Tre punti d’oro. Lazio battuta all’Olimpico ed allontanata in classifica, biancelesti ora a -7 da un Napoli che mostra qualità e personalità. Manca la solita firma di Dries Mertens, ci sono quelle comunque molto frequenti di Josè Maria Callejon e Lorenzo Insigne. Quest’ultimo vince la sfida nella sfida con il suo amico Ciro Immobile, chiudendo la partita nella ripresa con una doppietta dopo il gol nel primo tempo dello spagnolo. Importante per il Napoli e per se stesso. Sì, perchè con le due reti messe a segno ieri sera all’Olimpico contro la Lazio, Lorenzo Insigne ha fissato il suo nuovo record di gol in Serie A. L’anno scorso si fermò a 12, quest’anno è già arrivato a 14 ed ha altre sette partite per migliorare ulteriormente il suo score personale in questa stagione. Arrivato già a 16 gol, con le reti in Champions League con il Real Madrid e in Coppa Italia contro la Juventus ad arricchire le statistiche del campionato. Che diventano ancor più importanti se consideriamo la media che Lorenzo Insigne sta avendo da cinque mesi a questa parte. Zero gol nelle prime dodici giornate, dalla tredicesima in poi si è letteralmente scatenato. A Udine le prime due reti stagionali, con la doppietta alla Dacia Arena del 19 novembre 2016 ad aprire il suo campionato a livello realizzativo. Da quel giorrno ha segnato quattordici gol, gli ultimi due proprio ieri sera all’Olimpico. Tutti nelle ultime 18 partite, secondo marcatore dopo Mertens in questo lunghissimo ciclo di gare. Con altre due doppiette oltre quelle di Udine e di Roma: quelle messe consecutivamente a segno contro Empoli e Crotone. Il miglior Lorenzo Insigne di sempre. Non solo dal punto di vista realizzativo, però. I gol sono importanti certo, ma rappresentano soltanto una parte del favoloso contributo che l’attaccante di Frattamaggiore dà a Maurizio Sarri e al suo Napoli. Ormai Insigne è un uomo squadra, leader in campo riconosciuto anche dai suoi compagni e dal pubblico del San Paolo. Un calciatore che, a quasi 26 anni, ha finalmente fatto il definitivo salto di qualità. Per lui doppia cifra raggiunta già da un pezzo sia per quanto riguarda i gol che per gli assist ed un ruolo centrale in questo Napoli. Talento, personalità e... spirito di sacrifio: sì, perchè Lorenzo s’inventa anche portiere quando, sul 2-0, respinge sulla linea un tiro a botta sicura di Patric. Insostituibile poi. Da 22 partite è sempre titolare in Serie A, l’ultima panchina nella gara d’andata contro il Crotone lo scorso 23 ottobre. L’importanza di un Insigne universale, pedina indispensabile nel fantastico Napoli di Maurizio Sarri. E speranza per il futuro, con queste straordinarie prestazioni che meritano di essere ripagate con il tanto atteso rinnovo.
di Napoli Magazine
10/04/2017 - 12:07
Tre punti d’oro. Lazio battuta all’Olimpico ed allontanata in classifica, biancelesti ora a -7 da un Napoli che mostra qualità e personalità. Manca la solita firma di Dries Mertens, ci sono quelle comunque molto frequenti di Josè Maria Callejon e Lorenzo Insigne. Quest’ultimo vince la sfida nella sfida con il suo amico Ciro Immobile, chiudendo la partita nella ripresa con una doppietta dopo il gol nel primo tempo dello spagnolo. Importante per il Napoli e per se stesso. Sì, perchè con le due reti messe a segno ieri sera all’Olimpico contro la Lazio, Lorenzo Insigne ha fissato il suo nuovo record di gol in Serie A. L’anno scorso si fermò a 12, quest’anno è già arrivato a 14 ed ha altre sette partite per migliorare ulteriormente il suo score personale in questa stagione. Arrivato già a 16 gol, con le reti in Champions League con il Real Madrid e in Coppa Italia contro la Juventus ad arricchire le statistiche del campionato. Che diventano ancor più importanti se consideriamo la media che Lorenzo Insigne sta avendo da cinque mesi a questa parte. Zero gol nelle prime dodici giornate, dalla tredicesima in poi si è letteralmente scatenato. A Udine le prime due reti stagionali, con la doppietta alla Dacia Arena del 19 novembre 2016 ad aprire il suo campionato a livello realizzativo. Da quel giorrno ha segnato quattordici gol, gli ultimi due proprio ieri sera all’Olimpico. Tutti nelle ultime 18 partite, secondo marcatore dopo Mertens in questo lunghissimo ciclo di gare. Con altre due doppiette oltre quelle di Udine e di Roma: quelle messe consecutivamente a segno contro Empoli e Crotone. Il miglior Lorenzo Insigne di sempre. Non solo dal punto di vista realizzativo, però. I gol sono importanti certo, ma rappresentano soltanto una parte del favoloso contributo che l’attaccante di Frattamaggiore dà a Maurizio Sarri e al suo Napoli. Ormai Insigne è un uomo squadra, leader in campo riconosciuto anche dai suoi compagni e dal pubblico del San Paolo. Un calciatore che, a quasi 26 anni, ha finalmente fatto il definitivo salto di qualità. Per lui doppia cifra raggiunta già da un pezzo sia per quanto riguarda i gol che per gli assist ed un ruolo centrale in questo Napoli. Talento, personalità e... spirito di sacrifio: sì, perchè Lorenzo s’inventa anche portiere quando, sul 2-0, respinge sulla linea un tiro a botta sicura di Patric. Insostituibile poi. Da 22 partite è sempre titolare in Serie A, l’ultima panchina nella gara d’andata contro il Crotone lo scorso 23 ottobre. L’importanza di un Insigne universale, pedina indispensabile nel fantastico Napoli di Maurizio Sarri. E speranza per il futuro, con queste straordinarie prestazioni che meritano di essere ripagate con il tanto atteso rinnovo.