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IL CAPITANO - Napoli, Di Lorenzo: "Maradona è inarrivabile in tutto, ma il pensiero di aggiungere una Supercoppa ai trofei ce l’ho, Bologna? Squadra in salute, hanno entusiasmo, trasferte? Bisogna dare di più, Conte un grande stratega, prepara benissimo le partite"
21.12.2025 07:45 di Napoli Magazine
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Giovanni Di Lorenzo, terzino e capitano del Napoli, ha rilasciato un'intervista alla Gazzetta dello Sport in vista della finale di Supercoppa italiana contro il Bologna. Ecco un estratto: “So che Maradona è stato l’unico capitano a vincere due scudetti ed una Supercoppa. Lui è inarrivabile in tutto. Però il pensiero di riuscire anche io ad aggiungere una Supercoppa dopo due scudetti e la Coppa Italia ce l’ho. E’ una cosa che sento forte addosso. E spero di riuscirci. Vincere resta un’emozione incredibile, farlo da capitano ancor di più. Bologna? Affronteremo una squadra in salute, che ha entusiasmo. Che vuole continuare a fare la storia della società dopo aver vinto la Coppa Italia. Sarà una gara difficile, ma cercheremo di vincere questo trofeo. La gara di campionato persa al Dall’Ara? Il Bologna ci ha fatto passare un periodo particolare dopo quella sconfitta. Ce la ricordiamo bene quella partita, il pensiero è ancora vivo. Ma sarà una gara diversa, con un trofeo in palio. Puntiamo ad alzare la Supercoppa per noi e per i tifosi. Incostanza e mal di trasferta? In realtà ci siamo sempre lì in classifica che ci ha sempre visto davanti a giocarcela con le altre. In Champions magari abbiamo fatto più fatica, però sappiamo che dobbiamo lavorare tanto per evitare questi blackout. Siamo in un periodo di difficoltà numerico, ma la squadra sta reagendo. Il mal di trasferta è un’altra tematica di cui abbiamo parlato nello spogliatoio. Difficile trovare una spiegazione, non lo sappiamo nemmeno noi. E’ innegabile che lontano dal Maradona stiamo facendo fatica. Bisogna dare di più. Cambi di sistema di gioco? C’è un lavoro importante dietro, il merito è del mister. Lui è un grande stratega, prepara benissimo le partite ci mette nella condizione di esprimerci sempre al meglio. Poi abbiamo tanti calciatori moderni che possono ricoprire più ruoli che permettono all'allenatore ed alla squadra di essere più flessibili".

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21/12/2025 - 07:45

Giovanni Di Lorenzo, terzino e capitano del Napoli, ha rilasciato un'intervista alla Gazzetta dello Sport in vista della finale di Supercoppa italiana contro il Bologna. Ecco un estratto: “So che Maradona è stato l’unico capitano a vincere due scudetti ed una Supercoppa. Lui è inarrivabile in tutto. Però il pensiero di riuscire anche io ad aggiungere una Supercoppa dopo due scudetti e la Coppa Italia ce l’ho. E’ una cosa che sento forte addosso. E spero di riuscirci. Vincere resta un’emozione incredibile, farlo da capitano ancor di più. Bologna? Affronteremo una squadra in salute, che ha entusiasmo. Che vuole continuare a fare la storia della società dopo aver vinto la Coppa Italia. Sarà una gara difficile, ma cercheremo di vincere questo trofeo. La gara di campionato persa al Dall’Ara? Il Bologna ci ha fatto passare un periodo particolare dopo quella sconfitta. Ce la ricordiamo bene quella partita, il pensiero è ancora vivo. Ma sarà una gara diversa, con un trofeo in palio. Puntiamo ad alzare la Supercoppa per noi e per i tifosi. Incostanza e mal di trasferta? In realtà ci siamo sempre lì in classifica che ci ha sempre visto davanti a giocarcela con le altre. In Champions magari abbiamo fatto più fatica, però sappiamo che dobbiamo lavorare tanto per evitare questi blackout. Siamo in un periodo di difficoltà numerico, ma la squadra sta reagendo. Il mal di trasferta è un’altra tematica di cui abbiamo parlato nello spogliatoio. Difficile trovare una spiegazione, non lo sappiamo nemmeno noi. E’ innegabile che lontano dal Maradona stiamo facendo fatica. Bisogna dare di più. Cambi di sistema di gioco? C’è un lavoro importante dietro, il merito è del mister. Lui è un grande stratega, prepara benissimo le partite ci mette nella condizione di esprimerci sempre al meglio. Poi abbiamo tanti calciatori moderni che possono ricoprire più ruoli che permettono all'allenatore ed alla squadra di essere più flessibili".