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FOCUS NM – Tennis, Us Open: ennesimo dominio di Novak Djokovic, il serbo batte Medvedev e conferma di essere ancora il più forte di tutti
12.09.2023 20:58 di Napoli Magazine

Novak Djokovic è come il vino, più invecchia e più sembra migliorare. Anche l’ultima edizione dello Us Open ha dimostrato quanto il tennista serbo sia ancora tanto distante rispetto ai concorrenti, grazie al suo ventiquattresimo slam, sempre più primatista in questa particolare statistica.

 

Il torneo di Djokovic

 

Un torneo giocato praticamente alla perfezione dal serbo, tornato numero uno al mondo superando Carlos Alcaraz, che lo aveva scavalcato e battuto in finale a Wimbledon, impedendogli la possibilità di fare il Grande Slam. Eccezion fatta per la gara dei sedicesimi di finale contro il connazionale Djere, in cui ha dovuto rimontare addirittura due set, il serbo non ha concesso un set a nessun altro dei suoi avversari, agevolato anche da un tabellone reso più semplice a causa delle eliminazioni precoci di Tsitsipas e Ruud, ma che lui ha saputo controllare con la stoffa del campione che lo contraddistingue da sempre. Staccati sempre di più Nadal e Federer dal punto di vista dei numeri.

 

Il torneo di Medvedev e Alcaraz

 

Carlos Alcaraz, attuale numero due al mondo e reduce da una vittoria a Wimbledon e da una sconfitta in tre set contro Djokovic all’ATP di Cincinnati, era sicuramente l’altro protagonista più atteso insieme proprio al serbo. Lo spagnolo non ha deluso le aspettative, arrivando in semifinale con un percorso quasi netto. Ad un passo dalla finale, però, si è imbattuto in un Daniil Medvedev che forse ha espresso il suo miglior gioco della sua carriera, legittimando la terza posizione nel ranking ATP. I due hanno dato vita ad una semifinale che si appresta a restare nella storia del tennis, con una delle partite più belle e divertenti degli ultimi anni, terminata 3-1 per il tennista russo. Gli ultimi due set hanno mostrato le immense qualità di entrambi i protagonisti, con colpi sempre più spettacolari. Il russo, dal suo punto di vista, ha dovuto affrontare sfide molto complicate, affrontando il connazionale Rublev e appunto Alcaraz, prima di capitolare in finale.

 

La finale

 

Dopo la performance di Medvedev contro Alcaraz, tutti ci saremmo aspettati una finale in cui Medvedev avrebbe dato filo da torcere a Djokovic, memori anche della vittoria del russo proprio contro il serbo nel 2021. Così, però, non è stato. Al netto di un secondo set giocato alla pari e vinto da Djokovic al tie-break grazie anche a qualche errore non forzato di troppo da parte di Medvedev, la gara è stata quasi sempre a senso unico, con il serbo che ha dominato sul russo in lungo e in largo, dimostrando ancora una volta la sua enorme superiorità, mentale, fisica e tecnica. La sensazione è che, come già visto dopo la finale di Cincinnati, la fine dell’era Djokovic sia ancora lontana e che, ad oggi, nonostante un Alcaraz dominante, non ci sia ancora nessuno in grado di poter contrastare la potenza di un tennista che sembra quasi essere un robot.

 

Fabio Prezioso

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte www.napolimagazine.com

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FOCUS NM – Tennis, Us Open: ennesimo dominio di Novak Djokovic, il serbo batte Medvedev e conferma di essere ancora il più forte di tutti

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12/09/2023 - 20:58

Novak Djokovic è come il vino, più invecchia e più sembra migliorare. Anche l’ultima edizione dello Us Open ha dimostrato quanto il tennista serbo sia ancora tanto distante rispetto ai concorrenti, grazie al suo ventiquattresimo slam, sempre più primatista in questa particolare statistica.

 

Il torneo di Djokovic

 

Un torneo giocato praticamente alla perfezione dal serbo, tornato numero uno al mondo superando Carlos Alcaraz, che lo aveva scavalcato e battuto in finale a Wimbledon, impedendogli la possibilità di fare il Grande Slam. Eccezion fatta per la gara dei sedicesimi di finale contro il connazionale Djere, in cui ha dovuto rimontare addirittura due set, il serbo non ha concesso un set a nessun altro dei suoi avversari, agevolato anche da un tabellone reso più semplice a causa delle eliminazioni precoci di Tsitsipas e Ruud, ma che lui ha saputo controllare con la stoffa del campione che lo contraddistingue da sempre. Staccati sempre di più Nadal e Federer dal punto di vista dei numeri.

 

Il torneo di Medvedev e Alcaraz

 

Carlos Alcaraz, attuale numero due al mondo e reduce da una vittoria a Wimbledon e da una sconfitta in tre set contro Djokovic all’ATP di Cincinnati, era sicuramente l’altro protagonista più atteso insieme proprio al serbo. Lo spagnolo non ha deluso le aspettative, arrivando in semifinale con un percorso quasi netto. Ad un passo dalla finale, però, si è imbattuto in un Daniil Medvedev che forse ha espresso il suo miglior gioco della sua carriera, legittimando la terza posizione nel ranking ATP. I due hanno dato vita ad una semifinale che si appresta a restare nella storia del tennis, con una delle partite più belle e divertenti degli ultimi anni, terminata 3-1 per il tennista russo. Gli ultimi due set hanno mostrato le immense qualità di entrambi i protagonisti, con colpi sempre più spettacolari. Il russo, dal suo punto di vista, ha dovuto affrontare sfide molto complicate, affrontando il connazionale Rublev e appunto Alcaraz, prima di capitolare in finale.

 

La finale

 

Dopo la performance di Medvedev contro Alcaraz, tutti ci saremmo aspettati una finale in cui Medvedev avrebbe dato filo da torcere a Djokovic, memori anche della vittoria del russo proprio contro il serbo nel 2021. Così, però, non è stato. Al netto di un secondo set giocato alla pari e vinto da Djokovic al tie-break grazie anche a qualche errore non forzato di troppo da parte di Medvedev, la gara è stata quasi sempre a senso unico, con il serbo che ha dominato sul russo in lungo e in largo, dimostrando ancora una volta la sua enorme superiorità, mentale, fisica e tecnica. La sensazione è che, come già visto dopo la finale di Cincinnati, la fine dell’era Djokovic sia ancora lontana e che, ad oggi, nonostante un Alcaraz dominante, non ci sia ancora nessuno in grado di poter contrastare la potenza di un tennista che sembra quasi essere un robot.

 

Fabio Prezioso

 

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