pari con un colpo di testa di Vasquez. Ora l’Inter è a -1 e le prossime due partite saranno fondamentali per la vittoria dello Scudetto.
BIG-JACK: LE DUE FACCE DELLA CORSA SCUDETTO – La stagione del Napoli ha subito molte insidie, legate soprattutto agli infortuni di uomini importanti. Conte, però, è sempre stato abile a trovare la giusta soluzione per ovviare a determinate difficoltà e una di queste è sicuramente la coppia Lukaku-Raspadori. I due azzurri in campo dialogano alla perfezione e ancora una volta danno la certezza a Conte che questo tandem funziona e che potrebbe essere comunque determinante in queste due sfide cruciali per lo Scudetto. Entrambi in gol contro il Genoa, ma non è bastato per portare a casa la vittoria, di fronte a un Genoa che non aveva nulla da chiedere e niente da perdere.
CROCE E DELIZIA – Non solo il risultato, la partita contro il Genoa ha segnato ancora un altro intoppo per la squadra di Conte. Dopo pochi minuti Lobotka è costretto al cambio per un problema alla caviglia. Gilmour si è sempre mostrato all’altezza della situazione, ma l’assenza di Lobotka pesa nel momento in cui riesce nelle difficoltà a districarsi e portare calma alla squadra. Per la miglior difesa è una serata storta: se da una parte Rrahmani riesce a gestire con lucidità il suo compito, dall’altra Olivera sembra più insicuro, perdendosi, insieme a Billing, Vasquez sul gol del 2-2. Serata da dimenticare, invece, per Alex Meret con l’autorete in occasione del colpo di testa di Ahanor. Tutti dettagli che fanno la differenza e che Conte dovrà gestire con grande minuziosità, se il Napoli vuole ambire a vincere lo Scudetto.
L’UOMO IN PIU’ – In una partita in genere la scena la prende chi segna, ma in questo caso non si può fare a meno di notare quanto, ancora una volta, Scott McTominay sia fisicamente e tecnicamente dominante. Prima l’assist per Lukaku, poi la grande giocata che manda in rete Raspadori, ma non solo: nel corso della partita mette un grande lavoro in mezzo al campo, fatto di recuperi e di incursioni, realizzando almeno tre conclusioni pericolose. Ancora una volta si conferma l’uomo in più di questo Napoli, il vero ago della bilancia del gioco di Conte, colui che ha sette polmoni e una lucidità impressionante, mostrata con una straordinaria naturalezza. Trascina il Napoli e non perde mai la calma… quella calma che predica anche a fine partita, lanciando il messaggio che nulla è perduto. Un leader tecnico, ma anche caratteriale, che infonde fiducia a tutto l’ambiente. Perché si, se Scott dice calma, noi stiamo tutti calmi e non ci facciamo prendere dalla solita umoralità che porta in un attimo dall’estrema gioia all’infinita tristezza. L’ambiente è ormai maturo e sa che, insieme a McTominay, può fare la differenza in questo rovente finale di stagione.
Preziosa Lombardi
Napoli Magazine
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte www.napolimagazine.com
di Napoli Magazine
12/05/2025 - 20:06
NAPOLI – Il Napoli si gioca subito l’unico jolly che ha a disposizione nella lotta scudetto, pareggiando 2-2 col Genoa al Maradona. Gli azzurri sbloccano il risultato con Lukaku su assist di McTominay, ma il Genoa pareggia i conti con l’autorete di Meret, propiziata da Ahanor. Nella ripresa, una bella giocata sempre di McTominay indirizza Raspadori in rete, portando nuovamente il Napoli avanti. A sei minuti dalla fine del match, il Genoa trova il definitivo pari con un colpo di testa di Vasquez. Ora l’Inter è a -1 e le prossime due partite saranno fondamentali per la vittoria dello Scudetto.
BIG-JACK: LE DUE FACCE DELLA CORSA SCUDETTO – La stagione del Napoli ha subito molte insidie, legate soprattutto agli infortuni di uomini importanti. Conte, però, è sempre stato abile a trovare la giusta soluzione per ovviare a determinate difficoltà e una di queste è sicuramente la coppia Lukaku-Raspadori. I due azzurri in campo dialogano alla perfezione e ancora una volta danno la certezza a Conte che questo tandem funziona e che potrebbe essere comunque determinante in queste due sfide cruciali per lo Scudetto. Entrambi in gol contro il Genoa, ma non è bastato per portare a casa la vittoria, di fronte a un Genoa che non aveva nulla da chiedere e niente da perdere.
CROCE E DELIZIA – Non solo il risultato, la partita contro il Genoa ha segnato ancora un altro intoppo per la squadra di Conte. Dopo pochi minuti Lobotka è costretto al cambio per un problema alla caviglia. Gilmour si è sempre mostrato all’altezza della situazione, ma l’assenza di Lobotka pesa nel momento in cui riesce nelle difficoltà a districarsi e portare calma alla squadra. Per la miglior difesa è una serata storta: se da una parte Rrahmani riesce a gestire con lucidità il suo compito, dall’altra Olivera sembra più insicuro, perdendosi, insieme a Billing, Vasquez sul gol del 2-2. Serata da dimenticare, invece, per Alex Meret con l’autorete in occasione del colpo di testa di Ahanor. Tutti dettagli che fanno la differenza e che Conte dovrà gestire con grande minuziosità, se il Napoli vuole ambire a vincere lo Scudetto.
L’UOMO IN PIU’ – In una partita in genere la scena la prende chi segna, ma in questo caso non si può fare a meno di notare quanto, ancora una volta, Scott McTominay sia fisicamente e tecnicamente dominante. Prima l’assist per Lukaku, poi la grande giocata che manda in rete Raspadori, ma non solo: nel corso della partita mette un grande lavoro in mezzo al campo, fatto di recuperi e di incursioni, realizzando almeno tre conclusioni pericolose. Ancora una volta si conferma l’uomo in più di questo Napoli, il vero ago della bilancia del gioco di Conte, colui che ha sette polmoni e una lucidità impressionante, mostrata con una straordinaria naturalezza. Trascina il Napoli e non perde mai la calma… quella calma che predica anche a fine partita, lanciando il messaggio che nulla è perduto. Un leader tecnico, ma anche caratteriale, che infonde fiducia a tutto l’ambiente. Perché si, se Scott dice calma, noi stiamo tutti calmi e non ci facciamo prendere dalla solita umoralità che porta in un attimo dall’estrema gioia all’infinita tristezza. L’ambiente è ormai maturo e sa che, insieme a McTominay, può fare la differenza in questo rovente finale di stagione.
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