La Gazzetta dello Sport analizza l'eposidio del rigore non concesso al Bologna contro la Juventus: "È il 93’: sul cross di Skov Olsen, De Ligt prova a liberare la propria area e nel tentativo di calciare il pallone lo sfiora. Mentre il difensore cade il rimbalzo è sul suo braccio aperto. Irrati lo valuta quindi come il frutto di una tentata giocata, non di una deviazione voluta e quindi, in base al regolamento in questi casi non concede il rigore. È stato quel tocco col piede con l’intenzione di spazzare via il pallone a determinare la decisione finale. Annullando così quel tocco col braccio che aumenta lo spazio del corpo. Il Bologna nel dopo partita reclama il penalty mancante che avrebbe potuto scrivere un finale diverso. È un caso limite e proprio per questo il dibattito resterà aperto".
di Napoli Magazine
20/10/2024 - 12:06
La Gazzetta dello Sport analizza l'eposidio del rigore non concesso al Bologna contro la Juventus: "È il 93’: sul cross di Skov Olsen, De Ligt prova a liberare la propria area e nel tentativo di calciare il pallone lo sfiora. Mentre il difensore cade il rimbalzo è sul suo braccio aperto. Irrati lo valuta quindi come il frutto di una tentata giocata, non di una deviazione voluta e quindi, in base al regolamento in questi casi non concede il rigore. È stato quel tocco col piede con l’intenzione di spazzare via il pallone a determinare la decisione finale. Annullando così quel tocco col braccio che aumenta lo spazio del corpo. Il Bologna nel dopo partita reclama il penalty mancante che avrebbe potuto scrivere un finale diverso. È un caso limite e proprio per questo il dibattito resterà aperto".