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GAZZETTA - Napoli, a rischio il posto nelle coppe europee, tutti devono sentirsi responsabili
26.02.2024 10:06 di Napoli Magazine

La Gazzetta dello Sport ha commentato il pareggio del Napoli contro il Cagliari per 1-1: "Un altro passo falso, altri due punti buttati: la Champions è più che utopia, ma adesso si rischia seriamente di perdere qualunque treno che porti in Europa nella prossima stagione. Un danno di immagine oltre che economico, di cui tutti devono sentirsi responsabili. «Il problema non è fisico ma mentale – ha confermato Francesco Calzona, terzo allenatore dei campioni d’Italia quest’anno -. Lo abbiamo dimostrato col Barça e anche stavolta, non abbiamo avuto cali. L’unica cosa che posso contestare alla squadra è la gestione della partita. Era una gara particolare, con vento e erba alta, ma conoscevamo come gioca l’avversario e bisognava calarsi prima nella loro dimensione» ha provato a spiegare il tecnico. Nemmeno Osimhen, al secondo gol in cinque giorni dopo il ritorno dall’Africa, riesce a scuotere il Napoli dal suo presente di squadra da mezza classifica, incapace di guardarsi lo scudetto sul petto per timore di non esserne più all’altezza. Le scintille che si sono intraviste negli ultimi 20’ contro il Barça non si tramutano in fuoco, spente dal vento sardo e dall’aggressività del Cagliari. L’unica differenza con il recente passato è la presenza realizzativa di Osimhen. Il possesso del Napoli è ancora vischioso, le uscite dal basso non sono mai limpide, nonostante l’inserimento a centrocampo del ripescato Zielinski che dovrebbe aggiungere qualità".

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GAZZETTA - Napoli, a rischio il posto nelle coppe europee, tutti devono sentirsi responsabili

di Napoli Magazine

26/02/2024 - 10:06

La Gazzetta dello Sport ha commentato il pareggio del Napoli contro il Cagliari per 1-1: "Un altro passo falso, altri due punti buttati: la Champions è più che utopia, ma adesso si rischia seriamente di perdere qualunque treno che porti in Europa nella prossima stagione. Un danno di immagine oltre che economico, di cui tutti devono sentirsi responsabili. «Il problema non è fisico ma mentale – ha confermato Francesco Calzona, terzo allenatore dei campioni d’Italia quest’anno -. Lo abbiamo dimostrato col Barça e anche stavolta, non abbiamo avuto cali. L’unica cosa che posso contestare alla squadra è la gestione della partita. Era una gara particolare, con vento e erba alta, ma conoscevamo come gioca l’avversario e bisognava calarsi prima nella loro dimensione» ha provato a spiegare il tecnico. Nemmeno Osimhen, al secondo gol in cinque giorni dopo il ritorno dall’Africa, riesce a scuotere il Napoli dal suo presente di squadra da mezza classifica, incapace di guardarsi lo scudetto sul petto per timore di non esserne più all’altezza. Le scintille che si sono intraviste negli ultimi 20’ contro il Barça non si tramutano in fuoco, spente dal vento sardo e dall’aggressività del Cagliari. L’unica differenza con il recente passato è la presenza realizzativa di Osimhen. Il possesso del Napoli è ancora vischioso, le uscite dal basso non sono mai limpide, nonostante l’inserimento a centrocampo del ripescato Zielinski che dovrebbe aggiungere qualità".