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IL DIFENSORE - Marianucci: "Napoli? Vorrei iniziare subito il ritiro, sono orgoglioso del fatto che questo club mi abbia voluto, ho parlato con Di Lorenzo e Politano, con Conte potrò crescere, proveremo a rivincere"
09.06.2025 14:23 di Napoli Magazine Fonte: nicoloschira.com

“Fosse per me inizierei il ritiro già domani”. Sorriso contagioso e tanta voglia di Napoli da parte di Luca Marianucci. Il primo acquisto del mercato estivo da parte dei Campioni d’Italia non vede l’ora di iniziare la sua avventura agli ordini di Antonio Conte: “Sono in vacanza, ma la testa e i pensieri sono già proiettati all’avventura che sta per incominciare”. Il classe 2004 nell’ultima stagione si è messo in luce come uno dei migliori talenti emergenti della Serie A. Tanto da catturare l’interesse del Napoli che se l’è accaparrato dall’Empoli per 9 milioni più 1 di bonus, battendo la concorrenza di numerosi club italiani e stranieri. 

E pensare che solamente un anno fa lei giocava in Serie C con la Pro Sesto…

“È stata un’annata incredibile, ma le confesso che ci ho sempre creduto. Desideravo arrivare in alto e giocare ai massimi livelli. È stato un bel salto quello dalla C alla A, ma lavorando sodo sono riuscito a dimostrare le mie capacità. Essere in Serie A era il mio sogno fin da bambino e l’ho realizzato grazie all’Empoli. Adesso viene il bello…”.

Da luglio giocherà con i Campioni d’Italia in carica: che sensazioni prova?

“Sicuramente sarà una grande emozione. Sono orgoglioso del fatto che un club importante e di grande livello come il Napoli mi abbia cercato e voluto. Come è andata la trattativa? È successo tutto molto velocemente, come un fulmine a ciel sereno…”.

Come ha festeggiato la notizia del trasferimento al Napoli?

“Ho invitato tutti i miei amici e la mia famiglia a cena. Ci tenevo a condividere con le persone che mi sono sempre state vicine e mi hanno supportato in ogni occasione un momento così speciale”.

Ha già avuto modo di parlare con qualche suo nuovo compagno di squadra?

“Dopo la partita al Maradona ho fatto quattro chiacchiere con capitan Di Lorenzo e Politano, che mi avevano detto ‘Ti aspettiamo presto’. Sono stati molto carini: mi hanno fatto sentire subito a mio agio e uno di loro. Adesso non vedo l’ora di conoscere tutti i miei nuovi compagni di squadra”.

Avere Lukaku dalla propria parte e non più da marcare sarà un bel vantaggio…

“È stato un bell’impegno duellare con lui. Parliamo di un grande giocatore. Certamente averlo come compagno di squadra sarà molto meglio”. 

Che effetto fa sapere di essere allenati da Antonio Conte?

“Non ho ancora avuto la fortuna di parlarci, ma spero possa accedere presto. Non vedo l’ora di iniziare a lavorare col mister. Con un tecnico del suo calibro avrò solo modo di crescere e imparare sotto tutti i punti di vista”.

Con l’Empoli quest’anno è stato l’eroe della storica vittoria in Coppa Italia contro la Juve con tanto di rigore decisivo segnato…

“Una notte fantastica. Mai l’Empoli aveva raggiunto la semifinale di Coppa Italia nella sua storia ed esserci riusciti rimane senz’altro una grande soddisfazione. Passare il turno eliminando la Juve e segnando l’ultimo rigore è poi stata un’emozione fortissima. Quasi un sogno ad occhi aperti”. 

Ci racconta la sua storia?

“Il calcio è sempre stato parte di me, fin da quando ero piccolo. Sotto casa c’era il campo della Pro Livorno Sorgenti, dove ho iniziato a giocare. All’età di 7 anni poi mi sono trasferito all’Empoli e da lì ho fatto tutta la trafila dai pulcini alla Prima Squadra. Devo tutto a questa società che per me non è un semplice club, ma una famiglia”.

