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IL MINISTRO - Abodi: "L’auspicio è quello che il Napoli possa avere uno stadio moderno"
30.11.2024 14:25 di Napoli Magazine

Su CRC è intervenuto il Ministro per lo Sport e per i giovani, Andrea Abodi sul tema dello Stadio Diego Armando Maradona: "Io credo che le dichiarazioni e le decisioni debbano partire dal Comune, dal Sindaco e dal Presidente De Laurentiis. Il Governo ha dato una sua disponibilità ed ha una posizione rispettosa e non invadente. L’auspicio è quello che il Napoli possa certamente avere uno stadio moderno, funzionale ed accessibile alle persone con le varie forme di disabilità, uno degli elementi critici sui quali ci si concentra poco. C’è una competizione in atto per gli ultimi due stadi per ora, perché sembra che Roma, Milano e Torino siano un po’ più avanti, anche se a Roma e a Milano abbiamo ancora cose da fare. L’importante è che se si inizia un cantiere lo si faccia con un convincimento comune. Il presidente De Laurentiis ha le sue idee, il Sindaco custodisce un patrimonio, che è il Maradona, non solo immobiliare ma anche emotivo. De Laurentiis ha un’idea futuribile dello stadio e in questo lo apprezzo e lo comprendo. Bisogna cercare di trovare un punto di incontro e dev’esser fatto entro la fine dell’anno o l’inizio del prossimo anno, perché poi viene a mancare il tempo, tra cantieri ed altro. Ad ottobre 2026 devono essere decisi gli stadi italiani. Bisogna fare in modo che il 2026, in cui Napoli è Capitale dello Sport, non sia solo un anno di passaggio, ma che consacri l’impegno della città nel miglioramento delle infrastrutture. Con il Sindaco Manfredi stiamo parlando di tante iniziative, che riguardano anche le piccole infrastrutture politiche, ma ugualmente importanti dal punto di vista sociale. Adesso il nodo da sciogliere è il Maradona e l’augurio è che queste volontà che sono per ora non allineate trovino la sintonia per iniziare il percorso burocratico-amministrativo. Sappiamo che dal momento in cui si decide al momento in cui si apre il cantiere passano come minimo 1 anno e mezzo, 2 anni e noi il tempo non ce l’abbiamo più. Superamento della Melandri? Una prima bozza entro la fine dell’anno della Melandri sarà pronta, dopodiché inizierà il confronto con tutti i soggetti interessati, quindi poi informeremo anche il CONI, la Federazione, la Lega ed, attraverso essa, i club. È un modello che non riguarda soltanto la nuova frontiera tecnologica, che rende necessario un ammodernamento di una legge che ha fatto bene il suo tempo, ma che oggi deve predisporsi alla contemporaneità. La Melandri è anche lo strumento per la mutualità, quindi le modalità di distribuzione dei diritti televisivi all’interno della Lega di A e una percentuale che va alle categorie al di sotto. Anche questo è un tema molto importante per noi, nella logica della competitività del calcio italiano in Europa e del campionato italiano in quanto tale. Gravina? Non sono affascinato dalle vicende personali, a me interessa che il sistema migliori. È chiaro che poi tutto cammina sulle gambe delle persone, d’altro canto c’è un sistema nello sport e nella società democratico. Mi auguro che comunque vada nei prossimi quattro anni si facciano tutte le cose che non sono state fatte nei 4 anni precedenti: perché sono tante le cose non fatte nei 4 anni precedenti. Campionato di Serie A? Che bello che sia così avvincente".

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30/11/2024 - 14:25

Su CRC è intervenuto il Ministro per lo Sport e per i giovani, Andrea Abodi sul tema dello Stadio Diego Armando Maradona: "Io credo che le dichiarazioni e le decisioni debbano partire dal Comune, dal Sindaco e dal Presidente De Laurentiis. Il Governo ha dato una sua disponibilità ed ha una posizione rispettosa e non invadente. L’auspicio è quello che il Napoli possa certamente avere uno stadio moderno, funzionale ed accessibile alle persone con le varie forme di disabilità, uno degli elementi critici sui quali ci si concentra poco. C’è una competizione in atto per gli ultimi due stadi per ora, perché sembra che Roma, Milano e Torino siano un po’ più avanti, anche se a Roma e a Milano abbiamo ancora cose da fare. L’importante è che se si inizia un cantiere lo si faccia con un convincimento comune. Il presidente De Laurentiis ha le sue idee, il Sindaco custodisce un patrimonio, che è il Maradona, non solo immobiliare ma anche emotivo. De Laurentiis ha un’idea futuribile dello stadio e in questo lo apprezzo e lo comprendo. Bisogna cercare di trovare un punto di incontro e dev’esser fatto entro la fine dell’anno o l’inizio del prossimo anno, perché poi viene a mancare il tempo, tra cantieri ed altro. Ad ottobre 2026 devono essere decisi gli stadi italiani. Bisogna fare in modo che il 2026, in cui Napoli è Capitale dello Sport, non sia solo un anno di passaggio, ma che consacri l’impegno della città nel miglioramento delle infrastrutture. Con il Sindaco Manfredi stiamo parlando di tante iniziative, che riguardano anche le piccole infrastrutture politiche, ma ugualmente importanti dal punto di vista sociale. Adesso il nodo da sciogliere è il Maradona e l’augurio è che queste volontà che sono per ora non allineate trovino la sintonia per iniziare il percorso burocratico-amministrativo. Sappiamo che dal momento in cui si decide al momento in cui si apre il cantiere passano come minimo 1 anno e mezzo, 2 anni e noi il tempo non ce l’abbiamo più. Superamento della Melandri? Una prima bozza entro la fine dell’anno della Melandri sarà pronta, dopodiché inizierà il confronto con tutti i soggetti interessati, quindi poi informeremo anche il CONI, la Federazione, la Lega ed, attraverso essa, i club. È un modello che non riguarda soltanto la nuova frontiera tecnologica, che rende necessario un ammodernamento di una legge che ha fatto bene il suo tempo, ma che oggi deve predisporsi alla contemporaneità. La Melandri è anche lo strumento per la mutualità, quindi le modalità di distribuzione dei diritti televisivi all’interno della Lega di A e una percentuale che va alle categorie al di sotto. Anche questo è un tema molto importante per noi, nella logica della competitività del calcio italiano in Europa e del campionato italiano in quanto tale. Gravina? Non sono affascinato dalle vicende personali, a me interessa che il sistema migliori. È chiaro che poi tutto cammina sulle gambe delle persone, d’altro canto c’è un sistema nello sport e nella società democratico. Mi auguro che comunque vada nei prossimi quattro anni si facciano tutte le cose che non sono state fatte nei 4 anni precedenti: perché sono tante le cose non fatte nei 4 anni precedenti. Campionato di Serie A? Che bello che sia così avvincente".