La Gazzetta dello Sport scrive a proposito del difensore azzurro Kostas Manolas che nei pochi minuti finali contro la Spal, domenica scorsa, ha risentito l’adrenalina della contesa e ora spera di essere protagonista contro i suoi ex compagni della Roma: "Il greco domani non sarà il classico ex, ma qualcosa di più per via di quel famoso gol al Barcellona che nell’aprile di due anni consentì alla Roma di battere clamorosamente 3-0 i catalani e qualificarsi per la semifinale di Champions. Immagine indimenticabile per i tifosi giallorossi. Ma gli stessi tifosi, che già all’andata all’Olimpico gli avevano riservato fischi, oggi gli rimproverano la “troppa” esultanza per la Coppa Italia del Napoli. Curiosa accusa per un giocatore abituato a dare tutto per i propri colori e che ha sempre rispettato i suoi 5 anni passati nella capitale. Ma il solo aver scritto su un post di Instagram «Dopo sei anni in Italia sono riuscito a vincere un trofeo», ha stimolato gelosie e distorti sensi di appartenenza a chi non riesce a concepire che lo sport è fatto anche di queste cose".
di Napoli Magazine
04/07/2024 - 11:17
La Gazzetta dello Sport scrive a proposito del difensore azzurro Kostas Manolas che nei pochi minuti finali contro la Spal, domenica scorsa, ha risentito l’adrenalina della contesa e ora spera di essere protagonista contro i suoi ex compagni della Roma: "Il greco domani non sarà il classico ex, ma qualcosa di più per via di quel famoso gol al Barcellona che nell’aprile di due anni consentì alla Roma di battere clamorosamente 3-0 i catalani e qualificarsi per la semifinale di Champions. Immagine indimenticabile per i tifosi giallorossi. Ma gli stessi tifosi, che già all’andata all’Olimpico gli avevano riservato fischi, oggi gli rimproverano la “troppa” esultanza per la Coppa Italia del Napoli. Curiosa accusa per un giocatore abituato a dare tutto per i propri colori e che ha sempre rispettato i suoi 5 anni passati nella capitale. Ma il solo aver scritto su un post di Instagram «Dopo sei anni in Italia sono riuscito a vincere un trofeo», ha stimolato gelosie e distorti sensi di appartenenza a chi non riesce a concepire che lo sport è fatto anche di queste cose".