Ha sempre giocato in difesa o ci è arrivato strada facendo?

“Può sembrare strano, ma io ero l’unico bambino che voleva stare dietro. Fin da subito l’ho scelto e mi piaceva come ruolo. Idoli? Van Djik del Liverpool e tra gli italiani un punto di riferimento è stato Chiellini, livornese come me”. 

Nel tempo libero è un calciofilo o stacca la spina seguendo altri sport?

“Seguo il tennis e tifo Sinner: peccato per la finale di ieri al Roland Garros. Poi sono un appassionato dei film d’azione: mi danno la carica”.

C’è a qualcuno a cui deve dire un grazie speciale?

“A mister Roberto D’Aversa che fin dalla scorsa estate mi ha fatto sentire la sua fiducia. Ricordo ancora che diceva: ‘Marianucci resta qua con noi’. L’ultimo giorno di allenamenti l’ho ringraziato: gli devo una cena di pesce. Poi naturalmente il mio agente Mario Giuffredi, che nel suo lavoro è davvero bravo e molto forte. Incontrarlo è stata la svolta: mi ha aiutato tanto e saputo valorizzare”. 

L’azzurro va di moda e potrebbe diventare il suo colore preferito, abbinando al Napoli quello della Nazionale…

“Indossare la maglia del Napoli Campione d’Italia è già un grande traguardo. A livello personale poi c’è anche l’azzurro della Nazionale tra gli obiettivi: non sono mai stato convocato e riuscirci sarebbe realizzare il sogno che avevo da bambino”. 

E se le dicessi Scudetto col Napoli e convocazione con l’Italia per il Mondiale nell’estate 2026?

“Ci metterei la firma. L’obiettivo è di fare il meglio possibile per aiutare la squadra a provare a rivincere lo Scudetto”. 

Infine una curiosità: anche a Napoli terrà il numero 35?

“Mi piacerebbe. A Empoli l’ho scelto un po’ per caso: era tra i pochi numeri liberi e l’anno prima l’aveva sulle spalle Baldanzi. Direi che ci ha portato bene…”.

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IL DIFENSORE - Marianucci: "Napoli? Vorrei iniziare subito il ritiro, sono orgoglioso del fatto che questo club mi abbia voluto, ho parlato con Di Lorenzo e Politano, con Conte potrò crescere, proveremo a rivincere"

di Napoli Magazine

09/06/2025 - 14:23

“Fosse per me inizierei il ritiro già domani”. Sorriso contagioso e tanta voglia di Napoli da parte di Luca Marianucci. Il primo acquisto del mercato estivo da parte dei Campioni d’Italia non vede l’ora di iniziare la sua avventura agli ordini di Antonio Conte: “Sono in vacanza, ma la testa e i pensieri sono già proiettati all’avventura che sta per incominciare”. Il classe 2004 nell’ultima stagione si è messo in luce come uno dei migliori talenti emergenti della Serie A. Tanto da catturare l’interesse del Napoli che se l’è accaparrato dall’Empoli per 9 milioni più 1 di bonus, battendo la concorrenza di numerosi club italiani e stranieri. 

E pensare che solamente un anno fa lei giocava in Serie C con la Pro Sesto…

“È stata un’annata incredibile, ma le confesso che ci ho sempre creduto. Desideravo arrivare in alto e giocare ai massimi livelli. È stato un bel salto quello dalla C alla A, ma lavorando sodo sono riuscito a dimostrare le mie capacità. Essere in Serie A era il mio sogno fin da bambino e l’ho realizzato grazie all’Empoli. Adesso viene il bello…”.

Da luglio giocherà con i Campioni d’Italia in carica: che sensazioni prova?

“Sicuramente sarà una grande emozione. Sono orgoglioso del fatto che un club importante e di grande livello come il Napoli mi abbia cercato e voluto. Come è andata la trattativa? È successo tutto molto velocemente, come un fulmine a ciel sereno…”.

Come ha festeggiato la notizia del trasferimento al Napoli?

“Ho invitato tutti i miei amici e la mia famiglia a cena. Ci tenevo a condividere con le persone che mi sono sempre state vicine e mi hanno supportato in ogni occasione un momento così speciale”.

