La Gazzetta dello Sport si sofferma sulle condizioni di Romelu Lukaku, infortunatosi nell'amichevole del Napoli contro l'Olympiakos, anticipando che in giornata, o domani, vi saranno gli esiti degli esami e un quadro clinico definito: "Inutile disperarsi, meglio starsene in prossimità di Pineta Grande - la clinica di Castel Volturno - e poi rassegnarsi: e quindi non esistono previsioni, neppure sensazioni. Lukaku ha riposato, s'è arrabbiato con il destino, ha rivisto la scena madre - lui che prende la palla, la scippa a un difensore greco, poi prova dalla distanza una conclusione - ha pure avvertito il rumore sordo del tonfo di quando s'è lasciato andare in terra, avendo capito dal dolore che gli era capitato un accidente. E quindi, evitando di sbilanciarsi, il sospetto che Reggio Emilia sia una tappa da evitare s'avverte: perché non crolla così, di schianto, un gigante del genere, tutto muscoli e dinamite in corpo, se il fisico non ha subito un danno con il quale converrà comunque confrontarsi con cautela. E le ipotesi meno incoraggianti vengono invece adagiate nel ripostiglio. Però la dea bendata qualcosa di suo ci ha messo: ha steso Lukaku nell'estate più bella degli ultimi tempi, quella vissuta andandosene in ritiro, vivendolo per intero e attraversandolo con il sacrificio che richiede la preparazione di Conte, poi affrontandolo pure con la consapevolezza di essere un riferimento per il suo allenatore (e lo sapeva) dal quale s'era trovato appena investito di ulteriori "carichi".
di Napoli Magazine
17/08/2025 - 07:45
La Gazzetta dello Sport si sofferma sulle condizioni di Romelu Lukaku, infortunatosi nell'amichevole del Napoli contro l'Olympiakos, anticipando che in giornata, o domani, vi saranno gli esiti degli esami e un quadro clinico definito: "Inutile disperarsi, meglio starsene in prossimità di Pineta Grande - la clinica di Castel Volturno - e poi rassegnarsi: e quindi non esistono previsioni, neppure sensazioni. Lukaku ha riposato, s'è arrabbiato con il destino, ha rivisto la scena madre - lui che prende la palla, la scippa a un difensore greco, poi prova dalla distanza una conclusione - ha pure avvertito il rumore sordo del tonfo di quando s'è lasciato andare in terra, avendo capito dal dolore che gli era capitato un accidente. E quindi, evitando di sbilanciarsi, il sospetto che Reggio Emilia sia una tappa da evitare s'avverte: perché non crolla così, di schianto, un gigante del genere, tutto muscoli e dinamite in corpo, se il fisico non ha subito un danno con il quale converrà comunque confrontarsi con cautela. E le ipotesi meno incoraggianti vengono invece adagiate nel ripostiglio. Però la dea bendata qualcosa di suo ci ha messo: ha steso Lukaku nell'estate più bella degli ultimi tempi, quella vissuta andandosene in ritiro, vivendolo per intero e attraversandolo con il sacrificio che richiede la preparazione di Conte, poi affrontandolo pure con la consapevolezza di essere un riferimento per il suo allenatore (e lo sapeva) dal quale s'era trovato appena investito di ulteriori "carichi".