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IL COMMENTO - Sacchi: "Non riesco a pensare al calcio, la testa va alla gente che muore, ai telegiornali sul coronavirus"
01.04.2020 11:30 di Napoli Magazine

Arrigo Sacchi in occasione del suo 74esimo compleanno ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport: “Per fortuna non ho avuto notizia di miei altri giocatori colpiti dal virus. Maldini sta bene. Mi ha telefonato Santi, mio giocatore nell’Atletico Madrid, poi tecnico delle nazionali giovanili: ha perso il padre. Ho sentito Florentino Perez, sta bene. Qui in paese la situazione non è gravissima, ma ho amici in ospedale, qualcuno sta morendo. È terribile. Molti se ne vanno senza un parente accanto, soli come cani. L’Italia deve ripartire da squadra, senza furbate e interessi di parte, anche se abbiamo l’egoismo nel sangue. Ogni giorno diciamo grazie a medici e infermieri, eroi mandati in guerra quasi disarmati. Il calcio? Non riesco a pensarci. Un conto è rivedere vecchie partite, un conto è ragionare sulla formula migliore di campionato. Non ci riesco. La testa va alla gente che muore, ai telegiornali sul Coronavirus. Ibrahimovic? Stavolta mi ha sorpreso. Ha dato personalità e coraggio al Milan. E’ stato generoso, ha fatto assist. Ho sempre allenato squadre giovani in carriera e cercavo guide d’esperienza così”.

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IL COMMENTO - Sacchi: "Non riesco a pensare al calcio, la testa va alla gente che muore, ai telegiornali sul coronavirus"

di Napoli Magazine

01/04/2024 - 11:30

Arrigo Sacchi in occasione del suo 74esimo compleanno ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport: “Per fortuna non ho avuto notizia di miei altri giocatori colpiti dal virus. Maldini sta bene. Mi ha telefonato Santi, mio giocatore nell’Atletico Madrid, poi tecnico delle nazionali giovanili: ha perso il padre. Ho sentito Florentino Perez, sta bene. Qui in paese la situazione non è gravissima, ma ho amici in ospedale, qualcuno sta morendo. È terribile. Molti se ne vanno senza un parente accanto, soli come cani. L’Italia deve ripartire da squadra, senza furbate e interessi di parte, anche se abbiamo l’egoismo nel sangue. Ogni giorno diciamo grazie a medici e infermieri, eroi mandati in guerra quasi disarmati. Il calcio? Non riesco a pensarci. Un conto è rivedere vecchie partite, un conto è ragionare sulla formula migliore di campionato. Non ci riesco. La testa va alla gente che muore, ai telegiornali sul Coronavirus. Ibrahimovic? Stavolta mi ha sorpreso. Ha dato personalità e coraggio al Milan. E’ stato generoso, ha fatto assist. Ho sempre allenato squadre giovani in carriera e cercavo guide d’esperienza così”.