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IL COMMENTO - Mazzarri: "Guardiola ha studiato il mio Napoli, lo scorso anno meritavamo di vincere la Supercoppa"
12.07.2025 12:06 di Napoli Magazine

Walter Mazzarri, ex allenatore del Napoli, ha parlato anche a Tuttosport.

Pensa che alcuni cliché abbiano influenzato la sua carriera? È visto come un allenatore difensivista.

"Credo sia un errore, una sciocchezza. Guardiola ha studiato il mio Napoli, ha elogiato il mio sistema. Nella stagione dei 63 punti con il Torino, eravamo primi per recuperi palla nella metà campo avversaria. Non abbiamo chiuso lontano dalla Champions, e attaccavamo sempre con almeno cinque uomini, anche contro difese schierate a quattro".

A Napoli riportò in auge il 3-5-2, ora lo usano tutti.

"Quello che facevo con il mio Napoli, l’Inter lo ha riproposto con Inzaghi. Finché attacchi, difendi: è un principio in cui credo molto. L’ultima squadra che ho allenato dall’inizio alla fine, il Torino, ha sfiorato un miracolo. Anche col Napoli, a Riad, quando abbiamo battuto la Fiorentina, non abbiamo praticamente subito un tiro in porta e abbiamo segnato tre gol. E con l’Inter abbiamo giocato in dieci, ma nel primo tempo meritavamo di vincere e abbiamo perso ingiustamente. Possiamo andare più indietro nel tempo, alla Reggina: giocavo col 3-4-3, un calcio offensivo con due esterni e tre attaccanti. Non è un caso se Bianchi e Amoruso segnarono quasi venti gol a testa. Eravamo una squadra che piaceva e veniva studiata. E parliamo di vent’anni fa".

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IL COMMENTO - Mazzarri: "Guardiola ha studiato il mio Napoli, lo scorso anno meritavamo di vincere la Supercoppa"

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12/07/2025 - 12:06

Walter Mazzarri, ex allenatore del Napoli, ha parlato anche a Tuttosport.

Pensa che alcuni cliché abbiano influenzato la sua carriera? È visto come un allenatore difensivista.

"Credo sia un errore, una sciocchezza. Guardiola ha studiato il mio Napoli, ha elogiato il mio sistema. Nella stagione dei 63 punti con il Torino, eravamo primi per recuperi palla nella metà campo avversaria. Non abbiamo chiuso lontano dalla Champions, e attaccavamo sempre con almeno cinque uomini, anche contro difese schierate a quattro".

A Napoli riportò in auge il 3-5-2, ora lo usano tutti.

"Quello che facevo con il mio Napoli, l’Inter lo ha riproposto con Inzaghi. Finché attacchi, difendi: è un principio in cui credo molto. L’ultima squadra che ho allenato dall’inizio alla fine, il Torino, ha sfiorato un miracolo. Anche col Napoli, a Riad, quando abbiamo battuto la Fiorentina, non abbiamo praticamente subito un tiro in porta e abbiamo segnato tre gol. E con l’Inter abbiamo giocato in dieci, ma nel primo tempo meritavamo di vincere e abbiamo perso ingiustamente. Possiamo andare più indietro nel tempo, alla Reggina: giocavo col 3-4-3, un calcio offensivo con due esterni e tre attaccanti. Non è un caso se Bianchi e Amoruso segnarono quasi venti gol a testa. Eravamo una squadra che piaceva e veniva studiata. E parliamo di vent’anni fa".