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IL COMMENTO - Zazzaroni: "Ascoltate Conte quando parla di difficoltà oggettive, perché non sta accampando scuse, sono stati "regalati" all'avversario 7 giocatori, di cui 5 titolari"
11.12.2025 08:24 di Napoli Magazine
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Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport, nel suo editoriale commenta la sconfitta del Napoli in Champions contro il Benfica: "Durante l’intervallo, con il Napoli sotto di un gol ma dopo che il Benfica aveva fallito altre due enormi occasioni con Ivanovic e Aursnes, sono andato a riprendere le parole di Conte pronunciate al termine della partita con la Juve. Perché l’ho fatto? Per ricordare che quando si partecipa (anche) alla Champions non si possono regalare all’avversario 7 giocatori, cinque dei quali titolari indiscussi, e due giorni di riposo. È vero che il Benfica è inferiore al Napoli per individualità e completezza dell’organico, ma lo è altrettanto che si tratta pur sempre del Benfica, che lo allena un fenomeno come Mourinho e che si giocava a Lisbona. Conclusione: ascoltatelo Conte quando parla di «difficoltà oggettive». Lui sa bene che lo spirito e l’entusiasmo non possono bastare se il centrocampo si riduce a McTominay, Elmas e Vergara e se in Europa vengono a mancare l’esperienza internazionale e il peso di gente come De Bruyne, Anguissa, Lobotka e Lukaku. Ascoltatelo perché non sta accampando scuse".

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di Napoli Magazine

11/12/2025 - 08:24

Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport, nel suo editoriale commenta la sconfitta del Napoli in Champions contro il Benfica: "Durante l’intervallo, con il Napoli sotto di un gol ma dopo che il Benfica aveva fallito altre due enormi occasioni con Ivanovic e Aursnes, sono andato a riprendere le parole di Conte pronunciate al termine della partita con la Juve. Perché l’ho fatto? Per ricordare che quando si partecipa (anche) alla Champions non si possono regalare all’avversario 7 giocatori, cinque dei quali titolari indiscussi, e due giorni di riposo. È vero che il Benfica è inferiore al Napoli per individualità e completezza dell’organico, ma lo è altrettanto che si tratta pur sempre del Benfica, che lo allena un fenomeno come Mourinho e che si giocava a Lisbona. Conclusione: ascoltatelo Conte quando parla di «difficoltà oggettive». Lui sa bene che lo spirito e l’entusiasmo non possono bastare se il centrocampo si riduce a McTominay, Elmas e Vergara e se in Europa vengono a mancare l’esperienza internazionale e il peso di gente come De Bruyne, Anguissa, Lobotka e Lukaku. Ascoltatelo perché non sta accampando scuse".