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LUPERTO - Napoli, la fumata bianca è alle porte: manca solo la firma per il rinnovo
15.11.2019 11:25 di Napoli Magazine Fonte: Fabio Tarantino per il Roma

NAPOLI. Ogni anno riesce a ritagliarsi il suo spazio, in questi mesi ha sfruttato le assenze per diventare un riferimento dell'allenatore. L'arma della duttilità lo aiuta: può fare il centrale o il terzino a sinistra. Rendimento costante, grande applicazione, umiltà. Sono queste le qualità principali di Sebastiano Luperto. Basta chiamarlo, c'è sempre. Un professionista esemplare a disposizione della squadra. Era rimasto a Napoli per sfruttare le sue chance: lo sta facendo. Dopo aver conquistato la fiducia di Ancelotti è anche riuscito a entrare stabilmente nelle rotazioni. Da qualche partita non è più solo un giovane talento ma un potenziale titolare. Nelle ultime sette di campionato è sceso in campo cinque volte. In Champions due su due col Salisburgo: titolare in Austria, in campo all'intervallo al San Paolo. In totale sono già otto le presenze raccolte in stagione. Un numero destinato ad aumentare nei prossimi giorni.

 

LA SUA STAGIONE. Luperto ha sfruttato le prolungate assenze: c'è stato un momento in cui erano out sia Manolas che Maksimovic, sulla sinistra le difficoltà di Ghoulam e i problemi fisici di Mario Rui hanno acuito l'emergenza. Per fortuna c'era Lupo, come lo chiamano i compagni dai tempi della Primavera, un ragazzo serio, di 23 anni, origini pugliesi, è di Lecce, e un volto ancora quasi fanciullo che ricorda Albiol. Leve lunghe e barba folta. Stesso ruolo e anche caratteristiche. Luperto non è un marcatore puro, non aggredisce gli avversari come Koulibaly e Manolas, è attento e diligente, spesso tenta l'anticipo ma sa anche temporeggiare, ha tecnica per impostare e non perde mai la calma. Anche questa è una grande virtù.

 

PROSPETTIVE. Due anni fa era in partenza, stava per tornare a Empoli, lo fermò Ancelotti. Il Napoli lo ha blindato e da allora non ha mai pensato di privarsene. Sono in corso, da tempo, le trattative per il rinnovo. La fumata bianca è alle porte: manca solo la firma. Il Napoli punta su Luperto, è un orgoglio del settore giovanile, uno dei pochi talenti emersi in grado d'imporsi da grande. La società azzurra lo ha acquistato per rinforzare la Primavera, un'intuizione che il tempo ha confermato. Le esperienze in prestito lo hanno fortificato, l'arrivo di Ancelotti è stata la svolta per la sua carriera. Così Luperto è riuscito a diventare prezioso: un'alternativa di valore, un giocatore su cui fare affidamento, un difensore completo che ha ancora ampi margini di crescita. Senza mai perdere l'umiltà dei grandi.

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LUPERTO - Napoli, la fumata bianca è alle porte: manca solo la firma per il rinnovo

di Napoli Magazine

15/11/2024 - 11:25

NAPOLI. Ogni anno riesce a ritagliarsi il suo spazio, in questi mesi ha sfruttato le assenze per diventare un riferimento dell'allenatore. L'arma della duttilità lo aiuta: può fare il centrale o il terzino a sinistra. Rendimento costante, grande applicazione, umiltà. Sono queste le qualità principali di Sebastiano Luperto. Basta chiamarlo, c'è sempre. Un professionista esemplare a disposizione della squadra. Era rimasto a Napoli per sfruttare le sue chance: lo sta facendo. Dopo aver conquistato la fiducia di Ancelotti è anche riuscito a entrare stabilmente nelle rotazioni. Da qualche partita non è più solo un giovane talento ma un potenziale titolare. Nelle ultime sette di campionato è sceso in campo cinque volte. In Champions due su due col Salisburgo: titolare in Austria, in campo all'intervallo al San Paolo. In totale sono già otto le presenze raccolte in stagione. Un numero destinato ad aumentare nei prossimi giorni.

 

LA SUA STAGIONE. Luperto ha sfruttato le prolungate assenze: c'è stato un momento in cui erano out sia Manolas che Maksimovic, sulla sinistra le difficoltà di Ghoulam e i problemi fisici di Mario Rui hanno acuito l'emergenza. Per fortuna c'era Lupo, come lo chiamano i compagni dai tempi della Primavera, un ragazzo serio, di 23 anni, origini pugliesi, è di Lecce, e un volto ancora quasi fanciullo che ricorda Albiol. Leve lunghe e barba folta. Stesso ruolo e anche caratteristiche. Luperto non è un marcatore puro, non aggredisce gli avversari come Koulibaly e Manolas, è attento e diligente, spesso tenta l'anticipo ma sa anche temporeggiare, ha tecnica per impostare e non perde mai la calma. Anche questa è una grande virtù.

 

PROSPETTIVE. Due anni fa era in partenza, stava per tornare a Empoli, lo fermò Ancelotti. Il Napoli lo ha blindato e da allora non ha mai pensato di privarsene. Sono in corso, da tempo, le trattative per il rinnovo. La fumata bianca è alle porte: manca solo la firma. Il Napoli punta su Luperto, è un orgoglio del settore giovanile, uno dei pochi talenti emersi in grado d'imporsi da grande. La società azzurra lo ha acquistato per rinforzare la Primavera, un'intuizione che il tempo ha confermato. Le esperienze in prestito lo hanno fortificato, l'arrivo di Ancelotti è stata la svolta per la sua carriera. Così Luperto è riuscito a diventare prezioso: un'alternativa di valore, un giocatore su cui fare affidamento, un difensore completo che ha ancora ampi margini di crescita. Senza mai perdere l'umiltà dei grandi.

Fonte: Fabio Tarantino per il Roma