Ha già avuto modo di parlare con qualche suo nuovo compagno di squadra?

“Dopo la partita al Maradona ho fatto quattro chiacchiere con capitan Di Lorenzo e Politano, che mi avevano detto ‘Ti aspettiamo presto’. Sono stati molto carini: mi hanno fatto sentire subito a mio agio e uno di loro. Adesso non vedo l’ora di conoscere tutti i miei nuovi compagni di squadra”.

Avere Lukaku dalla propria parte e non più da marcare sarà un bel vantaggio…

“È stato un bell’impegno duellare con lui. Parliamo di un grande giocatore. Certamente averlo come compagno di squadra sarà molto meglio”. 

Che effetto fa sapere di essere allenati da Antonio Conte?

“Non ho ancora avuto la fortuna di parlarci, ma spero possa accedere presto. Non vedo l’ora di iniziare a lavorare col mister. Con un tecnico del suo calibro avrò solo modo di crescere e imparare sotto tutti i punti di vista”.

Con l’Empoli quest’anno è stato l’eroe della storica vittoria in Coppa Italia contro la Juve con tanto di rigore decisivo segnato…

“Una notte fantastica. Mai l’Empoli aveva raggiunto la semifinale di Coppa Italia nella sua storia ed esserci riusciti rimane senz’altro una grande soddisfazione. Passare il turno eliminando la Juve e segnando l’ultimo rigore è poi stata un’emozione fortissima. Quasi un sogno ad occhi aperti”. 

Ci racconta la sua storia?

“Il calcio è sempre stato parte di me, fin da quando ero piccolo. Sotto casa c’era il campo della Pro Livorno Sorgenti, dove ho iniziato a giocare. All’età di 7 anni poi mi sono trasferito all’Empoli e da lì ho fatto tutta la trafila dai pulcini alla Prima Squadra. Devo tutto a questa società che per me non è un semplice club, ma una famiglia”.

Ha sempre giocato in difesa o ci è arrivato strada facendo?

“Può sembrare strano, ma io ero l’unico bambino che voleva stare dietro. Fin da subito l’ho scelto e mi piaceva come ruolo. Idoli? Van Djik del Liverpool e tra gli italiani un punto di riferimento è stato Chiellini, livornese come me”. 

Nel tempo libero è un calciofilo o stacca la spina seguendo altri sport?

“Seguo il tennis e tifo Sinner: peccato per la finale di ieri al Roland Garros. Poi sono un appassionato dei film d’azione: mi danno la carica”.

C’è a qualcuno a cui deve dire un grazie speciale?

“A mister Roberto D’Aversa che fin dalla scorsa estate mi ha fatto sentire la sua fiducia. Ricordo ancora che diceva: ‘Marianucci resta qua con noi’. L’ultimo giorno di allenamenti l’ho ringraziato: gli devo una cena di pesce. Poi naturalmente il mio agente Mario Giuffredi, che nel suo lavoro è davvero bravo e molto forte. Incontrarlo è stata la svolta: mi ha aiutato tanto e saputo valorizzare”. 

L’azzurro va di moda e potrebbe diventare il suo colore preferito, abbinando al Napoli quello della Nazionale…

“Indossare la maglia del Napoli Campione d’Italia è già un grande traguardo. A livello personale poi c’è anche l’azzurro della Nazionale tra gli obiettivi: non sono mai stato convocato e riuscirci sarebbe realizzare il sogno che avevo da bambino”. 

E se le dicessi Scudetto col Napoli e convocazione con l’Italia per il Mondiale nell’estate 2026?

“Ci metterei la firma. L’obiettivo è di fare il meglio possibile per aiutare la squadra a provare a rivincere lo Scudetto”. 

Infine una curiosità: anche a Napoli terrà il numero 35?

“Mi piacerebbe. A Empoli l’ho scelto un po’ per caso: era tra i pochi numeri liberi e l’anno prima l’aveva sulle spalle Baldanzi. Direi che ci ha portato bene…”.

Fonte: nicoloschira.com