Benvenuto in serie A Benevento. Ora sei davvero nella storia. Per la prima volta la squadra sannita arriva nel calcio che conta. A traghettarla è stato quel Marco Baroni che 27 anni fa segnò il gol che valse il secondo scudetto del Napoli. Era scritto da qualche parte che il tecnico toscano dovesse fare felice di nuova la Campania. Se lo sentiva il presidente Oreste Vigorito, gran tifoso azzurro, che scegliendo l’ex difensore partenopeo, avrebbe conquistato la promozione. Anche perché c’era voluto un gran coraggio a non puntare su Auteri, l’allenatore che era riuscito ad arrivare in B l’anno passato. Baroni, esperto della cadetteria (col Novara i play off li aveva persi), è stato fondamentale con il suo modo di giocare per vivere un sogno e portare in paradiso una piazza che in 87 anni di storia non era mai arrivata così in alto. I 15mila supporters accorsi al Ciro Vigorito si sono goduti una grande stagione con un finale da impresa. A proposito. Lo stadio sannita porta il nome del vero fondatore del Benevento dei miracoli che ha avuto un passato da giornalista proprio con il quotidiano Roma. Collaborava da Avellino. Suo fratello Oreste lo ha onorato alla grande costruendo in due anni un gruppo capace di entrare nella storia con due promozioni consecutive. L’ultima la più bella, quella che gli permetterà di affrontare finalmente le grandi squadre d’Italia. Compreso il Napoli, naturalmente. Quel Napoli di cui tutta la famiglia Vigorito adora vivendo in riva al Golfo da sempre. Sarà sicuramente un bel derby tra cugini veri poiché nel Sannio nessuno odia i colori azzurri. Anzi, ne sono gran tifosi. Adesso, però, viene il bello. Bisogna costruire una grande squadra capace di poter rimanere a lungo in paradiso. Parola di Ciro Vigorito.
di Napoli Magazine
09/06/2017 - 11:17
Benvenuto in serie A Benevento. Ora sei davvero nella storia. Per la prima volta la squadra sannita arriva nel calcio che conta. A traghettarla è stato quel Marco Baroni che 27 anni fa segnò il gol che valse il secondo scudetto del Napoli. Era scritto da qualche parte che il tecnico toscano dovesse fare felice di nuova la Campania. Se lo sentiva il presidente Oreste Vigorito, gran tifoso azzurro, che scegliendo l’ex difensore partenopeo, avrebbe conquistato la promozione. Anche perché c’era voluto un gran coraggio a non puntare su Auteri, l’allenatore che era riuscito ad arrivare in B l’anno passato. Baroni, esperto della cadetteria (col Novara i play off li aveva persi), è stato fondamentale con il suo modo di giocare per vivere un sogno e portare in paradiso una piazza che in 87 anni di storia non era mai arrivata così in alto. I 15mila supporters accorsi al Ciro Vigorito si sono goduti una grande stagione con un finale da impresa. A proposito. Lo stadio sannita porta il nome del vero fondatore del Benevento dei miracoli che ha avuto un passato da giornalista proprio con il quotidiano Roma. Collaborava da Avellino. Suo fratello Oreste lo ha onorato alla grande costruendo in due anni un gruppo capace di entrare nella storia con due promozioni consecutive. L’ultima la più bella, quella che gli permetterà di affrontare finalmente le grandi squadre d’Italia. Compreso il Napoli, naturalmente. Quel Napoli di cui tutta la famiglia Vigorito adora vivendo in riva al Golfo da sempre. Sarà sicuramente un bel derby tra cugini veri poiché nel Sannio nessuno odia i colori azzurri. Anzi, ne sono gran tifosi. Adesso, però, viene il bello. Bisogna costruire una grande squadra capace di poter rimanere a lungo in paradiso. Parola di Ciro Vigorito.