Luca Nigriello, scout e membro della Sport Entertainment Group, agenzia che segue anche l'attaccante del Napoli Rasmus Holund, è intervenuto nel corso de "Il Bar di TuttoNapoli" su Radio Tutto Napoli: "Quando stavamo chiudendo l’operazione con il Napoli c’era grande entusiasmo. Rasmus arrivava da un periodo complicato al Manchester United, ma non ha mai vissuto Napoli come un ripiego. È arrivato con fame vera, con la voglia di rimettersi in gioco. Caratterialmente è forte, tosto, sa cosa vuole. Sta imparando cose nuove. Lui è sempre stato un attaccante di profondità, lo si è visto anche all’Atalanta. Ora sta aggiungendo movimenti più da area, più da riferimento centrale, quasi alla Lukaku. I gol recenti sono diversi dal suo repertorio classico: se aggiunge anche questo opportunismo, diventa davvero completo. Quanto incide il lavoro di Conte? Tantissimo. Conte gli dà fiducia e lo sta facendo crescere. Rasmus gioca, sbaglia, impara. È diventato più affamato, più continuo. È un camaleonte che si adatta a ciò che la squadra chiede. Un talento che mi ha colpito particolarmente? Giovanni Baroni, classe 2009. È un numero 10 vero, mancino, creativo, con personalità. Ha già esordito in prima squadra e ha giocato tornei internazionali con la maglia della nazionale giovanile. In Argentina la numero 10 pesa, e lui la regge. Il Napoli lLo conosce, come tante altre squadre italiane ed europee. Sono operazioni complesse: spesso club come Chelsea o Manchester City bloccano i talenti e li lasciano crescere in Sudamerica. In Italia è più difficile, ma mai dire mai. Un argentino con la maglia del Napoli è un sogno possibile? Da napoletano dico sì, sarebbe bellissimo. Le dinamiche di mercato sono complicate, ma sperare non costa nulla".
di Napoli Magazine
29/12/2025 - 14:25
Luca Nigriello, scout e membro della Sport Entertainment Group, agenzia che segue anche l'attaccante del Napoli Rasmus Holund, è intervenuto nel corso de "Il Bar di TuttoNapoli" su Radio Tutto Napoli: "Quando stavamo chiudendo l’operazione con il Napoli c’era grande entusiasmo. Rasmus arrivava da un periodo complicato al Manchester United, ma non ha mai vissuto Napoli come un ripiego. È arrivato con fame vera, con la voglia di rimettersi in gioco. Caratterialmente è forte, tosto, sa cosa vuole. Sta imparando cose nuove. Lui è sempre stato un attaccante di profondità, lo si è visto anche all’Atalanta. Ora sta aggiungendo movimenti più da area, più da riferimento centrale, quasi alla Lukaku. I gol recenti sono diversi dal suo repertorio classico: se aggiunge anche questo opportunismo, diventa davvero completo. Quanto incide il lavoro di Conte? Tantissimo. Conte gli dà fiducia e lo sta facendo crescere. Rasmus gioca, sbaglia, impara. È diventato più affamato, più continuo. È un camaleonte che si adatta a ciò che la squadra chiede. Un talento che mi ha colpito particolarmente? Giovanni Baroni, classe 2009. È un numero 10 vero, mancino, creativo, con personalità. Ha già esordito in prima squadra e ha giocato tornei internazionali con la maglia della nazionale giovanile. In Argentina la numero 10 pesa, e lui la regge. Il Napoli lLo conosce, come tante altre squadre italiane ed europee. Sono operazioni complesse: spesso club come Chelsea o Manchester City bloccano i talenti e li lasciano crescere in Sudamerica. In Italia è più difficile, ma mai dire mai. Un argentino con la maglia del Napoli è un sogno possibile? Da napoletano dico sì, sarebbe bellissimo. Le dinamiche di mercato sono complicate, ma sperare non costa nulla".