Milano – L’ex portiere della Juventus e della Fiorentina Neto, si è confessato aimicrofoni di Fox Sports (canale 204 di Sky) parlando della sua esperienza alla Juventus, di Buffon e degli anni a Firenze. L’intervista integrale all’interno dello speciale ‘Valencia, casa Italia’, a cura di Gianluigi Bagnulo e Giovanni Cintoli, andrà in onda domani alle 22.30 su Fox Sports (canale 204 di Sky) e in replica sabato 18 novembre alle 15.15 e domenica 19 novembre alle 11.30.
“Ho fatto due anni alla Juventus in cui non ero contento. Non ho sentito la fiducia e quello che facevo non era importante. Ho perso la voglia perché vedi che quello che fai non è importante. Alla Juve era così. E allora per questo ho deciso di andare in un posto in cui mi davano almeno la possibilità – ha detto Neto all’interno dello speciale ‘Valencia, casa Italia’, a cura di Gianluigi Bagnulo e Giovanni Cintoli che andrà in onda stasera alle 22.30 su Fox Sports (canale 204 di Sky) e in replica sabato 18 novembre alle 15.15 e domenica 19 novembre alle 11.30 - Alla Juventus sono rimasto 2 anni ad aspettare cose che non sono successe. Non pensavo di scavalcare Buffon ma pensavo a lavorare e fare il meglio dentro al campo e cercare di dimostrare che ero a disposizione e all’altezza di poter giocare titolare. Alla Juventus non era possibile la concorrenza e quindi non ero contento”.
Neto su Buffon: “Buffon è un riferimento che ti parla, ti insegna e che soprattutto insegna agli altri. E questa è una cosa che ho cercato di capire e provare a mettere nella mia vita: dire ai compagni le parole giuste al momento giusto”.
Sulla Fiorentina ha concluso: “La Fiorentina la porto nel cuore perché è stata la città che mi ha insegnato tutto: il modo di vivere in Europa, mi ha fatto crescere e mi ha dato tante cose. Chi lavora alla Fiorentina è un professionista e tutti mi hanno dato tanto. Sul mio trasferimento alla Juve posso dire che sono un professionista e il calcio è una passione però è anche un lavoro e tutti noi abbiamo degli obiettivi. Le dinamiche e le decisioni da prendere avvengono rapidamente e in modo dinamico. Magari poteva andare diversamente e potevo restare a Firenze ma l’importante è avere il sentimento che resterà per tutta la mia vita. Firenze e la Fiorentina saranno sempre nel mio cuore per tutta la vita”.
di Napoli Magazine
16/11/2017 - 11:32
Milano – L’ex portiere della Juventus e della Fiorentina Neto, si è confessato aimicrofoni di Fox Sports (canale 204 di Sky) parlando della sua esperienza alla Juventus, di Buffon e degli anni a Firenze. L’intervista integrale all’interno dello speciale ‘Valencia, casa Italia’, a cura di Gianluigi Bagnulo e Giovanni Cintoli, andrà in onda domani alle 22.30 su Fox Sports (canale 204 di Sky) e in replica sabato 18 novembre alle 15.15 e domenica 19 novembre alle 11.30.
“Ho fatto due anni alla Juventus in cui non ero contento. Non ho sentito la fiducia e quello che facevo non era importante. Ho perso la voglia perché vedi che quello che fai non è importante. Alla Juve era così. E allora per questo ho deciso di andare in un posto in cui mi davano almeno la possibilità – ha detto Neto all’interno dello speciale ‘Valencia, casa Italia’, a cura di Gianluigi Bagnulo e Giovanni Cintoli che andrà in onda stasera alle 22.30 su Fox Sports (canale 204 di Sky) e in replica sabato 18 novembre alle 15.15 e domenica 19 novembre alle 11.30 - Alla Juventus sono rimasto 2 anni ad aspettare cose che non sono successe. Non pensavo di scavalcare Buffon ma pensavo a lavorare e fare il meglio dentro al campo e cercare di dimostrare che ero a disposizione e all’altezza di poter giocare titolare. Alla Juventus non era possibile la concorrenza e quindi non ero contento”.
Neto su Buffon: “Buffon è un riferimento che ti parla, ti insegna e che soprattutto insegna agli altri. E questa è una cosa che ho cercato di capire e provare a mettere nella mia vita: dire ai compagni le parole giuste al momento giusto”.
Sulla Fiorentina ha concluso: “La Fiorentina la porto nel cuore perché è stata la città che mi ha insegnato tutto: il modo di vivere in Europa, mi ha fatto crescere e mi ha dato tante cose. Chi lavora alla Fiorentina è un professionista e tutti mi hanno dato tanto. Sul mio trasferimento alla Juve posso dire che sono un professionista e il calcio è una passione però è anche un lavoro e tutti noi abbiamo degli obiettivi. Le dinamiche e le decisioni da prendere avvengono rapidamente e in modo dinamico. Magari poteva andare diversamente e potevo restare a Firenze ma l’importante è avere il sentimento che resterà per tutta la mia vita. Firenze e la Fiorentina saranno sempre nel mio cuore per tutta la vita”.