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IL CANTANTE - Nino D'Angelo sul 3-0 a tavolino: "La legge del calcio non può prevalere sulla legge italiana, il giudice sportivo se n'è lavato le mani, i punti si devono ottenere giocando"
14.10.2020 22:43 di Napoli Magazine

"Esiste la legge del calcio ed esiste la legge della vita. A tavolino ha vinto la legge del calcio, ora c'è il Tar e magari chissà, vince la legge della vita. Altrimenti significa che comanda più la Federazione Calcio della legge italiana, e questo sarebbe assurdo". Commenta così Nino D'Angelo all'Adnkronos la vittoria per 3-0 a tavolino della Juve sul Napoli, decisa dal giudice sportivo. "Il Napoli non l'ha fermato mio fratello, l'ha fermato la Asl - affonda l'attore, grande tifoso del Napoli -. Non credo che il Tar possa dare ragione alla Juve! E' una questione di logica. Non doveva proprio succedere: se la legge ti impone di non partire, cosa bisogna fare? Trasgredire la legge italiana? Ma fa ridere". "Io penso che la partita vada rigiocata, col buonsenso di tutti - aggiunge ancora l'attore -. Al di la di ogni cosa, i punti si devono vincere giocando. Anzi, credo che la Juve, squadra fortissima e blasonata, non debba proprio accettare". Il giudice sportivo, per Nino D'Angelo è stato "come Ponzio Pilato: se ne è lavato le mani. Ma la realtà è che la legge sportiva non doveva nemmeno subentrare. Peraltro, da tifoso dico che è un peccato anche calcisticamente: è una bella partita, che vogliamo vedere giocare", conclude l'attore.

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IL CANTANTE - Nino D'Angelo sul 3-0 a tavolino: "La legge del calcio non può prevalere sulla legge italiana, il giudice sportivo se n'è lavato le mani, i punti si devono ottenere giocando"

di Napoli Magazine

14/10/2024 - 22:43

"Esiste la legge del calcio ed esiste la legge della vita. A tavolino ha vinto la legge del calcio, ora c'è il Tar e magari chissà, vince la legge della vita. Altrimenti significa che comanda più la Federazione Calcio della legge italiana, e questo sarebbe assurdo". Commenta così Nino D'Angelo all'Adnkronos la vittoria per 3-0 a tavolino della Juve sul Napoli, decisa dal giudice sportivo. "Il Napoli non l'ha fermato mio fratello, l'ha fermato la Asl - affonda l'attore, grande tifoso del Napoli -. Non credo che il Tar possa dare ragione alla Juve! E' una questione di logica. Non doveva proprio succedere: se la legge ti impone di non partire, cosa bisogna fare? Trasgredire la legge italiana? Ma fa ridere". "Io penso che la partita vada rigiocata, col buonsenso di tutti - aggiunge ancora l'attore -. Al di la di ogni cosa, i punti si devono vincere giocando. Anzi, credo che la Juve, squadra fortissima e blasonata, non debba proprio accettare". Il giudice sportivo, per Nino D'Angelo è stato "come Ponzio Pilato: se ne è lavato le mani. Ma la realtà è che la legge sportiva non doveva nemmeno subentrare. Peraltro, da tifoso dico che è un peccato anche calcisticamente: è una bella partita, che vogliamo vedere giocare", conclude l'attore.